giovedì 31 luglio 2014

Tanque

Ieri mi son dedicato a sistemare la zona della pompa dell'acqua e del tanque di riserva.

Se ricordate avevo un problema, con il tanque che non teneva l'acqua, se non che c'era una leva che consentiva di scaricarlo.
Bene.
in vista del posizionamento della pompa della piscina ecco che faccio spazio e sistemo l'area.
Ne approfitto per mettere un bypass, per sfruttare l'acqua dell'acquedotto qualora se ne vada la corrente.

Con Balbino, settantenne idraulico e elettricista ci mettiamo al lavoro.
Messo il bypass lo proviamo, poca pressione.
Ok, svuotiamo il tanque, lo puliamo e lo posizioniamo in alto.
Quindi rifacciamo i collegamenti, giocando con angoli, cambi di sezione e cose del genere.
Balbino scopre che la valvola che ho usato per vuotare il tanque, in realta' e' un bypass.
Si, e come faceva a vuotarsi il tanque?
Sveliamo il mistero, smontando il ramo in questione.
Il checkball, ovvero la valvola di flusso che fa andare l'acqua solo in una direzione e' bloccata da una pietruzza.
Quando si apriva la valvola di bypassa... Si aveva una pressione piu' grande nel circuito di casa che non dell'acquedotto, ed eccoche il tanque si svuotava rimandando l'acqua al mittente!

Ok, risolto anche questo.
Montiamo il tutto e collochiamo il tanque in alto.
Apriamo l'acqua e... una goccia, una sola maldita goccia.
Dove? all'uscita del tanque!, Che si trova in basso!
E come la sistemiamo?
Io (obeso) e Balbino (oltre 70 anni) ci guardiamo perplessi.

Ma ecco che giunge la super tata Patty!

Di ritorno da una spedizione per raccogliere rocce in spiaggia...
Si pulisce i piedini ed entra nel tanque, armata di chiave a pappagallo.
Sparisce dentro ed armeggia.
Stringe e perdita di acqua sparita, brava!

Da notare che in foto c'e' una tazza da caffe'.
La usavo nel tanque vecchio, per far da peso al galleggiante di consenso alla pompa dell'acqua.
Il suo peso originale non c'era quindi per non bestemmiare ogni volta, ecco che ho messo in atto il fai da te panamense, con quel che si ha a disposizione.

Confesso, abbiamo cambiato il galleggiante di consenso, con uno nuovo di pacca, dotato del suo peso originale.
Cosi' ho recuperato la tazza!

Fuoco!

Oggi a pranzo ho sentito la notizia che sono in aumento i casi di auto incendiate.
Non sono vandali, ovvero non sono atti di vandalismo.
Ma si tratta si di vandali.
Per come trattano le proprie auto!

Si effettuano riparazioni con qualsiasi cosa.
Purche' l'auto si muova e' valida ogni opzione.

Tubi per il carburante fatti con cannucce o bambu'.
Batterie di camion montate su utilitarie (perche' magari hanno il camion con una gomma a terra).
Impianti audio da 30,000W su un'auto, con connessione elettrica volante, tipo per collegarsi al vicino tuttora che si arriva in loco.
Insomma, gli incendi si verificano perche' maltrattano le loro auto.

Che poverette, loro cercano anche di fare il loro mestiere e quando non ne possono piu' cercano di disfarsi da sole, per essere abbandonate e rottamate.
Invece c'e' chi si accanisce.
Come con un malato termnale.
A mettere kili e kili di olio, invece di cambiare le guarnizioni.
A cambiare le sedute dei sedili, sfruttando il tessuto del divano buono di casa.
A togliere gli interni, che tuttora che il caldo li ha rovinati, o magari e' stato il cane, ecco che e' meglio toglierli, si risparmia sul peso del veicolo.
E poi tanto fil di ferro.
Tanto la portiera la puoi aprire arrivandoci da dentro.
O dal finestrino.

