lunedì 28 dicembre 2015

Camminare

Tutti sanno quanto faccia bene camminare.
E tutti sanno quanto io ne abbia bisogno!

E quindi con i miei qui ecco che ci siam messi a uscire a camminare.

Prima uscita a Playa Arenal, da casa.
Con Mof alla correa.
8,5 km e tanta fatica.
Il rientro, col sole non proprio alto ma caldo e stato duro.

Proviamo altro destino, ovvero verso Limon, dove c'e' il taller della falegnameria.
Spioviginava.
E maaledetti i due cagnacci, ovviamente liberi, che sono di casa li' dalla curva.
Sti beduini di Panamensi, mica li tengono al guinzaglio, o nemmeno fanno una recinzione.
Cosi' i cani escono e ladrano a tutti.
Avevo Mof davvero attapirato.
Una volta al taller ho fatto tornare a casa mio padre e Mof col taxi, non volevo rischiare altri incontri indesiderati.
7,5 km.

Poi idea.
Volevo portare anche Chicco, ma troppo piccolo per distanze simili e soprattutto per il traffico.
Quindi tutti a bordo e siamo andati all'Arenal in auto.
Poi passeggiata sulla spiaggia.
Cosi' Mof corre, corre e corre...
E Chicco ci segue senza patemi.
E senza cagnacci molesti.
Anche noi piu' rilassati, sulla sabbia si cammina molto meglio.
Poi ce' sempre aria.
E il sole non scalda cosi' tanto.

GianPiero, Bianca e Chicco!

Mof in posa (fuori campo ce' la palla!)

Piscina [update Dicembre 2015]

Dopo mesi di attesa ecco che il buon Luigi viene a trovarmi.
La piscina aveva un cedimento nella arena del fondo.
E c'era da finire la doccia!

Dopo un'ora a vedere quanto avessimo lavorato sulla casa (lui l'ha vista a inizio cantiere, Luglio 2014) ecco che si mettono a lavorare.
Noi nei due giorni precedenti abbiamo svuotato la piscina.
Anche con l'ausilio dell'idrovora!

Beh, cambiata la sabbia sul fondo, messi qualche sassolini, finita la doccia.
Ora e' anche piu' bella!

La piscina riparata.
Il fondo e' bianco. Dara' un contrasto mica male.

Il dettaglio del piatto della doccia, permeabile.


La piscina riempita nuovamente.

Gym operativo

Eh si.
Finalmente il Gym e' abile.
Installato il mobile per il TV.
Installato il TV.
Installata la XBOX.

E vai di Zumba!



Tata e' sempre un boss con la Zumba!
Io mi ci arrabatto, ci provo!



Padres

Il 9 sono arrivati i miei, a Panama City.
Ho approfittato dell'arrivo per andare in citta' a prenderli e fare un po di commissioni.

Una giornata davvero pesante.

Sosta a Chitre per ritirare il ventilatore nuovo per la camera.
Per fortuna son passato, avevano perso il mio numero per avvisarmi...

Poi via, in direzione Est.
Fino a La Chorrera, dove il nuovo complesso commerciale ospita un po tutto.
Farmacia Arrocha, DoIT, Panafoto, McDonald's, e soprattutto Pricesmart.
Gia', al momento e' il Pricesmart piu' vicino.
Conviene approfittare quando ci si passa.
Si risparmia davvero un bel po'.
Dai miei confronti siamo ad un 42% meno rispetto a comprare a Pedasi.
Ed un 33% meno rispetto a Las Tablas.
Ovviamente non ha tutto ma tanto.

Trasportavo con me anche una delle macchine da cucire di Patty.
Dopo 2 giorni di tentativi di riparazione e pulizia non c'e' stato verso.
Serviva un tecnico.
A Panama City ce' Mondo Cucitura, dove mi han detto che l'avrebbero ritirata e riparata, bene.

Quindi mi tuffo nel traffico coadiuvato dal Waze.
Ho fatto un paio di manovre poco lecite, ma non conoscendo la zona....
Insomma, arrivo al negozio.
Tutto bene, se non che mi dicono che devo riprendermi la scatola della macchina.
Sorvolo sugli improperi e sulla poco disponibilita' a collaborare.
Incazzato lascio la macchina, del resto devo fare ancora altri giri e il tempo di arrivo si avvicina.

Quindi via al Centro Atlapa, dove c'e' la stazione di installazione del PanaPass.
Trattasi di un TelePass evoluto.
E' uno sticker, che si applica al parabrezza.
Non ha pile o altro. Funziona con tecnologia RFID.
E serve per poter usare i corredores di Panama, il Sur e il Norte.
Installazione gratuita. L'ho agganciato alla carta di credito, cosi' non dovrei dimenticarmi di ricaricarlo, visto che se si arriva alla barriera senza saldo ce' una multa da pagare!

E per ricaricarlo, almeno la prima volta, occorre un Rey, o una stazione Delta..
Quindi altra tappa e fila alla cassa.

Finalmente alle 16 imbocco il corredor Sur, direzione Tocumen.
Arrivo facile facile, senza traffico, alle 16,15.

I miei atterrano in anticipo e alle 17,30 siamo gia' in auto!
Sono cotti e ora sobbollono nel caldo Panamense.
Non che ci fosse un caldo terribile, ma per chi arriva dall'autunno Italiano e dopo 11 ore di aereo... li capisco.
Auto piena... Le valigie, i miei, la scatola della macchina da cucire, la spesa al Pricesmart, il ventilatore da soffitto... partiamo.

Maledetto il traffico di Panama!
Waze avvisa del corredor Sur bloccato, causa incidente.
Ecco che ci porta su strada alternativa.
Passiamo per Pedregal, per arrivare al corredor Norte.
Poi un imbuto fino al ponte de Las Americas.
Sono le 19,45 quando ci fermiamo subito dopo il Ponte per fare rifornimento.
Due ore abbondanti solo per uscire dalla citta'!
E benedico il ragazzo che per strada vende le bottiglie di acqua!

Quindi altre 4 ore di viaggio.
Sosta tattica da McDonald per mangiare qualcosa.
A mezzanotte siamo a Pedasi.
Un rapido saluto a Patty e per conoscere Chicco e farsi riconoscere da Mof.
Poi tutti a nanna!

Chicco!

Chicco e' stato poco bene.
Di punto in bianco s'e' messo a vomitare e a non mangiare.
Al secondo giorno di "down" l'abbiamo portato dal veterinario, a Las Tablas.
L'ha tenuto ospedalizzato.
Aveva un batterio, che tipicamente si prende dalle carni di uccelli.

