martedì 25 febbraio 2014

Posta

Altro argomento interessante.
Perché ancora non ho capito se Panama ha o meno un servizio nazionale di Posta. E se ce l'ha come funziona.

Partiamo dal fatto che gli indirizzi non ci sono.
Non come li conosciamo noi.
Via Tal dei Tali, numero 5, CAP 41100, Modena (ITALY)
Non sono cosi'.
Le vie ci sono , ma i numeri civici no.
Si usano indicazioni a prova di incapace, come:
"casa senza numero",
"quarta casa a sinistra",
"alla fine",
Ed eventualmente l'indicazione dell'interno o dell'appartamento (in citta').
Ecco in città sono un po più facilitati perché gli edifici hanno tipicamente un nome.

Torniamo alla posta.
Nei vari paesi ho visto che ce un ufficio postale, con tanto di cassette.
Ho preso informazioni e sono il Servizio Postale.
Ma ancora non so se sia statale o privatizzato.
Ho fatto prove con mio padre, facendomi inviare buste, a mio nome.
Una e' arrivata. Quello a nome di Patty no.

Come altro passo ho preso un "apartado de correo", significa proprio una casella postale. Che fa riferimento a Pedasi.
Sono in attesa di vedere se questo apartado funziona o meno.

Giusto stamane son passato per ritirare la chiave della cassetta.
Che e' la numero 00001.
Bene, mi dice che le chiavi dell'11 sono pronte.
La correggo "la mia e' la 01, non la 11".
Esce dal dietro il banco e prova le chiavi.
Che aprono la "01". Ok, penso.
Le chiedo di provare con la "11". Aprono anche quella.
Male, penso.
Poi prende un altro paio di chiavi, senza nome alcuno.
Non aprono la "11" ma aprono la "01".
Sorride e mi dice " sono queste".
"si, ma le chiavi della 11 aprono la mia!".
Ah, vero!
Ok, ritornerò, e poi dovrò in qualche modo Spockiano dimenticarmi del particolare.

Quindi, la posta ce', e come molte cose qui a Panama funziona alla Panamense.

In attesa

Proprio cosi', stiamo aspettando.
Giovedì la signora architetta ha partorito i planos, ovvero i progetti per cio' che vorremmo costruire e modificare qui.

Subito venerdì ne ho stampate 4 copie, per consegnarle ai potenziali costruttori che ho trovato lungo la strada.
Sono 4 quattro e lavorano in modo diverso.
Se ho ben capito solo uno ha una ditta vera e propria.
Ce' chi e' capocantiere e lavora fuori dall'orario come capocantiere per altri team.
Ce' chi ha una ditta che dovrebbe lavorare solo in un determinato progetto, e che invece lavora anche al di fuori.
Insomma, tutti vogliono lavorare e costruire.

Soprattutto adesso, che e' la stagione secca.
Senza pioggia si lavora di piu' e non ci sono tempi morti.
Dover metter un tetto ad una casa quando piove non sai mai quando finisci.

Vorrei parlarvi del progetto ma aspetto di aver qualcosa di concreto.
Non vorrei che i preventivi che ci sottoporranno andassero a cifre irriverenti.
Son stato chiaro con l'architetto, parlando di tempi e di soldi.
Ho un budget destinato alle costruzioni e non voglio passarlo.
Vedremo a breve se l'architetta ha lavorato bene e se i costruttori avranno un nuovo cliente.

lunedì 17 febbraio 2014

Arty Patty (dot com)

Ah! la mia tata.
C'e' voluto un po, per trovare il necessario.
La macchina da cucire, le stoffe, gli accessori, i fili.

Ma ora e' a regime.
Con l'EXPO s'e' fatta conoscere ed ha qualche ordine.

Ma ancora più importante abbiamo fatto l'aviso de operacion, che e' la licenza commerciale, per la sua attività.
Ora può lavorare a pieno titolo e vendere.
Da sabato espone i suoi lavori in strada, davanti a casa.
Dalle 10am alle 6pm.


Per fortuna c'e' un po di spazio davanti casa...


C'e' vento e le pietre fanno il loro dovere (la testa e' vincolata anch'essa)


lenzuola, tende con zampe di Mof, tovaglie in plastica da esterno, tovaglie in cotone da interno


E non finisce qui. S'e' messa d'impegno ed ha creato anche il sito internet.
E' una piattaforma agile che consente di fare tante cose.
E dopo qualche bestemmia eccola padroneggiare pagine, foto, ritagliare e ridimensionare, creare link, slideshows... brava tata!
Il sito e' www.artypatty.com .

