venerdì 28 novembre 2014

Black Friday in Panama

Sapete cos'e' il Black Friday?
Beh, googlatelo.
Qui si fan compere.
Tutti fanno sconti, anche belli sostanziosi.
Quindi quando trovi qualcosa di interessante ecco che "spero che ci sia anche per il black friday, che magari me lo compro".

Andiamo a Chitre, per far compere.
Come piu' o meno tutta Panama.
Code lunghe e parcheggi pieni.
Commessi che corrono e fiumi di dollari che escono dalle tasche dei panamensi.

Tappe piu' o meno obbligate per tutti sono Spiegel, DoIT, Madison...

Abbiamo comprato un po di cose.
E molte che avremmo voluto comprare no.
Mi sa che ci serva un'auto pi' grande!

Dico anche che oggi e' il 28 novembre.
E?
Ed e' l'ultima delle "feste patrie", ricorrenza del 28 novembre 1831, anno di separazione dalla Spagna.
E in tv tutti a gridare allo scandalo!
Si festeggia il black friday e non la festa patria?
Occorre ricordare chi siamo, ricordando il nostro passato!
E cose cosi', con toni piu' o meno allarmati.

Arriva anche Don Ciccio Varela, Tortugon illustre.
Che annuncia la costruzione di un nuovo ponte che colleghera' Panama Oeste con una strada a 8 corsie.
E che lo chiameranno "28 novembre", per ricordare questa data importante.
Aggiunge anche che amplieranno la strada che collega Chorrera e Arraijan, per (parole testuali) "far sparire il traffico che ce' la mattina".
Non solo, modificheranno la legge che prevede che le feste che sono di calendario di venerdi' si festeggiano il lunedi'.
Legge sacrosanta, voluta da Torrijos quando era presidente.
No, si fara' una eccezione per il 28 novembre, che si deve festeggiare il 28 novembre.

Al che vi starete chiedendo, ma e' davvero cosi' importante questa data nella storia di Panama?
La risposta e'... no.
Il mese di Novembre vede gia' altre feste, per ricorrenze ben piu' importanti.
Giorno della Patria (separazione dalla Colombia),
Giorno della Bandiera,
Giorno del grido di liberta'.

Insomma, nel 1831 Panama non esiste e non nasce.
Bensi' si assiste alla separazione, nemmeno sanguinosa, della Gran Colombia.
Qui trovate qualche dettaglio interessante: wiki

Se avete letto... ok, ve lo riassumo.
Quel gran mattacchione di Simon Bolivar fa' e disfa' in America Latina.
Sconfigge gli spagnoli e mette insieme una federazione di stati, la Gran Colombia appunto.
Ma ci sono troppe differenze colturali ed economiche.
Venezuela, Ecuador, Nuova Granada... ecco cosa nasce nel 1831.
Panama non esiste.
E' una regione di quella che poi, diversi anni dopo, diverra' la Colombia.

Panama nasce il 3 Novembre 1903.
Il 28 Novembre 1831 non succede sostanzialmente un cavolo!

E qui fan tante storie perche' i panamensi non festeggiano il 28 novembre?
penso sia piu' saggio risparmiare qualche soldo comprando qualche cosa di utile.
E poi, alla fine, lunedi' festeggiano, in ogni caso, questa festa.

Quindi, con tutto il cuore, San Varela, ma va a cagare!
E buon black friday a tutti!

Piove sul bagnato

Ok, tutto passato.
Poteva andare peggio, no?

E si, eccolo.
Dopo un paio d'ore di tregua, vedendo notiziari che parlano di tutta Panama colpita da tanta acqua finalmente ci mettiamo in relax sul divano.
Ore 21 circa se ne va la corrente.
Ma non come solito, va, viene, riva', riviene.
Poi se ne va del tutto.

Il gruppo di continuita' regge un'ora e mezza, non abbastanza per vedere la fine del film.
Si va a nanna, ma temo il caldo.
Sdormicchio, piu' per stanchezza.
Mi sento sudaticcio e fuori ce' un po di luce.
Non resisto piu'.
Esco a dormire sull'amaca.
Che e' bagnata!
Mannaggia.
Ok, ho troppo sonno, crollo.
Vengo svegliato da uno dei lavoratori quando apre il portone.
Sono ormai le 7 e ancora non ce' corrente.