Al che ci viene in mente una mattina di qualche giorno prima.
In sala c'era un serie di piume, un po ovunque.
E un uccelletto, un pajarito, morto.
Abbiamo pensato subito a Fate', che fosse una delle sue prede.
Ma evidentemente Chicco, ancora inesperto e nella fase "mastico tutto" l'ha assaggiato.

6 giorni dal Vet. Poi e' tornato a casa.
Altri due gg di difficolta', solo un po di acqua.
Poi finalmente s'e' ripreso.

Ora e' piu' molesto di prima.
Salta e corre.
Cerca Gary per farci la lotta!
E Mof per saltargli alla gola o prendergli i vari mordicchi.

Per fortuna e passata anche questa.
Era veramente uno stracciolino!

martedì 1 dicembre 2015

Manutenzione auto

Gia'.
Qui anche le cose semplici tendono a complicarsi.
Il mio Santa Fe' ha 135,000 Km.
L'ho comprato a Luglio 2013, ne aveva 89,000.
Quindi 46,000 Km in due anni e mezzo.

Tutto bene, meccanicamente e' ottima.
Ma due otre cosucce son da sistemare.

Il clacson!
Qui senza clacson e' come girare nel farwest disarmati.
Guidano male e distratti.
O proprio pensano ad altro.
O pensano alle vacche che stanno trasportando.
Fatto sta che proprio guidano male.
Senza poi contare che puntualmente lasciano l'auto col motore acceso.
Sai, cosi' si mantiene fresca!

Il Clacson, il mio non funziona piu' da mesi.
Ho tentato con il prezioso aiuto di Luciano (ha un Santa Fe' uguale al mio) di sistemarlo.
Abbiamo visto che i contatti dal vano motore in avanti sono ok.
Sembra ci sia qualcosa tra il volante e il vano motore.
Allora sara' colpa del "cavo flex" ?
Trattasi di una specie di ruzzola, con un cavo flessibile al suo interno.
Che raccoglie i contatti del volante e li porta dietro.

Alla Hiunday manco sanno cosa sia e trovare il pezzo e' impensabile.
L'ho preso un ebay. Per 40 dollari.
Forse giovedi' lo installiamo!

Altro problema, recente, i cuscinetti delle ruote posteriori.
Uno fa un bel rumore. L'altro sibila.
Alla Hiunday mi chiedono 240 dollari per ciascuno di essi.
Su ebay 80 dollari la coppia.
Anche qui, vediamo se in tempi brevi riusciamo a cambiarli.


Volcan

A ottobre mi son preso 3 gg di vacanza.
Beh, non proprio.
Ma ho colto l'occasione e sono andato a Volcan, con Fabrizio, modenese, che era qui per qualche giorno.

Perche' Volcan?
Dov'e' Volcan?

La meta voleva essere inizialmente Boquete.
Ma gli interessi caffettieri di Fabrizio mi ha fatto consigliargli Volcan.
Boquete e' famosa per diverse cose, tra cui anche il caffe'.
Memore pero' della nostra tappa a Volcan (io e Patty, febbraio 2013) ho insistito per andare a Volcan.
Piu' strada, vero. Ma ambiente piu' rilassato ed economico.
Boquete vede una pletora di stranieri, tante' che entrando in un negozio mi accolgono con "how are you", non con "buenos dias".

Volcan e' situata sul versante ovest del Volcan Baru'.
Siamo a circa 1300 mslm. Fino ai 3475 del Vulcano.
Clima fresco. Ci sono camini ovunque.
In Inverno piove quasi tutti i giorni, un paio di ore, tipicamente nel pomeriggio.
In Estate al massimo qualche piovasco, ma poca roba.

Avevo gia' visitato la fattoria dei Janson.
Ci siamo tornati.
E quante novita'!
Hanno spinto parecchio la produzione di Geisha, una varieta' di caffe' che viene dall'Etiopia. Si ricava un caffe' gourmet, di quelli da gara, da assaggio.
E noi piace piu' il classico arabica, sara' che Lavazza ci ha abituato cosi' per anni.

E poi un nuovo prodotto, un the', da farsi con le bucce dei chicchi di caffe' Geisha. Lo trovo ottimo!

Abbiamo poi visto il loro vivero, che nel 2013 non avevano.
E' enorme. Da piante ornamentali a piante di caffe'.

Non contenti abbiamo visitato anche Cerro Punta, dove il signor Carlos, proprietario de Los Quetzales ci ha mostrato la sua recente produzione di caffe', il Cotito, ottimo! Un caffe' piu' nostrano, ma con un tocco di cioccolato!
E ci ha parlato della finca dove produce il caffe', dove hanno anche sogenti termali!

Tre giorni e tanti km dopo siamo tornati.
Una capatina anche a salutare Anthony e Stefania di Chiricream, a Las Lajas.
Anche per gustarci il loro ottimo gelato!

A breve torneremo a Volcan.
Portero' Patty e anche i miei.
Eh si, ancora pochi giorni e saranno qui!

Chef Jorge

A fine agosto avevo prematuramente annunciato l'arrivo di Chef Anthony.
Beh, ci ha tirato un pacco clamoroso.

Il giorno dopo che doveva essere a Villa Romana ecco che insistendo al telefono ci risponde.
"Sono in attesa di ricevere un biglietto aereo per Ibiza. Il signor Chissenefrega mi ha chiesto di andare a lavorare a casa sua".

Capito?
Capisco il cogliere l'occasione.
Ma cazzo! almeno avvisa no?
Avevamo gia' lasciato a casa l'altra ragazza!
E ci lascia a piedi cosi'.

Ma il post dice Chef Jorge.
E chi e'?

Uno spiraglio di luce.
Un ragazzo di 27 anni, da 11 lavora in cucina.
Ha voglia di fare e umilta'.
Non ha mai cucinato italiano.
Bene!

Cosi' gli ho insegnato le mie ricette italiane.
E si mangia da dio!

Le varie paste, il ragu', le lasagne! La parmigiana di melanzane!

Da ormai un mese e mezzo e' dei nostri.
Si sta dimostrando capace e volenteroso.
Fa anche il pane! E buono!
Patty quasi mai mangia pane, ma il suo lo mangia!

Per il thanksgiving ha preparato un tacchino ripieno davvero ottimo.
Oh, ben chiaro, io non son esperto di tacchini, tanto meno ripieni, ma a me e' piaciuto un bel po.

Ecco, il mio sgravio di carico di lavoro e' arrivato, un po in ritardo, ma almeno una cosa sembra sistemata.

Buon appetito!

Black Firday 2015

Aspettavamo da mesi questo giorno.

Ci sono diverse spese importanti, diciamo dell'ordine dei 500 dollari, che si fanno possibilmente una volta sola.

