giovedì 4 luglio 2013

A day in Newark

Eh già.
Potevamo sorprendervi con l'essere già a Panama.

E invece siamo i soliti, noiosi, poco emozionanti, viaggiatori che conoscete.
Prendiamo l'aereo per Dusseldorf, tutto bene.
Ma lì scopriamo che il nostro aeromobile per Newark è da sostituire (come quello di Iberia, a Febbraio).
Roba da avere un ritardo di oltre tre ore.
E quando la coincidenza a Newark cè 2:45 minuti dopo che succede?
Che la si perde, chiaro.

E così siamo a Newark.
A spese di Lufthansa.
Ci han alloggiato al Wyndham Gardens.
Un hotel senza pretese che per un giorno va anche bene.
Stile anni 60, lunghi corridodi marroni...
Però abbiamo wifi, piscina e palestra.
Il ristorante Starlite non è male, si mangia.

Oggi pomeriggio riproviamo ad arrivare a Panama.
Stesso orario stesso volo.
1021 di United Airlines.
Incorciate le dita.

Saluto Simonetta, conosciuta durante la colazione, che non vive più Italia e che si dice incuriosita da Panama. 
Chissà se il futuro la vedrà nostra ospite. Sarebbe molto significativo.

Ora ci muoviamo verso l'aereoporto.

Goodbye USA

2 commenti:

  1. Ma cavolo 'sti aerei vanno peggio che il trenino per Sassuolo!

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  2. Al prossimo giro facciamo che mi offri un pieno alla Ford e vi ci porto io a Panama...

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