Colazione senza corrente vuol dire niente caffe' (non abbiamo la moka), vuol dire pane non tostato... che stress.
Comunque la giornata parte.
Alle 10 esco per comprare un paio di cose che servono in cantiere.
Arrivo a Limon per andare da Felix.
Tiro dritto per Los Destiladeros, sperando in un caffe'.
Mi apre la porta Serena che mi dice "stavamo uscendo per venire da te, ho bisogno di internet".
Becca male. Non ce' corrente fino a La Palma!
Ok, cambiamo programma, andiamo a Villa Romana.
La' troviamo un po di speranza. Hanno un bel generatore elettrico da poco revisionato che propina elettricita' a tutto l'albergo.
E vai di caffe'!
E poi in bagno, per lavarsi la faccia (senza corrente non va la pompa, quindi niente acqua).
Rinasciamo. 
pero' dobbiamo tornare a casa, dove non ce' corrente.
A peggiorare il tutto il fatto che non ce' internet ne' segnale telefonico.
Solo +Movil ha campo. Ma tutti noi abbiamo Movistar (che quaggiu' funge alla grande).
Quindi siamo isolati.
Sia telefonicamente che internetticamente (si dice?).

Pasto svelto, cercando di non aprire troppo il frigo.
Alla tv annunciano che ci sono situazioni di completo isolamento.
Si prospetta una lunga attesa.

Cosi' optiamo per una sortita in spiaggia, coi cani.
Bella idea. Giornata super, dopo un acquazzone come quello di ieri.
Ci godiamo Los Destiladeros e la nostra compagnia.

Al rientrare a casa sentiamo gli inequivocabili suoni di messaggi che arrivano sul telefono. Ce' connessione! Quindi ce' corrente!
Evvai!

In serata ospitiamo i due ragazzi de Los Destiladeros, sono ancora senza luce e senza internet. Villa Romana continua a consumare diesel e solo alle 20 torna la corrente!

Aggiungo che ora ho un gruppo elettrogeno.
Funzionante.
Ma era dal meccanico per manutenzione.
E a breve lo installo.
Cosi' spero poi di poter affrontare meglio una situazione di lungo blackout.

Piove...

Comincia il giorno con un bel sole pieno e una brezza leggera.
Ci godiamo la tarda mattinata a Villa Romana e passo un'oretta in cucina.
Non ci sono ospiti e allora posso divertirti a far da mangiare.
Risotto, anzi, vulcanetti. Si, risotto al parmesan con salsa di pomodoro, in forma di vulcano con la salsa al centro.

Beh, tutto bene.
Poi vai di chiacchiere e di caffe'.
Poi ammazzacaffe'.
Sull'orizzonte vediamo un principio di pioggia.
Facciamo poi caso al vento, che s'e' ingrossato.

Inizia una pioggia sparsa, sul mare.
Osserviamo il vento che la sposta, piu' in qua, piu' in la'.
Ed ecco l'acqua su di noi.
Guardiamo rapiti lo scroscio aumentare.
E bagnare clamorosamente l'albero di Natale recentemente installato.


Ci facciamo piu' vicini al tavolo, visto che piove di stravento.
Al piano di sopra e' tutto bagnato, deve aver piovuto proprio in orizzontale!

Non cessa, anzi, alza la posta in gioco.
Preoccupato chiamo il caposquadra per sapere come procede a casa.
Mof e' rientrato, era scappato fuori ma vista la tanta pioggia e' tornato.
Mi dice anche che l'acqua sta per entrare nella casetta sul retro.
Che ce' tanta acqua che ormai ce' un lago e manca poco che l'acqua arrivi al livello della casetta.
"Corbezzoli!", ma come fa l'acqua a arrivare al pavimento?
Ci sono 15 cm di fondamenta fuori dalla terra!
"Ma quanto caspita sta piovendo?".
Ci tratteniamo ancora, visto che tornare a Pedasi significa passare per la servidumbre che porta a Villa Romana e che questa passa su due fiumi.
E uno e' sempre a rischio.
Ah, bello impararlo ora.
Alla fine uno dei lavoratori torna dal giro in auto per portare a casa i lavoratori e dice che il fiume e' guadabile.
Ok, andiamo!