Era in progetto il rifacimento della cucina.
E il finire il Gym.

Ecco che abbiamo cercato un forno , elettrico, da incasso.
Per fare coppia con la stufa da incasso che abbiamo.
Ma forni elettrici da incasso non ce ne sono, non a Chitre almeno.
C'erano due anni fa. Ora non li hanno piu'. hanno un mercato molto meno che di nicchia.

E quindi?
Quindi passiamo al piano B. Una stufa nuova, a gas, con forno a gas.
Ma trovarla!
Ce ne sono tante. Anche belle.
Ma gia' che ci siamo la vorremmo fatta bene.
E quindi 5 o sei fuochi, con almeno due fuochi grandi.
Forno possibilmente ventilato.
E perche' no con opzione grill.
Abbiamo trovato una Bompani.
Mai sentita in Italia, a dire il vero.
6 fuochi, con grill, non ventilato.
Ma c'era qualcosa che non mi soddisfaceva.
E poi... 716 dollari, scontata.

Beh, aspetto di trovarla altrove.
Magari mi tocca andare a Panama City.

E poi un TV per il Gym.
Abbiamo visti vari cinesi, come Nisato, Sankey... 310/320 dollari.
Poi finalmente un Sony Bravia 40, a 330.
Preso.
E installato.

E poi abbiamo trovato una scopa a vapore!
Patty super contenta!
Il vapore funge davvero bene!
Ora non resta che provarla.


Che altro?
La ressa a Chitre.
Un traffico!
Ogni negozio pieno.
Le casse piene!
Fare due o tre giri dei parcheggi per trovare un buco!
E mi han solo raccontato di Panama.
La' c'erano le file alle entrate dei grandi magazzini, dalle 6,30 della mattina!

Beh, buoni acquisti a tutti!


Lavorare col sorriso

Parlo di mia moglie.

Nel periodo dei cachorros e' stata anche sommersa di lavoro.
Tende e non solo.

Era rinchiusa nel taller, a tagliare, imbastire, cucire, stirare!
E io a comprare litri e litri di birra!
Si, perche' con caffe' e birra la Tata rende molto di piu'!

Ma non mi soddisfaceva, la vedevo stancarsi.
E ho cercato di aiutarla, sia coi cuccioli che in altre faccende.

Poi ho fatto la scelta giusta.
Ho comprato una radio.
Semplice, 20 dollari.
Con entrata USB.
E nella chiavetta le ho messo tutte le canzoni di Vasco che avevo.

Avete mai visto una donna stirare col sorriso, cantando le sue canzoni preferite?
Io si!

Ed e' bellissima!

Ancora bandiere

Ehi, non voglio fare uno special sulle bandiere, come farebbe Sheldon.

Ma anche questo e' successo, e ve lo racconto.

A Panama ce' la LNB, Lotteria Nazionale di Beneficenza.
Emettono biglietti e si estraggono il mercoledi' e la domenica.
Non vi spiego come funziona perche' ancora ho qualche lacuna io.

Fatto sta che ogni biglietto ha la sua bella immagine e in occasioni speciali stampano biglietti speciali.

In occasione del 3 Novembre, giorno della Bandiera, ecco il primo marone!
Stampano i biglietti con la bandiera al contrario!
Da norma, la bandiera, si issa con la parte bianca con la stella azzurra posta in alto a sinistra.
E fin qui...

Ma sui biglietti appare la bandiera al contrario!
Scandalo! gridano subito.
LNB si scusa dicendo che han usato una foto del simbolo piu' alto di Panama.
La bandiera posta sull'asta in cima a Cerro Ancon, a Panama!

Fato sta che ci han provato a dire alla bandiera di mettersi in posa.
Ma questa, sopraffatta dal vento non ce l'ha fatta.
Ed ecco che la foto della bandiera piu' bandiera di Panama e' venuta con la bandiera che sventola dall'altra parte.
Per noi e' normale, ma qui ne han fatto un dramma.

La pressione sulla LNB ha poi generato un altro errore.

La estrazione successiva era in concomitanza con la separazione dalla Colombia.
E sui biglietti ecco comparire le bandiere di Panama e Colombia.
NO! magari!

Un errore gravissimo!
Han stampato la bandiera dell'Ecuador!



Caspita! Che errore madornale!
Ecuador e' giallo/blu/rossa!
E con un'aquila a ali spiegate!

Colombia tutt'altra storia, ma come si fa a confondersi?
(NB quella sopra e' della Colombia, navale per la precisione, quella sotto e' quella ecuadorena, presidenziale, le due bandiere civili sono identiche)

Beh, al di la di ricordarci che sono stati Bolivariani, liberati da Simon Bolivar (come Panama), ci ricorda che fare errori in ambiti di bandiere e' poi piu' facile di quanto non ci si aspetti.

Volete sapere la parte divertente del tutto?
Qualche giorno dopo e' stato licenziato il responsabile del fatto.
Trattasi del disegnatore che lavorava in LNB da 17 anni.
Ha disegnato.... 17 anni x52 settimane x2 estrazioni = 1768 estrazioni.
Diciamo pure che ne abbia disegnate solo 1000
Ha disegnato 1000 biglietti della LNB.

Percepiva 600 dollari al mese.

E dopo di lui, il biglietto, il disegno, passava per le mani e le firme di altri 7 funzionari!
Ma questi non si toccano!
Sono funzionari! Sono per nomina, mica per capacita'

Rivolta popolare. Anche se non so come sia andata a finire.

E pochi giorni fa altro errore in un biglietto LNB.
I commenti di tutti "ah, ora licenzieranno il figlio della cuoca!"



Tutti festeggiano Panama!

Questa devo raccontarla.

Tale Yami, una ragazza di 18 anni, che lavora qui in zona, la mattina di sabato 14 novembre arriva e tutta contenta sbotta 
"Eh! avete visto? Dapeprtutto stanno festeggiando Panama!"
"In che senso?"
"Ma si, dappertutto su Facebook ce' la bandiera di Panama! E' perche' ieri sera abbiamo battuto la Giamaica, a calcio!"

La tristezza nel farle apprendere che le bandiere blu/bianco/rosso non erano per onorare Panama, bensi' per mostrare dolore e indignazione per i fatti di Parigi.
Purtroppo non sa nemmeno dove sia Parigi e che la bandiera della Francia ha gli stessi colori.
E' una campesina, non le facciamo una colpa.

Se poi ci soffermiamo sulla bandiera di Panama...

Si, non ci azzecca una cippa!
Ma il fatto e' che se la bandiera di espone in forma diversa dall'issarla a un'asta ecco che cambia forma.
E diventa anche un tricolore classico, con blu/bianco/rosso.
Caso vuole che assomigli un bel po a quella della Francia.