In futuro potremo anche metter su un negozio virtuale, per raggiungere nuovi mercati!

L'ho detto che e' proprio brava?
Brava! 



Cena che ti passa

Questo week end abbiam cenato fuori tre sere su tre.

Venerdì al Los Faroles a Playa Uverito.
Peccato per la distanza, ma il posto merita e abbiamo mangiato bene.
Meglio dell'altra volta.
Ragnetti di antipasto (sono le gambette di calamari, fritte), ceviche di polpo (una specie di carpaccio), yucca fritta (meglio delle patatine).
Poi devi aspettare una mezzora per i piatti principali, amen.
La sangria aiuta a charlare e a far passare il tempo.
Poi praticamente langostinos (gamberoni) per tutti, chi al naturale chi con salsa ai funghi. Io invece un Filet Mignon.
Ottimi i gamberoni.
Mi aspettavo un piatto stile Vera Cruz (per chi conosce e apprezza il messicano a San Damaso (MO)).
La presentazione e' tutt'altro stile.
Ma il risultato ottimo.
Gran filetto, abbondante. Con bacon e funghi.
Molto gustoso e cotto bene.

20$ a testa, molto bene anche sotto questo aspetto.


Sabato ci siamo diretti all'Amareto, playa de los Destiladeros.
Volevamo festeggiare il negozio di Patty, che ora espone ogni sabato davanti casa.
Bel posto. In fronte al Pacifico che rumoreggia in sottofondo.
Bene gli antipasti, con mozzarella fusa per Patty e Pate' all'oporto per me.
Molto gustosi.
Poi Filetto di Cernia per Patty e filetto alla chimichurri per me.
Ottima Cernia. Filetto da scordare. Duro e giu' di taglio.
Forse non era nemmeno filetto.
Una coppa di vino rosso, che non abbiamo finito, tanto era insapore.
Il caffè, espresso, ecco... no, non si fa cosi'.
Sono solito a consumare il caffè "americano", e ogni tanto mi scappa di prenderlo espresso, italian style.
Mi pento pero' sempre di queste scelte. Anche questa volta.

Conto salato, 49$ in due. 15 solo il pesce.
Caro e da sistemare.
Forse ci torneremo, ma molto più in la'.
Aspettiamo che finiscano questa partita di carne!


Domenica siamo andati dai ragazzi di Villa Libera, per consegnare le tovaglie e per premiare Patty degli sforzi profusi con una bella pizza.
Alessio ora prepara una buona pizza.
Ha portato pazienza, con umiltà, ad ascoltare le varie critiche.
Bravo! Ora la pizza e' migliore. Più digeribile, croccante. Buona davvero.
Anche la Patty la trova buona.
E poi ora tavoli nuovi! E da oggi anche le tovaglie nuove!
Ale'!
Ah, per me una mixta, con pepperoni (che son specie di salamini), chorizo (salsicce?), cipolle etc, molto buona.
Per la signora una jamon y hongos (prosciutto e funghi), che ha spazzolato.
Cerveza e coca per me.
35$ in due.

Vi ho fatto venire fame?
Buon appetito!





Domenica relax

Ieri siamo andati in spiaggia.
A Los Destiladeros. Che per noi e' la spiaggia migliore qui in zona.
Ce' poca gente, un bel litorale, un bar/ristorante, poche rocce.

La Patty s'e' anche portata la canna, per fare due lanci.
Ho lanciato anche io.
Ma non e' la canna ideale. Aspetteremo di portare qui le nostre dall'Italia.

Mof ci ha fatto una sorpresona!
Entrava ed usciva dall'acqua del mare da solo.
E come nuota!
Pigola ancora quando nuota, evidentemente non e' ancora proprio completamente a suo agio, ma tante' 


Al rientro in paese ci siamo fermati davanti ad un ristorante che sappiamo aver chiuso, per vedere se ci fossero annunci particolari.
Come s'e' arrestata l'auto ecco che Mof vomita in auto.
Ora che abbiamo il telo per cane da mettere sui sedili posteriori nessun problema.
Sganciato il telo e sciaquato al volo.
Mi sa che s'e' bevuto un po di acqua di mare!

Prosit!