Scendo con calma, ce' comunque acqua e fango.
Arriviamo al rio, un fiumetto, che forma un laghetto, dove di solito ce' un coccodrillo.
Bene. Non so se la foto renda l'idea ma c'era un botto d'acqua.
E correva anche svelta.
Ok, come Spok setto il pedale dell'acceleratore in modo che non venga sollevato.
Dopo il ponte ce' una massa d'acqua e quindi una curva, vietato rallentare!


Qui il video

Patty pero' gira la ripresa seguendo l'onda d'acuqa sul fianco, io invece ho guardato avanti, e vedere il muro d'acqua sopra il cofano dell'auto non e' stato bello!

Dopo tutto liscio, fino a casa.
Fuori dalla cerca, lato servidumbre ce' un lago!
Non si vedono le pietre che ornano l'esterno.
Il canale sul davanti e' pieno di acqua ma ne porterebbe ancora.
Vedo che ce' una difficolta' di passaggio dell'acqua dal lato al fronte.
Poi parcheggio.
Mof non ce', maledetto! (lui e il fatto che esca ci sta facendo ammattire).
Lo chiamiamo, arriva, tutto spolto.
Patty si mette dubito ad asciugarlo.
Io prendo l'ombrello e vado in perlustrazione.

Sul davanti uso lo stesso ombrello come pala e allargo il passaggio.
Ecco che l'acqua sul lato defluisce molto ma molto meglio sul davanti.

Torno dentro a vedere il "lago" sul retro.
Ce'!
Mancano pochi cm davvero al livello del pavimento della casetta.
Ma pork!
A ben guardare non sembra esserci alcun movimento di acqua, perche'?
Esco e dalla servidumbre vedo il problema.
I ragazzi han posto le fondamenta, poi aperto il passaggio del canale di scarico dell'acqua. E infine coperto di cemento.
Beh, l'ultima fase e' venuta un po cosi'... diciamo col "tappo".
Da fuori infatti si vede un bel tappo di cemento dove dovrebbe esserci il tubo di scarico. E si vede anche che l'acqua dentro e' a un livello ben piu' alto di quello del giardino del vicino.


Avviso Patty, si arma di piccone e di cappello da pescatore.
Si avventa sul malcapitato tappo, lo scalfisce, lo impreca.
Qualcosa si muove.
Chiedo l'arma e opero dal lato.
Qualche colpo ed ecco il flusso d'acqua.
Un sollievo vedere l'acqua defluire libera.
Qualche minuto dopo e il giardino dietro riprende il suo aspetto.
Un'ora dopo fuori non ce' quasi piu' acqua e nemmeno dietro.

Ok, tutto passato.
Poteva andare peggio no?


giovedì 20 novembre 2014

Vieni avanti... si gioca

Lo ammetto.
Subito dopo aver aperto i pacchi contenenti cibo ho provveduto a cercare quelli contenenti i giochi.
Proprio cosi'.

Anni di gioco e di acquisti hanno fatto si di avere una mini ludoteca.
Al momento sono poco piu' di 20 giochi.
Li ho messi tutti in uno scaffale.

Beh, troviamo :
Tobago,
Formula De',
Marvel Heroes (con le miniature dello Scuro, ancora un super grazie),
Coloni di Catan,
Carcassonne,
7 Wonders,
Il Castello del Diavolo,
Glen More (non vedo l'ora di rigiocarlo),
Battletech,
(brief) History of the World,
Alta Tensione,
Ticket to Ride Europe,
Machina Arcana,
Moonga Invaders,
Cuba (con l'espansione),
Battlestar Galactica,
Zombicide Season 2,
Doom,
Bloodbowl,
Wings of War,
Blokus,
Innovation,
Bang!,
Il Grande Dalmuti,
Quarto!,
Trivial Family(?)

Insomma, ce ne' per tutti i gusti.

mercoledì 19 novembre 2014

C'era una volta un container...

...che viaggiava sereno su una nave.
Che attraversava un mare, e poi un oceano.
Fino ad entrare in acque calme, in un porto.
Uno dei porti di Colon, il Manzanillo.

La nave ha viaggiato regolarmente dal mediterraneo a Panama.
E' arrivata il 12.
Il 13 e' stato scaricato il container.

Il 13 e' anche il giorno in cui sono andato a Panama.
A far conoscere l'amministratore di taxi ad un potenziale cliente.
E poi a Colon, ad aspettare l'arrivo del camion e del container.
Si, camion. Perche' mi e' risultato piu' economico traferire il contenuto del container in un camion e farlo arrivare a Pedasi che non far viaggiare il container stesso.