Ora, non diciamo a Yami che ci sono altri 50 paesi che hanno quei colori nella loro bandiera.
USA, Russia, Cuba, Portorico...

Dentista

Gia' che Patty e' in questo momento sotto i ferri ecco che facciamo il punto.

Io ho usufruito dei servizi di una dentista qualche mese fa.
Ricostruito un dente esploso.
Ricostruzione e pulizia per 65 dollari.
Il dente e' ancora li'!

Patty ha segnalato qualche dolore tempo addietro.
Doveva prendere appuntamento il giorno stesso che andai io...

Solo con il recente acutizzarsi si e' mossa.

La dentista dove sono andato io manco le ha risposto!
Ne' a telefonate, ne' a whatsapp!
Puro Panamastyle!

In compenso ne ha trovato subito uno, con uno studio nuovo di pacca.
A lato dei calabresi pizzaioli a Las Tablas.
A parte il fatto che non esistono appuntamenti, ma che ti presenti alla tal ora, come tutti e poi entri per ordine di arrivo... Questa proprio e' una cazzata! E figurati se gli fai cambiare idea!

Cmq lavorano bene. Sono un pool.
Ce' chi pulisce, chi devitalizza, chi ottura, chi ricostruisce.

Patty aveva un vecchio dente rifatto che si e' cariato sotto.
Quindi distrutto, eliminata la carie sottostante.
Ma occorre devitalizzarlo.
E aspetta due settimane.
Ed e' sotto i ferri ora.

Dovrebbero anche ricostruirla.
E domani torna per due cariette.

Il tutto dovrebbe costare 400$.
350 per devitalizzazione e ricostruzione dente.
25 ad otturazione.
Pulizia compresa.

Speriamo bene, poi vi diremo piu' in la dei risultati.

Ah, mi segnala che nostro nipote Francesco deve metter su l'apparecchio.
In Italia gli chiedono quei 5000 euro!
Qui si spendono circa 1400 dollari.
Se non fosse per la registrazione da farsi ogni settimana....

Pa Ta Ti

L'avvenimento piu' bello, piu' emozionante, stancante... l'arrivo dei Patati.

Il giorno prima dell'incendio sono nati i figli di Mof e Lassie.
Sono 6, tutti maschi!

Una tenerezza incredibile.
Questi bigholini, di 10/11 cm di lunghezza, tutto pelo e voce stridula.
Patty ha portato la mamma dal veterinario, per un parto cesareo.
Gia', bista la differenza di taglia!
Nell'occasione han anche sterilizzato la mamma.

Fatto dovuto, ma terribile.
La mamma dei cuccioli non li accettava.
Non li sentiva suoi.
Vuoi che ha partorito dormendo, per l'anestesia.
Vuoi che senza utero produce anche meno latte.
Per i primi due gg ci siamo visti il fantasma delle notti insonni a dare poppate ai cachorros.

Per fortuna la padrona di Lassie e' intervenuta e due paroline dolci ha fatto innamorare Lassie dei suoi figli.

Poi ce' stato un mese di inferno per Patty.
Vai di latte in polvere, di carta igienica, di panni, di mocio!
E poppate ogni 3/4 ore.
Notti insonni.

Per fortuna abbiamo preso su Amazon una vaporella. Con questa Patty ha potuto pulire e disinfettare a fondo ogni volta che ce ne fosse bisogno.

E' stata una lotta.

Poi e' venuto il momento in cui han aperto gli occhi e poi mossi i primi passi.
E infine il conoscere Mof!
Che fino ad allora non li ha proprio considerati.

Finalmente, le ultime tre settimane ce li simo goduti.
Imparando a conoscerli, a giocare con loro.
Dando loro nomi e soprannomi.

Saetta, il piu' grande, subito, pelo largo e ciuffetto bianco.
Ora vive a 70 metri da casa nostra, si chiama Pepe e gioca tutto il giorno.

Yoghi. Cosi' chiamato perche' aveva il pelo completamente arruffato, quasi sembrava piu' un orsetto!
Alla fine e' stato il piu' alto e pesante, con la linea di Mof!
Anche lui qui a Pedasi, lo vediamo spesso in giro con i due bimbi della famiglia che lo han preso.

Riga e MiniMof. Vanno citati insieme.
Le due pesti. Attivi e che abbaiano un tot!
Riga e' a Santo Domingo. Super giocoso e coccolone.
MiniMof (ah, cosi' chiamato perche' ha le stesse macchie di Mof, per posizione e dimensione, una replica in miniatura), ora si chiama Sirius e vive a 50 metri da casa nostra.
Sappiamo che sta bene, perche' tutti i giorni lo sentiamo abbaiare!

Nerone.
Tutto nero e pelo largo e morbido.
Anche lui qui vicino. l'ha tenuto la padrona di Lassie.

Mof ha deciso per noi.
E' rimasto qui con noi Macchietta.
Ora ribattezzato Chicco.
Mille i nomi pensati.

L'ha scelto Mof perche' giocava sempre con lui.
In mezzo a tutti andava e sceglieva Chicco.
Saetta, ad esempio, riceveva solo delle richiate!

E' uno tosto.
Il piu' piccolo.
Ma tenace. Lotta feroce ad ogni pasto per una tetta.
O per la carne, o per il latte.
Non si ferma. Ha capito subito che la mole non e' tutto.

Qui in casa si e' gia' fatto amico Garibaldi.
Vederli giocare e' un piacere!


Ora e' ospitalizzato.
Si e' preso un battere, non ricordo il nome.
Lo stanno tenendo sotto flebo e sotto antibiotici.
Forse oggi torna a casa!

Non metto foto o video.
Li trovate sulla pagina Facebook di Patty.

Gym, pronto

Proprio ieri abbiamo inaugurato il Gym.
Si, in mattinata ho installato il TV.
E poi sistemato la XBOX.

E alle 17 lezione di Zoomba in coppia.


Le porte hanno i loro fermaporte, cosi' la palestra si puo' ora chiudere.
Il TV ha un bel braccio orientabile, cosi' da poterlo lasciare a riposo addossato alla parete e all'occorrenza spostarlo per averlo piu' centrato.
Gli attrezzi ci sono, anche se credo di dover metter mano alla panca, la sbarra ci entra appena appena.

Manca di installare il sacco. Qui Patty mi cede parte della sua attrezzatura da hydrospeed, ricicleremo la carrucola e un paio di corde.

Il pavimento in tek e' notevole.
Abbastanza morbido da non distruggerti mentri ci salti sopra.
E abbastanza grip da non dover usare calze o scarpe.