Eh! ma se sono in ritardo, più di una settimana che non scrivo!

Abbiamo poi fatto tante cose...

Dai, la birra e' pronta.


Che dire, ho preso un kit che si chiama "Oktoberfest".
E invece mi viene fuori una birra ambrata, quasi rossa, doppio malto!
Mah, o mi han mandato gli ingredienti errati o ho sbagliato qualcosa.

Fatto sta che piace.
A me e anche ad altri cui l'ho fatta assaggiare.
A chi non piacciono le rosse in generale difficilmente piace.
Pero' e' gradevole.
Ha una leggera nota amarognola verso la fine, che pero' non persiste.
E' fruttata e delicata.
La schiuma e' consistente e non eccessiva.
Occhio nel versarla, che c'e' del fondo.
Non so se ho tirato su troppa "roba" nel travasare dal bidone di fermentazione a quello di imbottigliamento.

Insomma, piace.
Roman e' rimasto sorpreso, Baba anche, sgranando gli occhi.
Io me ne faccio una al giorno, come precena.
La prossima partita si chiama "American wheat, USA style beer".
Dovrebbe essere chiara.
Vedremo.

Prosit!





domenica 9 febbraio 2014

Pescato e mangiato

Giovedì ha compiuto gli anni Patty, auguri!

Per far qualcosa di diverso e che ancora non avevamo fatto abbiamo optato per l'uscita a pesca.
Oltre mezzora di telefono per trovare una barca con capitano che non costasse troppo (ovvero tariffa onesta, non da straniero).

Sveglia alle 5,30.
Colazione.
Lavati, preparato il cooler con le bevande.
Alle 6 passa Lito a prenderci.
Ore 6,15 a far benzina, che paghiamo noi.
Alla gasolinera arriva anche Hans, nostro compagno di pesca.
Poi tutti al mare.
Partiamo dal porticciolo dell'Arenal, che oltre che una spiaggia ha anche un attracco sul fiume, che si usa quando ce' alta marea.
La barca e' una basilare in vetroresina, con un motore 40cv due tempi.
Controllo delle attrezzature e via.
Abbiamo due canne, basteranno.

Ci dirigiamo verso Isla Iguana, le sue acque sono molto pescose.
Poi ci affidiamo a Lito e ai suoi "posti" di pesca.
non e' stagione di Tonni quindi puntiamo a prede più contenute.
La tecnica prescelta e' il traino. Le lenze in acqua con esche varie e la barca che va a 2/3 nodi. Quando un pesce abbocca suona l'allarme della canna.
Si tirano su tutte le canne e si recupera il pesce.
Questa e' la teoria.

Per un'oretta sgironzoliamo, accompagnati da delfini che saltano fuori dall'acqua a salutare il nuovo giorno.
Poi imbrocchiamo la corrente giusta.
Un pesce via dietro l'altro.
Almeno Patty, Hans resta a bocca asciutta per un tot.


I pesci che tiriamo su son tutti uguali, ci viene anche il dubbio che sia sempre lo stesso!
E si, perché i "bonitos" qui non li mangiano, hanno il palato fino e non si accontentano. Capiamoci, sono pesci commestibili, che nel mediterraneo si consumano regolarmente. Ma qui, abituati a tonni, dorado e altro li cacciano in acqua.
Finalmente anche Hans partecipa alla pesca.
Io filmo e fotografo. Più che altro per non far meglio di Patty, come in Italia :)

Ormai rassegnati a prender solo dei bonitos ci diciamo di puntare un veliero che vediamo in lontananza, ci incuriosisce per i 4 alberi!
Nel frattempo Patty continua a tirar su pesce.
Ecco che nella monotonia pesca una preda degna di non essere ributtata, una Sierra!


Non so che pesce sia in Italiano, cmq detti affilati e corpo allungato, con macchie giallo/arancio sui fianchi.
Al taglio sembra un tonno, con carne meno scura.
In bocca ha un buon sapore, sia al cartoccio che alla paprika!

Ecco il veliero, un "crucero", batte bandiera Maltese, se non erro.
Data la doppia fila di cabine e le scialuppe d'alto mare ipotizziamo sia un 70/80 metri con circa un 100 passeggeri massimo, devo ancora verificare su internet.
La barca porta il nome Seaclipper, che non so se sia il nome o la compagnia di navigazione, vedrò cosa trovo.