Cmq, il 13 arrivo a Colon, Hotel Expo Centro.
Una ex caserma americana.
Nulla di che, un po di odor di chiuso e lavoratori svogliati.
Peccato per la stanza con la sola aria condizionata e niente ventilatore.
Notte di poco sonno.
Anche perche' arrivava Elisabetta a Panama.
E mandavo un taxista a prenderla.
Nella notte di Panama.
E che doveva poi consegnarmela a Colon verso le 2:30.
Ho scoperto solo alle 9 del giorno seguente che era arrivata.
Mi aveva avvisato via whatsapp da Bogota', ma atterrare e passare al dogana e' un'altra cosa.

Il 14 aspettavo di ricevere la chiamata dal porto per andare a sdoganare.
E invece arriva una doccia fredda. Manca un funzionario e niente, c'e' da aspettare e forse anche il giorno dopo.
Convinco il mio contatto a far la delega.
Cosi' io torno a Pedasi, con Elisabetta.
E lui mi sdogana il tutto e lo metto sul camion.
Qualche dollaro e affare fatto.
Il ritorno a Pedasi e' lungo.
Anche perche' il taxista che ci trasporta ha una ragazza a bordo che dobbiamo scaricare a Panama. Orario perfetto per prender tutto il traffico e perdere un'ora e mezza.

Ma non finisce li'.
All'altezza de La Chorrera ci fermiamo per far mangiare il tassista.
In quell'occasione avviene il cambio tassista.
Un suo collega sta arrivando a La Chorrera con un busito, che porta gente ad una festa a Panama.
Si scambiano di mezzo.
E il tassista mi chiede di guidare, cosi' l'altro autista puo' riposare un po.
Mi confessa anche perche' non si sente tanto sicuro di mandarlo in giro sulla Panamericana, visto che non ha dimestichezza con le strade larghe e ad alta percorrenza.
Ok dico, nessun problema.
Gli chiedo pero' cosa succede se ci dovessero fermare.
Dice nessun problema, il taxi e' tuo (in effetti e' mio) e posso gudiarlo.
Invece no. A Nata scopriamo che il polizziotto che ci ferma non e' dello stesso parere. Quindi multa per guidare senza la licenza adeguata.
Gli spiego che non sto guidando con la licenza, ma con la patente.
Che non sto ricevendo denaro per guidare una taxi e che solo lo sto spostando.
E che oltretutto e' mio.
Niente, non ne vuol sapere.
Mi convinco quando faccio caso che non siamo solo fermi lungo la strada, ma davanti alla stazione di polizia di Nata.
Non voglio ulteriori ritardi o preoccupazioni.
Paghero' volentieri la multa di 50$.

Alle 22 siamo a Pedasi.
Mangiamo un boccone e verso l'una siamo a nanna.

Il sabato non ho news degne di nota.
Il container e' ancora in coda.
E il mio contatto deve pagare per far si che il container passi davanti ad altri 30 che trasportano frutta.
Finalmente alle 15 mi avvisa il camionista che sta partendo.
Gli dico che scaricheremo la domenica mattina, con la luce.
Mi dice che preferirebbe scaricare subito, al che gli ricordo che ho un cantiere aperto e non e' il caso di andare in giro per due ore, di notte, con buchi aperti e ferri che spuntano.
Capisce.

Domenica, ore 6:30 la sveglia.
Ma il tapino arriva tardi, solo alle 8 iniziamo le operazioni di sbarco.
Alle 10:15 abbiamo finito.
Una sudata notevole. Il sole ci baciava.
Meta' delle cose nella casetta, meta' nel ginnasio.
E c'era tutto!
Anche il frigo di Patty, che ho fatto gia' consegnare al frigorista, perche' mi cambi il motore con uno a 110V.

Insomma, tutto bene.
Un altro importante tassello che va al suo posto.

Ah, per la cronaca, circa 5000$ di costo complessivo da porta a porta.
Compreso nave, dogana, camion, imposte, documenti, unte e via dicendo.