Eccomi

Scusate davvero la latitanza.
Tanto da fare, tanti pensieri e Tempus Fugit Irreparabile.

In questo lasso di tempo son successe tante cose.
Andro' non proprio in ordine temporale.
E tanto meno in ordine di importanza, ma l'importante e' che torni a scrivere.

Cominciamo dal taller.
Dopo l'incendio.
La ricostruzione.
Abbiamo dovuto cogliere l'occasione e approfittare del taller vuoto per rifarlo meglio.
Quindi vai di cemento, per le piattaforme di lavoro.
E due seghe circolari nuove. Ma non nuove, fatte da noi, con materiale nuovo.
Ora pero' sono due, cosi' si lavora meglio.
Abbiamo dovuto cambiare praticamente tutti i motori, fusi dall'intenso calore.
La mia Patty ci e' anche venuta in valido aiuto. Ha realizzato le calze della cepilladora. Trattasi del planer, e le calze sono protettori delle gambe, che essendo aperte, riceverebbero tutta la pula che si produce, rendendo in poco tempo la macchina inutilizzabile.
Brava tata.

Ce' da rifare il tetto, che col calore si e' totalmente ossidato e sta su solo per un po di brezza. Aspettiamo l'estate per operare il cambio.

Nel frattempo qualche lavoro, soprattutto all'hotel, che e' stato chiuso per qualche tempo, per i lavori di manutenzione.

Siamo di nuovo in corsa.
Manca ancora qualcosa.
Come la sega a nastro.
Come il tornio.
Ma ce la faremo.

Ora i ragazzi stanno lavorando per metter avanti la cucina di casa mia.
Spero proprio di averla finita per Natale.



venerdì 18 settembre 2015

Che figli di Puttana!

Comincio dal telefono che suona.
Sono cotto, ancora nelle braccia di Morfeo.
Automaticamente allungo la mano e blocco il tedio del suono, nella profonda oscurita' della notte.
Sento poi una vocina, che mi chiama "Enrico... Enrico...".

E' una telefonata, non una delle sveglie.
E' David, uno dei lavoratori del taller di ebanisteria.
Sono le 4:38.
"Acaban de avisarme que en el taller hay un incendio!".
L'adrenalina fa il suo sporco lavoro e sono up in un attimo.
Mi vesto e via, a prendere David e volare al taller.

All'incrocio ci precedono i pompieri, buon segno.
O no?

Arriviamo a El Limon, quasi piu' curiosi che altro.
Dopo la curva ecco che invece veniamo tirati nella realta'.
Il cielo e' illuminato di giallo, qualcosa sta andando a fuoco e non e' una cosa piccola.
Ci immettiamo nella strada del taller.
Lo spettacolo e' impietoso.
Fuoco, fuoco e fuoco.
Fiamme alte e minacciose che stanno gia' divorando legna ovunque.

appena arrivati, il lucchetto e' chiuso, fiamme nel taller e nel magazzino 1

Subito tentiamo di portare fuori il possibile. Le macchine piccole, portatili.
E i chimici, come vernici, diluente etc. Che non van molto daccordo con le fiamme.
Salviamo anche il pezzo di sopra della scrivania del mio ufficio.

la foto non rende l'idea, le fiamme di 8 metri, che lambiscono il fogliame del corotu'

I Pompieri si mettono al lavoro ma una sola cisterna non basta.
Dopo 20 minuti son senz'acqua e l'incendio e' praticamente uguale.
Se ne vanno per ricaricare.

Noi restiamo ad osservare.
Ancora rapiti dallo spettacolo incredibile di questo rogo.
Le tonnellate di teka accumulate nel magazzino 1, che hanno dai 6 agli 8 anni di stagionatura, bruciano che e' una bellezza. Le fiamme sono alte, corpose, sprigionano un calore impressionante.
Restare li' dall'albero, a 5 metri, e' impossibile, respirare aria cosi' calda non si puo'.

Mentre sentiamo le sirene dei pompieri che tornano, questa volta con due autopompe di scorta (arrivate da Las Tablas) ecco che David si accorge di fumo che sale dalla catasta sulla destra, a circa 20 metri dal magazzino 1.
Impossibile!
Eh no!
Osservando bene vediamo che ce' un innesco.
Hanno messo aserrin (oovero pula) e dato fuoco.
La miccia ha bruciato in parte.
Ma la legna non s'e' accesa, quella catasta e' di legna verde!
Abbiamo cosi' la conferma del dolo.
Abbiamo rimuginato 30 minuti sulle possibili cause e non ne trovavamo una possibile.

Il lavoro dei pompieri segue ininterrotto per due ore buone.
Alla fine saranno 10 i camion di acqua utilizzati.
Quando il vapore si sostituisce alla fiamma capiamo che l'incendio e' domato e in via di esaurimento.

Il sole comincia ad annunciarsi.

alla fine. dopo il lavoro dei pompieri

del magazzino resta solo un cumulo enorme di legna che arde

Desolante la vista del taller nudo, spoglio, solo vestito di grigio e nero.
Dove c'era legna ce' cenere.
Dove c'erano mobili in lavorazione non ce' nulla.
Dove c'erano macchine ci sono carcasse annerite.
Forse qualcosa si sara' salvato. Forse.
L'impianto elettrico e' una colata di plastica fusa.
I pompieri ci avvisano di aver trovato la rete di cinta tagliata, evidentemente da chi e' entrato nel taller.

Mi dicono anche che serve una retro, una ruspa.
Per smontare la catasta di teka ardente.
Nessuna quantita' di acqua potrebbe spegnere quel calore.
Serve aprire la catasta e disperderla.
Dopo mezzora ce' anche la ruspa.
I pompieri irrorano la ruspa e il conducente, il calore e' immane.
Per fortuna le ruote della ruspa resistono.
Un;ora e mezza di lavoro e carbone ardente spostato ovunque.

la ruspa e' intervenuta per disperdere la catasta di legna ardente

Manco fossimo negli USA arrivano quelli della criminalistica, una sorta di CSI.
Gli addetti alle indagini.
Pantaloni scuri, a sigaretta.
Camicia.
Tesserino appeso.
Scarpe di cuoio, con suola liscia.
Fanno domande, ascoltano, vedono.
Evidenziano due zone, dove ci sono due inneschi.
Uno l'avevamo visto, l'altro no.

La "criminalistica" evidenzia due spot di accensione

Passiamo il resto della mattina a depositare una dichiarazione e a seguire i dettami delle autorita'.
Alle 15 crollo nel letto.
Lo stress e la fatica mi vincono.
Quando mi riprendo so che da domani dobbiamo ricominciare.
Tra due settimane dobbiamo essere operativi, l'Hotel chiude e ci serve il taller in funzione.