Il veliero farà poi tappa a Isla Iguana.
La meta più bella qui in zona.

Noi proseguiamo verso sud doppiando Punta Mala.
Dirigiamo anche verso Villa Romana, casa di Hans.
Poi Lito ci convince che avremmo pescato ancora rientrando.
Quindi un'ora e mezza contro vento, con tanti spruzzi e niente pesce.
Tiriamo su la barca dalla spiaggia con l'ausilio del SUV di Hans.

Lito ci pulisce il pesce e lo taglia in tranci (avrei preferito sfilettarlo, ma non son stato abbastanza svelto).
18 pezzi!
Occhio e croce dicono Hans e Lito che dovrebbe essere un pesce da 12 libbre (poco meno di 6 Kg).

Come ho detto lo abbiamo mangiato!

Da rifare.
Magari più avanti con la stagione, cosi si pesca meglio.

Auguri ancora Patty!



mercoledì 5 febbraio 2014

EXPO Pedasi 2014

L'ultimo appena passato e' stato un weekend molto impegnativo.
Sia mentalmente che fisicamente.
Si e' infatti tenuto l'EXPO Pedasi 2014, dal 30 di gennaio, al 2 febbraio.

Si tratta di un Fiera.
Allestita nell'area del Dove Village, appena prima di entrare a Pedasi.

Cominciamo col dire che e' da un mese che Patty tampinava l'Alcaldia (il municipio) per potersi prenotare, per aver uno spazio dove esporre.
Alla quinta volta che si e' presentata e' riuscita nell'intento.
Quindi ha prenotato un posto e pagato per l'occupazione del suolo e la corrente elettrica.
Sono 10$ al gg per lo spazio e 5$ al gg per la luce. Non poco! Soprattutto in relazione ai costi che abbiamo visto nell'esporre in centro (5$ al gg).
Cmq, e' una cosa che vogliamo fare e la facciamo.

Passa il tempo e passando davanti all'area per andare a Las Tablas osserviamo alcuni gazebo piazzati. E che stanno allestendo anche una struttura con "americane" per la discoteca.
Mi chiedo le modalita' di accesso, i parcheggi, gli orari.
In Alcaldia non sanno nulla.
Cerco in rete e trovo i riferimenti del 2013.
Per fortuna sono gli stessi individui.
Risponde Katia che ci invita a passare da la per scegliere la collocazione.
Siamo già a mercoledì e il giorno dopo apre l'expo.
Dopo il sopralluogo ci dice che l'area destinata a noi e' da pulire, da foglie, arbusti, rami etc. Che non ce' un gazebo, ma che se vogliamo possiamo metterlo. Che l'elettricista, una volta sistemati, ci tirerà una linea volante.

Bene, non ci piace l'area designata e chiediamo di spostarci, nessun problema.
Ma serve un gazebo. E lo si trova solo da DOIT, a Chitre.
La mattina dopo siamo piuttosto mattinieri e voliamo al DOIT.
All'una siamo di ritorno, perché ci stanno consegnando il materasso nuovo!
Il pomeriggio di giovedì montiamo il gazebo da 20$.
Posizioniamo tavoli (due comprati nuovi), posizioniamo anche le luci (con le clip). E il sole comincia a calare. Era ora.
Alle 18 la Patty resta all'EXPO, ormai il sole cala e si vede qualche curioso.

Io scappo a casa per docciarmi e tornare con Mof.
La sera passa mogia mogia, qualcuno chiede informazioni.
Ma la posizione tra due fonde forse non e' la più felice.
E il vento metto a dura prova la pazienza di Patty.
Solo con delle pietre prese in prestito da Mirko risolviamo in parte.
Senza vendite si va a nanna.
La mattina del venerdì una triste scoperta, il gazebo a terra.
Il vento lo ha tolto dai sostegni a terra e ribaltato.
E' ancora utilizzabile, ma precario.
Volo a comprare un telo blu da mettere dietro, per rinforzarlo.
E cosi' da non dover usare le lenzuola come paravento.
Questa mossa pero' si rivela fatale.
E nel corso della sera del venerdì dobbiamo abdicare e smontare il tetto e il retro del gazebo, il vento gonfia le vele!
E rischia di volare tutto.
Amen. Tutto da rifare.
E Patty ha venduto un foulard! Il morale e' un po basso.
Le energie pure.