TAXI, nuovo capitolo

6 su nove sono al lavoro!
Evvai!
Il governo ha dato l'ok alle richieste di licenze in sospeso e quindi sono arrivate le licenze.
Ce' un po di ritardo nelle pratiche, perche' ora devono sistemare tutti i ritardi.
Ma si sta sistemando tutto.

Il mio amministratore e' carico e ora con molti meno pensieri in testa.

I due taxi fermi son ripartiti.
E 2 dei 5 ultimi sono gia' in strada.
E con questa settimana dovrebbero partire anche gli altri.

Son proprio contento.

Ah, dulcis in fundus, ho "venduto" 7 taxi.
Ora, dovrebbe andare a buon fine, ma l'interesse dell'investimento ce'.

AAA Cercasi tempo disperatamente

Scusatemi. 
11 giorni senza scrivere.

Ma non siamo andati in vacanza, anzi.

Ho passato una domenica a lavorare, montando le travi del deposito.
Si, perche' il saldatore/elettricista/idraulico aveva tempo solo quel giorno e volevo metter avanti le cose per la quadriglia.
Quindi sveglia presto e vai di trapano e bulloni.
Un lavoro lungo e pesante ma l'abbiamo fatto bene.

Poi metti avanti i lavori, in previsione dei due giorni fuori casa per andare a prendere il container.
Una corsa, perche' ci fosse tutto e non si bloccassero i lavori.

Un po di pensieri, ma non troppi, per l'arrivo di una persona a Panama.
Sarebbe andato tutto bene? E poi l'arrivo nella notte...

E poi il container, come leggerete.

E poi i lavori, e si, si prosegue.
C'e' ancora tanto da fare.
La costruzione prende sempre piu' forma ed e' sempre piu' bella.
Ora che si lavora sulla rimodellazione della casa cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel.
Anche se il tunnel e' bello lungo!

I gattini?
Sono bellissimi e ora che sgironzolano in giro per casa sono davvero adorabili.
Un po meno i bisogni che lasciano in giro.
Spero che mamma Fate' insegni loro presto come usare il bagno.

A proposito del bagno, che soddisfazione vedere che col container sono arrivati anche due bidet!
Non vedo l'ora di aver il bagno nuovo in funzione.

Ok, vediamo cio' che e' successo.



sabato 8 novembre 2014

C'era una casetta piccolina e tanti fiori di lilla'

Ecco un altro passo importante.
La Casetta.

Ne abbiamo pensate e viste tante.
Farla in cemento, con la tecnica tradizionale, seppur finita con zin e senza tegole sarebbe venuta a costar di piu'.
Farla in legno... poi e' da trattare e serve mantenimento.
Alla fine abbiamo optato per una casetta in PVC.
Anti UV, anti fungo e via dicendo.
Ordinata su Pricesmart, online.

Fatta la piattaforma di concreto, nell'angolo del lotto.


Non dovrebbe molestare con i futuri lavori, sia dell'entrata definitiva che della costruzione a due piani prevista. Spero di aver preso bene le misure.

Il manuale dice che 3 adulti impiegano 6 ore a montarla, avendo a disposizione gli attrezzi e lo spazio dove aprire le scatole e disporre i pezzi.
Ed eccoci allora a tentare l'impresa.
A dire il vero gli anni passati a giocare coi Lego e col Meccano mi davano molta fiducia nella possibilita' di riuscire nell'intento.

E cosi' Giovedi' alle ore 10,30 ho cominciato ad apreire le 4 grandi scatole.
Recuperato il manuale, bello grosso, e disposto tutti i pezzi in giro per il garage.
Nella cassa grande ho lasciato tutte le scatolette e sacchettini con le viti e i pezzi piu' piccoli.

E vai di assemblaggio.

Prima un telo nero di plastica a separare il cemento dalla casetta.
Nelle istruzioni dice di metterlo, vabbe', fatto.
Poi il pavimento.
Nero. Che sul telo nero che poggia sul cemento al sole...
Insomma, come star su una grossa padella.
E poi con i pezzi delle pareti.
Si incastrano nel pavimento e si fanno scivolare nella loro sede definitiva.
Con l'aiuto di Pedro posizioniamo i pannelli.
Patty armata di avvitatore elettrico e di viti fissa i vari pannelli.

Come macchine montiamo i vari pezzi e quando il sole e' piu' alto e necessitiamo di una sosta per rinfrescarci ecco che possiamo ammirare la costruzione a meta'.