Pare ci siano fondate certezze sull'autore.
Pare abbia pubblicamente minacciato una ritorsione contro Hans.
E due giorni dopo ecco l'incendio doloso.
Il mentecatto, il figlio di puttana, il derelitto umano.
Venne licenziato a fine luglio dall'Hotel, per ripetuti furti nelle stanze dei clienti.
Lasciato a casa e non denunciato.
Dopo due mesi, per via di aver ricevuto solo parte della liquidazione (la legge panamense lo consente, dico di pagare in piu' tranches) pensa di danneggiare Hans con un incendio.
Peccato che i danni siano di circa 250,000 dollari.
Andremo per vie legali, chiedendo come risarcimento ogni singolo osso della testa di cazzo.
Gente cosi' merita carcere e di perdere la chiave.
Se agisce cosi' e' perche' malato o fortemente deviato.
E' un pericolo per la comunita'.

Spero di non incontrarlo per strada.



lunedì 24 agosto 2015

Gym, update

Non e' ancora pronto, e la cosa comincia a molestarmi.
Ho deciso di stringere coi tempi e presi vetri.
Ne arriva uno di formato sbagliato, amen.

Poi prendiamo il papel ahumado, per farli scuri.
Alcune prove casalinghe, con risultati poco buoni, restano bollicine.
Alla fine cedo e cerco e trovo un professionista.
Tale Diana, che di mestiere monta papel ahumado.
La vado a prendere a Las Tablas.
Lavora dalle 11 alle 14.
Mi e' costata 120 dollari!
Ma porka paletta puzzosa e fanculata!
Consideriamo anche l'ora di viaggio, son 4 ore, 30 dollari l'ora?
Ma manco un dentista che ti rifa' un dente!

E...
i vetri son pieni di bolle.
Oggi con calma la chiamo e le mando foto del suo operato.
Aveva anche detto che "poi le bolle vanno via", si certo, se ti fai di crack!

Vediamo come va a finire.
Di sicuro aver speso:
vetri su misura 250$
papel ahumado 150$
installazione papel 120$
totale -> 520$ per aver dei vetri che fan schifo

Dai, pero' il parquet e' finito, ottimo lavoro.

Cercasi venditore

Non e' un annuncio vero.
Ma questa la devo raccontare.

Qualche giorno fa a Pedasi appaiono alcune Hyundai, parcheggiate in un lotto in vendita, sulla strada principale.
Mi fermo.
La signorina "come posso esserle utile?", "e vorrei un kilo di pane"...
Non, non le ho risposto cosi'.
Cmq non si e' alzata in pieni e nemmeno mi ha detto buongiorno.
La domanda era oltremodo scontata...

Le dico che volevo informazioni sul Santa Fe esposto e una quotazione della mia.
Mi replica "ah, e' interessato in un trade-in".
Caspita, ha usato trade-in, in inglese...
Le dico no, solo che vorrei avere una valutazione, nel caso volessi venderla a privati.

Mi dice che il venditore non ce' ma che se lascio il recapito mi fa comunicare, ok.

Poi le chiedo se il Santa Fe li' esposto a circa 2 metri dal suo sedere, e' un 7 posti.
Mi dice che non lo sa.
Le chiedo se' benzina o diesel.
Mi dice che non lo sa.
Aggiunge che le riviste con le descrizioni non gliele han portate.
Le chiedo se e' a cambio automatico o manuale.
Mi dice che non lo sa.

Allora mi avvicino all'auto e la apro.
Finalmente si alza.
Ce' la leva del cambio, con PRND, quindi e' automatica.
Dal baule vedo i due sedili della terza fila abbattuti, quindi e' un 7 posti.
Apro lo sportello del rifornimento e ce' tappo grigio scuro con scritto DIESEL.

Bene.
Mi dice infine che l'indomani mi avrebbe contatto il venditore, magari anche per una prova su strada.

L'avete sentito o visto?

Venditori o semplici esseri umani dotati di cervello, fatevi avanti.
Questa signorina non eccelle in qualita' ma e' a dire il vero nella norma.

Cucina che ti passa

Abbiamo una cuoca nuova, anzi no, due.

Qualche tempo fa, appena tornato dalla Colombia, ho avuto modo di parlare con una ragazza panamense, che ha studiato da chef a Panama City.
Con tanto di diploma! Ed ha anche lavorato in 5 diversi ristoranti negli ultimi 5 anni.

Si presenta bene e sembra aver conoscenza, e voglia di fare e imparare.
Bene. La mettiamo all'opera.

Una besciamella senza burro, "perche' cosi' viene piu' bianca".
Un sushi con riso stracotto.
Insomma, non mi dilungo, ha finito sabato.
Da oggi ce' un ritorno, un cuoco che gia' ha lavorato qui e che Hans nomino' alla domanda "se potessi aver uno chef che conosci, chi vorresti?", "Anthony" , la risposta.
Bene.
Forse si alleggerisce il mio carico di lavoro.
Se e' uno chef vero avro' meno da fare su a Villa Romana.
Vedremo.

White Hawk Down

Quel simpaticone mai fermo di Hans s'e' voluto divertire in spiaggia con le figlie e col drone.
Risultato un bel filmato e drone KO.

L'ultimo filmato vede Giulia sulla orilla, che gioca felice, mentre il drone si allontana all'indietro, verso il mare.
Mi racconta che un'onda, non altissima, giusta giusta diciamo, ha colpito il drone mentre retrocedeva.
E cosi' l'acqua ha cercato di abbatterlo.
Il drone e' entrato in modalita' "allerta" ed e' tornato alla base da solo, con rumori sospetti.

Poi non s'e' piu' ripreso.
L'acqua di mare, salata, e' un ottimo conduttore di elettricita'.
Se e' riuscita a chiudere il circuito con la batteria... blam! fulminato.
Ora e' qui nel mio ufficio.
Diagnosi, camera 4K, Gimbal e modulo sensori sono fritti.
Il danno ammonta a circa 800/900$ per la sola sostituzione dei pezzi.
Senza poi avere la certezza che il resto funga.
Per ora prendera' un po di polvere qui, poi vedremo che farne.
La parola "waterproof" comincia ad apparire nei nostri discorsi sui drones...

Einstein

Mi riferisco alla teoria della relativita'.
Caspita, qui il tempo passa davvero in fretta.
Non era cosi' un anno fa.
Sara' che ora son pieno di cose da fare.
Fatto sta che e' passato un altro mese dall'ultimo post nel blog, e significa che son un cattivo blogger.

Che e' successo nel frattempo?
Beh, le cose piu' importanti sono che Patty s'e' beccata un herpes, all'occhio destro.
E Mof una infermita', causata da una zecca.