Sabato mattina perlustriamo ancora un'altra zona per vedere se ce' altro posto, piu' riparato.
Lo troviamo, giusto dietro due stand di italiani.
Si, una coppia che vende piscina di arena, belle davvero.
E un altro, che vive in Venezuela, che vende mobili da giardino italiani.

Montiamo il gazebo, lo strafissiamo a terra e ripartiamo.
Cambiamo anche disposizione alle cose esposte, vedo riapparire un po di luce in Patty.
Sabato ce' più gente, ma niente di particolare.
Vende qualcosa, siamo in crescita, giorno per giorno meglio!

Io intanto a casa coordino i falegnami che consegnano il letto nuovo.
Quindi tiriamo fuori il vecchio, montiamo il nuovo, beviamo il caffe', posizioniamo il materasso nuovo... e le lenzuola, che sono piccole!
Avevo una sonno sabato pomeriggio! Avrei proprio voluto dormire.
Ma il letto non c'era!
Disastro.
Alle 19 abbandono Patty al suo destino e mi rifugio in casa.
A docciarmi e a riposare.
Per fine serata vado a recuperarla.

Domenica ultima giornata di fatica.
Durante il giorno nulla, anche se Patty e' al suo posto di combattimento dalle 16,30!
In serata vado per farle compagnia e salutare i presenti.
Patty e' raggiante.
Ha venduto, ha ordini ed ha coperto le spese!
Evvai!

Ha anche dato via un sacco di biglietti da visita.
Fatti rigorosamente a mano da me.

Smontiamo e recuperiamo il tutto.
Per le energie... passiamo lunedì in modalità quasi zombie.

Al momento non so dirvi se Patty vorrà replicare il prossimo anno.

Riassumendo quindi...
Al municipio non ci han saputo dir nulla, se non il costo da sostenere.
L'elettricista l'ho dovuto sequestrare e ci ha dotato di corrente solo quando era già buio.
Il vento e' una brutta bestia, occorre fissare tutto bene e possibilmente ripararsi dietro piante o altri stand più grossi.
Le discoteche hanno volumi che da noi farebbero impallidire i verdi! (si, perché molestano gli animali per km e km di distanza).

L'importante e' che l'abbiamo fatto!



domenica 2 febbraio 2014

Quieres una cerveza?

Mi ero detto che avrei fatto la birra e l'ho fatta.
Mi ci son messo di impegno.
Ho cercato su vari Forum per capire chi e' abituato a farsi la birra che strumenti usa e come.

Alla fine ho optato per un kit piuttosto completo della BSGhandcraft.
E come kit di malto e lievito della HomeBrew.

La via della birra e' abbastanza facile.
Porti a bollore acqua in cui sciogli lo sciroppo di malto.
Ci metti dentro anche un paio di zampe di gallina e ali di pipistrello.
Ma occhio alla sequenza e ai tempi.

Poi giochi col fuoco, letteralmente.
Perche' la miscela nella pentola fa uno schiumone degno del lavapiatti in una fontana.
E le indicazioni dicono di togliere dal fuoco, fare passare la schiuma e ripetere.
Che palle, ho fatto questa operazione 13 volte!
E poi deve bollire per mezzora.

Finita la sauna in cucina aggiungi il lievito, mescoli.
Tappi e metti lo spigot, che serve a monitorare la fermentazione, pur sigillando il tutto.
Beh, avevo timori che a queste temperature la fermentazione non andasse bene.
Per questo avevo deciso di mettere il secchio nel frigo.
Ma non ci entra, fine dei problemi.
Fermentazione ok, come rilevato dall'igrometro multiscala.

Oggi abbiamo sversato dal secchione di fermentazione al secchione di imbottigliamento.
E poi riempite 48 bottiglie di Panama' (preventivamente comprate e bevute).
Ce' venuta anche una bottiglia extra da un Litro. Ah, due delle bottiglie sono di Corona, due bottiglie le abbiamo bevute fuori casa e cestinate.

Poi ovviamente tappate.
E messe in frigo.
Ah, si, ho aggiunto anche lo zucchero di carbonatazione.
Ora aspettiamo.
O che scoppi qualche bottiglia o che passi una settimana.
Poi vedremo.

Per ora la cosa e' stata abbastanza divertente.
Spero che la birra sia almeno bevibile o dovro' fare stufato di maiale con cipolle e birra per una vita (il che alla Patty certo non dispiace).