Il morale e' alto, fino ad ora siamo andati spediti.
E abbiamo apprezzato da subito la qualita' generale del prodotto.
Plastica robusta. Ottime viti. Incastri perfetti.

Io pero' avevo gia' soppesato e letto il manuale.
Tante e tante pagine per la parte piu' molesta, il tetto!

Gia', perche' prima prepari i sostegni del tetto.
Poi quello centrale, poi le porte.
Poi cominci ad assemblare il tutto, spingendo e tirando, per far combaciare i buchi delle viti.
Ma procediamo bene. Senza intoppi.
Anche gli incastri dei vari pannelli del tetto fungono bene.
Arriva anche l'aiuto di Marco, nel momento piu' delicato, ovvero quando Pedro finisce l'orario e ce' da montare le porte con il frontale.

Alle 17,15 finisce lo sforzo.
Opera compiuta.
Mancano giusto gli scuretti (eh si, ci sono anche quelli) ma per oggi e' fatta.


La casetta di 15x8 piedi, ovvero 4,57x2,44 metri e' costruita.

Mi ha fatto i complimenti anche Victor, il capataz.
Dicendo che si costruisce rapida e che si vede bonita.

Bene, la prossima settimana avremo pronto anche il deposito.
Cosi', per l'arrivo del container avremo spazio adeguato a sistemare tutto.





martedì 4 novembre 2014

Miao, li metto qui...

Mi piacerebbe proprio sapere che passa per la testa di Fate'.
Beh, quando ha fame lo capisco.
Tra strusciamenti e miagolii ormai questo suo aspetto l'ho capito.

Ma per altre cose...

Qualche giorno fa, era venerdi', alle 23,30 la vedo passare con un micio in bocca.
Esce dalla stanza della Patty (dove lavora e dove dimorano la gatta coi micetti).
E si dirige nella nostra camera da letto.
La meta e' l'armadio.
Continuiamo a parlare con due amici.
E dopo un 20 minuti ecco che finisce il trasloco.
Patty va subito a curiosare e non trova i mici.
"guarda bene, vedevo che operava li' dall'armadio".
E gia', nel secondo ripiano, dietro due miei jeans, ecco che vi ha infilato i mici.
Al riparo da tutto.
Caspita, ok che le notizie sull'ISIS e sull'Ebola sono preoccupanti, ma Fate', davvero hai cosi' bisogno di riparo?

Dormiamo.
Alle 6 ecco Fate' che si rimette in azione.
Un micio alla volta li sposta ancora.
Questa volta sotto il letto.
E sotto il letto significa che ci si infila tra cuscino e testiera e si ritrova sotto i cuscini.
Lo spazio non e' cosi' angusto.
E' vero pero' che non ci si accede facilmente.
Forse ha paura di Mof? Eppure non ci ha dato questa impressione.
Pero' ha spostato tutti in un buco proprio imbucato!

Dormire con 5 micetti che smiagolano disperati sotto la tua testa non e' proprio facile.
Provo allora una soluzione, prendo la scatola del ventilatore nuovo che ho installato in sala, ci faccio un buco e la metto vicino al letto.
Poi Patty ci sposta i mici.
Fate' e' preoccupata, anche se di Patty si fida.
E sembra capire la nuova sistemazione.

Si, per un giorno.
Poi eccola che risposta.
Ma non tutto.
Per un giorno abbiamo avuto 3 gattini sotto il letto e due nella scatola.
Poi altro spostamento.
Ancora tutti nella scatola.
Con scena comica.
Perche' la scatola e' molto vicina al letto e ci passa a malapena lei.
Per due volte i micini che aveva in bocca son caduti a terra mentre entrava nella scatola.
Poi miagola guardandomi, come a dire "beh, il micio? lo avevo in bocca".
Allora lo raccolgo, apro la scatola e lo appoggio a fianco agli altri.
E cosi' per due volte.

Altro giorno e altro trasloco.
Ancora tutti sotto il letto.
Abbiamo modificato al scatola, con una entrata piu' ampia.
E il tetto non apribile, cosi' che si senta piu' protetta.
E collocata sotto le sedie.
Pero' non ha un titolo di studio e non capisce la nostra costruzione rinforzata.
Quindi alberga ancora sotto il letto.