Inizio da Mof.
I segnali non son stati cosi' lampanti.
Sara' perche' e' il primo cane che ho.
In ogni caso ci ha messo circa una settimana a farmi capire che stava poco bene.
Correva un po meno veloce.
Poi ha cominciato a non "parlare piu'".
E poi a far lo straccio sul mio letto, proprio dove dormo io.
Quando non ha toccato carne cruda con uovo abbiam capito che era il momento di intervenire.
E cosi' ho caricato moglie e cane e portati a Las Tablas per controlli ad entrambi.
Mof e' rimasto dal veterinario un giorno.
Cosi' si e' fatto una flebo, un esame de sangue e due iniezioni di antibiotici.
Dal secondo giorno che e' tornato a casa se' ristabilito a pieno.
Ora e' il giocherellone senza sosta che conosciamo.
Salta, corre, parla, abbaia.
E la fissa per la palla non l'ha persa.
In compenso ho scoperto che un osso di res e' in grado di farlo allontanare dalla palla per qualche ora.

Patty.
Una mattina si sveglia con una serie di cinque puntini bianchi sull'arcata sopracigliare.
Pensiamo ad una vendetta trasversale di una zanzara, magari l'abbiamo lasciata orfana...
Il terzo gg, con occhio gonfio, va al centro de salud.
Le danno antistaminico e antidolorifico.
Ma le cose non migliorano, anzi.
Solo il 5 giorno, quando la porto a Las Tablas, dopo esame del sangue, le dicono che si tratta di Herpes zoster. Che colpisce occhi e puo' portare anche a gravi conseguenze.
Comincia subito terapia.
Che le impedisce di assumere alchool, oltre il danno la beffa!
Il gonfiore si accompagna a fotofobia e difficolta' nel vedere.
Cosi' la porto anche da una oftalmologa.
La clinica e' a Chitre, ci sorprende per la qualntita' di ambulatori, 36.
Le dice che e' infiammata, ma tutto ok.
Le fa anche esame della vista completo.
Novita', l'occhio destro, operato 16 anni fa con il laser, ora e' astigmatico.
Cosi' necessita di lenti, ma solo se deve guidare di notte.
Sara' l'eta'?
Poi finisce le pastiglie e puo' riassumere alchool, evvai!
E torna la mia tata di sempre!

Bentornati in forma a tutti e due!

venerdì 24 luglio 2015

Colombia

Ho colto al volo l'occasione di andare in Colombia.
Un po per staccare dalla routine.
Un po per rilassarmi.
Un po per lavoro.
Un po per curiosita'.
Si, perche' Hans e suo papa' mi han parlato tanto della Colombia e in particolare di Villa de Leyva, dove vive Andrea.

Inziamo col freddo.
Si, in Colombia fa freddo.
Bogota', che e' la capitale, e' sita a 2600 metri sul livello del mare.
Tante' che uno dei motti della Colombia e' "2600 metri piu' vicini alle stelle".
Il freddo punge subito, sin dall'arrivo.
Eh si, io viaggio con abiti leggeri.
La sera e' freschetto. Ma quando ci fermiamo a Ventaquemada...

La sosta e' per ristoro, sgranchimento e rifocillamento.
Il locale e' all'aperto, ovvero non ha pareti, ha giusto qualche grata.
Fuori ci sono 11 gradi, 11 !
Il nostro respiro si vede!
Beh, la signorina ci mostra la collezione di carni, ben fredde all'essere esposte in bella vista.
Si viene acquolina e chiediamo un misto.

Ecco che ci servono una tipica fritanga:

Fritanga con Aji'

Pensate che invece della solita Coca Cola zero ho preso un caffe tinto, bello caldo, per accompagnare la cena!

Ripartiamo alla volta di Villa de Leyva, che dista circa 2 ore e mezza dalla capitale.
Arriviamo verso le 22. Osserviamo la piazza piena e diversa gente in strada.
Sono in festa, per la Virgen del Carmen, saranno 5 giorni di festa.

Nei giorni successivi osservo il paesino.
E' collocato in una vallata, a 2000 metri di quota.
Pochi alberi sulle montagne, freddo, pascoli, sembra di essere in Trentino, o cmq nelle prealpi.

Lo stile e' tipico di Villa de Leyva, con gli isolati che sono completamente chiusi.
I muri esterni sono bianchi, con eventualmente roccia alla base.
La sommita' dei muri di cinta e' coperto da piccoli tetti di tegole.
Le porte, i portoni, le finestre, sono verde scuro.
Dalle porte, quando sono aperte, si osserva la corte interna che ogni isolato (cuadra) ha dentro. Sono tipicamente i parcheggi delle varie abitazioni, ristoranti, negozi etc che si affacciano sulle vie.
Quindi da fuori appare tutto sostanzialmente uguale.
Solo entrando in questa o quella porta possiamo trovare un hotel, un ristorante, un nolo cavalli e via dicendo.

Le vie sono di ciotoli. Non sono vecchie, hanno meno di 50 anni.
Sono state fatte su decisione di un governatore, che ha impegnato manodopera di carcerati.
Sono scomode, sconnesse. Han il vantaggio di vedere auto e moto che vanno a passo d'uomo, davvero! Tante' che spesso ci si muove a piedi invece che prendere l'auto.

Qui qualche scorcio del paese.

La piazza piu' grande della Colombia, qui a festa per la Virgen del Carmen
vista dalla terrazza del bell'Hotel Plaza, gestito da Diana e Hugo.

un dettaglio di un cortile, di una "casona"

Un cortile con 9 tra ristoranti, gelaterie, bar etc.

L'accesso ad un cortile interno

Tra una casa e l'altra solo muri, senza finestre

Una via, che porta alla piazza del mercato

La casa di Andrea, unica con infissi blu, uno scandalo!

Il giovedi' non ne possiamo piu' di dormire poco a causa dei voladeros.
Sono simpatici vecchietti che non fanno altro in vita che lanciare fuochi d'artificio.
In occasione dei giorni di festa hanno totale liberta'.
E non avendo altro da fare, lanciano fuochi, a qualsiasi ora.
Bello lo spettacolo del mercoledi' sera.
Ma sentirli esplodere alle 3:40, alle 4:15, alle 4:43, alle 5:18, alle 5:55, alle 6:20 beh, non si dorme bene.
Cosi' riprendiamo le valigie e ce ne andiamo a Bogota'.
Prima pero' passiamo da La Calera.

La bottega delle empanadas, buonissime ed economiche.
Quella sera ne ha vendute 1500 !