I mici stanno bene.
Fate' ha preso il raffreddore.
Forse per la polvere, forse per altro.
Cmq a breve i mici cominceranno a zompettare in giro.
Dopodomani fan 3 settimane, quindi a breve saranno su 4 zampe e operativi.
Dopo vedremo dove si sposteranno.

Noi cerchiamo di andare a letto belli stanchi, cosi' da non pensare ai micini che si lamentano.

Esperienza

I ragazzi di Villa del Sol han aperto i battenti.
Hanno un B&B con quattro stanze, piscina.
E hanno anche un ristorante, o un prototipo di ristorante.

Viste le prenotazioni per i giorni di festa si accingono ad affrontare il tema cucina.
Gia', i due non son cosi' sicuri di riuscire a preparare cibo.
Del resto non e' facile. E non ci si accontenta di portare in tavola panini e toast.
Quindi ci chiedono un aiuto, in forma di collaborazione, per questi giorni.

Elaboriamo dunque un menu', articolato, tra antipasti, piatti principali, dolci.

Con solo verdure, con carne, con pasta.
Insomma, un bel menu'.
Poi vai di spesa.
E poi di altra spesa, per prender cio' che mancava.
E poi il vino.
E poi i bicchieri da vino.
Per quelli da liquore non ce' stato tempo.

Sabato 1 novembre siamo pronti.
Ci aspettiamo solo due persone a cena, forse.
Poi ci dicono che saranno in 8.
Un po di panico si diffonde.
Pensavamo di sgavagnarcela con 2 persone e far un po di prove.
Invece subito 8 persone.
Che poi diventano 5.
Ok, dai, ce la facciamo.

Alle 18 sto preparando il dolce, che deve passare un po di tempo in frigo.
per fortuna sono spagnoli e mangiano tardi.
Mi accingo a tagliare le cipolle per la zuppa.
E mettiamo su l'acqua per la pasta?

Ecco.
Disastro.
Fiamme degne di un girone infernale.
Rumore assurdo di gas che esce ad alta pressione.
Una vampata di fuoco che ci fa lasciare al cucina.
In attesa che il gas si consumi.
Poi si dichiara inagibile al cucina.
E ora?
E ora si passa al piano B, serve sempre un piano B.
Si usa la cucina di casa dei ragazzi.
E' tutt'altro pianeta.
Solo 4 fuochi e non tanto grandi.
Non ce' spazio di lavoro.
E piatti e cibo sono nell'altra cucina.
Ma ce' gente che si aspetta di mangiare e allora vai di cucina.

Alla fine e' un successo.
Ci fanno i complimenti per il cibo.
E a noi fa solo piacere.

Poco il tempo di festeggiare.
Carta alla mano, per vedere il menu' del gg dopo.
Segna cosa comprare e poi a nanna.

Replichiamo anche domenica.
Due turni, tutte le camere sono piene.
Tutto bene.
Fatto salvo per un cliente...
Che ordina Pasta all'aragosta.
E poi non la mangia. Dice che "sa troppo di mare".
A saperlo ci mettevamo le aragoste di montagna nel piatto, quelle che sanno di capra!
Ma le lasagne di Maurizio fan un figurone.
Piacciono e le divorano. Nonostante la porzione da sollevamento pesi.

Un po di stanchezza affiora sui nostri volti.
Oltretutto i ragazzi devono anche svegliarsi presto, perche' devono preparare le colazioni...

Lunedi' 3 la calma.
Non si ferma nessuno.
Gli spagnoli ancora ci fanno i complimenti per la cucina.
Ma hanno preso un impegno per andare a una festa al Sitio di Playa Venao.
E cosi' finalmente mangiamo insieme.
Dopo 3 gg passati spalla a spalla non avevamo ancora avuto tempo.
Riusciamo anche a giocare.

Oggi e' il 4, se ne van tutti.
Stasera non ci sara' nessuno a mangiare.
Beh, proprio nessuno no, ci siamo noi!
Con tutto cio' che e' avanzato dalla spesa...

I conti sono salvi, nel senso che l'incasso ha coperto le spese.
E con gli "avanzi" avremo libagioni per giorni.

Un po di stress.
Peccato per la cucina del ristorante, che deve essere sistemata.
E magari un paio di frigoriferi in piu'.
E i bicchieri per il liquore!

Grazie dunque ai ragazzi per la possibilita' di questa esperienza.
E di averla fatta con noi.


3 Noviembre

E' il giorno della Festa Patria.
Si festeggia l'indipendenza di Panama dalla Colombia, proclamata il 3 Novembre del 1903.

Per l'occasione ho anche visto il doodle del giorno


Sappiate che ci sono tante feste in questi giorni.
Oggi ad esempio e' il giorno della bandiera, 4 Novembre.
In particolare questa mattina di bruciano ufficialmente le bandiere logore.
Quelle che non sono piu' blu e rosse, ma magari un po sbiadite o consumate.
C'e' una manifestazione apposita.

Poi ce' la sfilata delle bande, a Panama e in altre localita'.
Dove sfilano i vari istituti scolastici e le bande.
Che portano il loro saluto alla bandiera di Panama.

Domani si festeggia la separazione di Colon.
Dovete sapere che nel 1901 gli USA ottennero l'autorizzazione dalla Colombia alla costruzione del Canale.
Ma nel 1903 la stessa Colombia ritratto'.
Da qui la mossa degli USA di aiutare Panama a ribellarsi e a segregarsi dalla Colombia.
Come ingraziamento, diciamo cosi', ottennero lo sfruttamento del canale.
Tornando a Colon, con la sua separazione dalla Colombia si ha l'effettiva separazione del canale dal potere colombiano.


Poi abbiamo il 10 di novembre, "L'urlo di separazione della Villa di Los Santos".
Pero fa riferimento al 1821, anno in cui ci fu la separazione dalla Spagna.
In questo caso quindi la provincia di Los Santos indice una sorta di referendum, chiamando il popolo al voto, ed esprime la voglia di separazione dal governo spagnolo. E festeggiano con un "grito".
Ci sono anche altri "gritos", che ogni pueblo festeggia in date diverse.

Infine il 28 Novembre.
Sempre riferito al 1821, si compie l'atto finale di separazione dalla Spagna.
Avviene l'ultima tappa, con l'ufficializzazione della separazione.

Insomma, tante feste, tanta birra.
E tanti dia libre, per riprendersi dalle feste.


Noviembre

Comincia il mese della Patria.
Lungo week end con feste patrie.
Oggi e' martedi' ed e' un giorno "normale".

Si, ma nessuno dei lavoratori si e' presentato.
Lo sapevamo, del resto dopo 3 giorni di feste e bevute dovran pur riprendersi.
Mica voglio che arrivino e comincino a star male qui, magari facendo qualche cagata.

Cmq, i lavori procedono.
Abbiamo sfruttato i giorni di sole per metterci avanti.

Locale Tecnico
Ormai pronto.
E' stato intonacato e il tetto e' quasi finito.
Manca ultima fila di vetrocemento e un paio di pannelli di plycem.
Ah, e il marciapiedi attorno, molto importante.


vista dal davanti, con evidenzia della tettoia del laboratorio

Ampliamento
La seconda fase dei lavori vedono la rimodellazione della casa.
Avremo un nuovo deposito "aperto", che fa la funzione dell'attuale garage, ma dall'altro lato.
Il pavimento del deposito. 
Il tetto arrivera' al muro, con una fila di vetrocemento.


Poi avremo una vera e propria lavanderia.
Lavatrice e asciugatrice in cucina son anche comode, ma fan rumore e occupano spazio prezioso.
Ci vuole un pelo di immaginazione ora, ma li' nel mezzo sorgera' la lavanderia.


Casita
Significa casetta. Abbiamo comprato una casetta da giardino, degna dei piu' sfegatati sostenitori del fai da te.
Trattasi di una Lifetime, modello 6446.
Misura 4,75 x 2,44 metri.
Un mini appartamento!

Beh, ci servira' come deposito esterno, dove parcheggiare le cose meno utilizzate e che non servono a portata di mano e nemmeno un po piu' nascoste, ecco, proprio archiviate, diciamo cosi'.
La collocheremo sulle fondamenta che sono sorte nell'angolo NE.
Abbiamo preso bene le misure e non dovrebbe dar fastidio all'apertura del portone e nemmeno alla futura costruzione che dovrebbe sorgere li' vicino.


A breve dovremo anche costruire la casita. Che e' arrivata in 4 scatole.
Peso complessivo dei pacchi 750 libbre, mica male.
Si, dicevo, a breve, perche' tra due settimane arriva il container!