Tiro dei fuochi, poso piu' alti delle case, da una piazzetta vicina.
30 minuti di fuochi, con il cielo illuminato a giorno.


La Calera e' un paese (ormai grande) che dista 13 Km da Bogota', ed e' separata dalla capitale da una piccola catena di monti.
E' un polmone per Bogota'. Molti dei lavoratori della capitale vivono qui.
Costa meno, ce' meno traffico, e alla fine in un'ora sono nella capitale.
Tanto vivere a Bogota' non ci si sposta in fretta.

La sosta a La Calera e' per vedere come va una piantagione di eucalipto.
All'ombra fa freddo, al sole si sta da dio.
La vista verso la valle e' piena di calma e silenzio.
Ci sono anche dei parapendii che scendono lievi.

La vista dalla finca, verso Sopo'

una panoramica da dentro la piantagione, sono tanti!

Nel pomeriggio arriviamo a Bogota'
Alloggiamo allHotel Estelar La Fontana.
Wow! che Hotel. 250 stanze. Una struttura imponente, sembra un castello medioevale. Le facciate sono di mattoni faccia a vista. Qua e la' balconi che spuntano fuori, appesi.
Gli edifici sembrano rincorrersi. A piano terra porticati consentono di muoversi segna prendere acqua.
Alcune piazzette, che vedono il fiorista, il barbiere, un'agenzia immobiliare (hanno appartamenti in affitto)... e una chiesa.

Chiesa con campanile

Nei 5 giorni in capitale abbiamo visto tanti eventi.
Due matrimoni e diverse riunioni di aziende.
Il posto non manca.
Cura dei dettagli e cortesia notevole.
Peccato per il ristorante, appena sufficiente per qualita'.

Per fortuna L'Hotel e' vicino all'Unicentro, un megacentro commerciale, che annovera gia' 40 anni.
Qui abbiamo passato diverse ore.
Per farci i capelli, per comprare intimo, per cenare, per giocare a biliardo.
Per lavare i panni sporchi...
Insomma, una citta' nella citta'.
Il 20 Luglio e' festa nazionale, per l'indipendenza della Colombia dalla Spagna.
La Capitale e' quasi blindata, nel senso che ce' tanta sicurezza in giro.
Polizia ed esercito.
Da qualche parte nel centro storico ce' la sfilata militare, che osservo dalla tv del salone del barbiere.
Si, la citta' vive comunque, produce e consuma.
Anche la lavanderia e' aperta.
La signora e' davvero gentile.
Ci dice anche che e' il suo compleanno, ma nonostante la festa nazionale e personale ce' da lavorare.
Quando alle 17 andiamo a ritirare i vestiti restiamo colpiti.
Sono individualemente confezionati. Ovvero dentro a buste chiuse, trasparenti.
E le camice, piegate e attorno ad un cartone, come la camicie nuove!
Costo irrisorio. 70,000 Pesos per 4 camicie, 1 jeans, 6 mutande, 4 calze, 3 canotte. Ah, sono circa 26 dollari.

Chiediamo alla signora se almeno la sera festeggia con torta e regali.
Un po triste ma non troppo dice no, la aspetta il solito ritorno con il Transmilenio (una metro su ruote e su asfalto), senza auricolari, perche' il cane se li e' mangiati.

Come usciamo propongo ad Hans di farle un regalo, un paio di auricolari nuovi.
Li prendiamo al Falabella appena davanti.
30 minuti per entrare, salire, comprare, pagare.
Tanta gente, tanti acquisti.

Un gran bel sorriso e' il ringraziarci della signora.
Non crede al regalo.
Per noi i 32,000 pesos son nulla, e forse lo sa.
Ma il tempo e il gesto non hanno prezzo.
Auguri!

Nei giorni a Bogota' approfittiamo per vedere la citta', e i dintorni.
Passiamo anche da Chia. Dove Hans si ricordava di un ottimo ristorante specializzato in carne, ovvero Andres Carne de Res.
Beh, ricordava bene.
Aveva in mente un locale piccolo, con 20 tavoli.
Ora ne ha 400.
Un parcheggio ben organizzato, con anche una infermeria.
In occasione del 20 Luglio chiudono la strada che passa in mezzo al ristorante!
E' una sorta di Disneyland della carne.
Ma non solo.
Il menu' pare una rivista moderna, con stampa in stile WIRED.
Sono 80 pagine! E lo si puo' portare a casa.
Il signor Andres e' venduto parte del business ad investitori.
E' ancora lui a curare il negozio.
Ora i ristoranti Andres sono ovunque. Ogni centro commerciale ha il suo!
Un Impero della carne!
E il cibo e' ottimo.
Abbiamo preso una parrillada mixta.
10 tipi di carne, perfettamente cotte.

Pollo, salsiccia, costine, filetto, morsilla, gamberoni, sobrebarriga...

E questo e' il caffe':
Buono e servito bene!

Non tutto e' bello a Bogota'.
Come tutte le grandi citta' (parliamo di circa 9 milioni di anime) ci sono quartieri poveri e anche i poveri.
Qui due davanti ad un supermercato.
Fanno anche servizio di tenerti il cane mentre vai a far spesa.


Appena fuori scatto vendono dvd pirata, cd pirata, portafogli, occhiali... e nessuno dice loro nulla.

Poi rientraimo a Villa de Leyva.
Io mi concentro sul libro di Andrea, approfittando di averlo presente.
Hans deve sistemare alcune cose, come seguire la costruzione di una casa, qui in paese.
Molto simpatico (e utile) il fatto che l'ingegnere che segue i lavori faccia uso di un modello della casa.
Serve a lui ed ai suoi operai per capire come sara' la casa.

Casa intera, con entrata, che da sulla strada

Togliamo il primo piano per osservare il piano terra.
Giardino cieco sul retro.

Domenica rientriamo a Panama.
Non vedo l'ora di tornare dalla Tata!
E da Mof!

Ci siam sentiti tutti i giorni e Skype aiuta parecchio.
Ma essere a casa sara' piu' bello.

Quindi ho visto un paese nuovo, in fermento.
Anche la citta' di Tunja, che conta 1 milione di persone, ancora piu' fredda.
Il peso cosi' basso aiuta il turismo e gli investimenti stranieri (ha perso il 35% in pochi mesi e sta ancora calando).
Per fortuna per i Colombiani il costo della vista non cambia.
Si mangia con poco. La terra e le case costicchiano, ma non son proibitivi.
E fa freddo. Si. Anche io ho ceduto alla canotta e al copriletto!

Il caffe' colombiano?
Il migliore che abbiamo bevuto e' l'Illy!

Vi lascio con questa foto, dove due cuochi, a fine servizio, si mettono avanti e preparano...