Ho anche un conoscente taxista che per ripartire da casa mia...
Apre il cofano e collega la batteria.
Al che si accendono le luci.
E mi dice che le ha fisse, perche' il devioluci, rotto, costa troppo per ripararlo.
Allora le tiene sempre accese, e quando ferma l'auto per piu' di un minuto stacca la batteria.
Ok, lo capisco.
Pero' suonano i due clacson!
E beh, c'e' il cavo di massa che tocca qualcosa della scocca e quindi suona!

Giusto perche' non mi prendiate per pazzo, eccovi un esempio di cio' che sto dicendo.

Classico pickup da lavoro. 
Colori vari perche' magari han finito quello che stavano usando.
In questo caso il verde e' sotto all'arancio gambero. 
Il giallo non so a che livello si trovi.
Inoltre segnalo che e' piuttosto basso, con l'assetto non proprio da pickup. 
La barra e' pero' cromatissima.

Vengo attratto dal bianco che emerge dall'interno.
Sembra anche ben fatto. Interni spariti, ma verniciati.
I due colori sono un segno di modding/tuning elevato.
Anche l'indicatore di non so cosa con pseudo copertura in carbonio.
E il volante racing a tre razze con pelle in tinta con il color dominante arancio gambero?
E non puo' mancare il DVD player con display LCD da 7".
Se avete buon occhio... sul cofano c'e' aerografato un cristo che porta una croce.

Non so se quest'auto prendera' fuoco, spero proprio di no.
pero' ecco, se avete velleita' artistiche/motoristiche qui trovate pane per i vostri denti. 
Anche per il fai da te piu' spinto!



Occhio!

La strada che collega Pedasi alla civilta', diciamo cosi', e' la carrettera nacional, che arriva a Las Tablas.
E' una strada a una sola carreggiata, due corsie, doppio senso di marcia.
Da Las Tablas in poi ci sono 4 corsie, con due carreggiate.

Bene, e' una strada che percorriamo spesso e volentieri.
E quando ci fai l'abitudine vai un po sovrapensiero.
Presti piu' attenzione alle parole delle canzoni, al panorama, alle persone lungo la strada.

Occhio pero', il pericolo e' dietro all'angolo.

Possono capitare scene di questo tipo.

Mucche in fuga! Senza mandriano.

Potatura di grosso albero, direttamente in strada, mica vorrai che usino la loro finca!

Altro motivo di attenzione sono le bestie che vengono puntualmente asfaltate.
Iguane, lucertole, serpenti di ogni dimensione.
Ma anche gatti (tanti).
E poi anche opossum e coccodrilli!

Ma e' perche' c'e' un traffico cosi' grande?
O ci son cosi' tanti animali?
No. Il fatto e' che il viaggiatore panamense medio dispone di:
Carro messo non proprio bene, quindi frenare e' un impegno.
O un carro piuttosto nuovo, che va molto svelto, e frenare non costuma, o cmq non fai in tempo.
Vetri oscurati anti raggi gamma.
Son talmente neri che non vedi oltre il loro parabrezza!
Ok che ce' tanto sole ma aver vetri talmente scuri da non veder fuori...

Bene, guidate con prudenza.


mercoledì 30 luglio 2014

Panama, e che cavolo!

Ma come si fa dico io...
Ho tralasciato diverse cose su Panama.
Ma le davo per scontate dai...
Se poi ci avete seguito molte di queste cose le abbiamo dette.

Paese del Centroamerica.
Confina con Colombia (a Est) e Costa Rica (a Ovest).
La lingua ufficiale e' lo Spagnolo.
E' pero' riconosciuto l'Inglese come lingua amministrativa e documentale.
Chi lavora col pubblico spesso parla inglese. Un po platanonico ma si fan capire.
Clima tropicale. Varia parecchio a seconda della zona.
La fascia Caraibica e' piuttosto umida, con piogge abbondanti.
Il lato Pacifico sta un po meglio.
In particolare nella penisola dell'Azuero, la costa a Est e' noto come Arco Seco.
Piove poco. Avevo anche una mappa delle precipitazioni, se interessa la pubblico.
O forse l'avevo gia' postata?

La moneta corrente e' il Balboa.
Che pero' da Costituzione e' parificato 1:1 col Dollaro Statunitense.
I pezzi di carta sono solo dollari americani.
Di ferro trovate anche quelli Panamensi.
Attenzione a cambiare i vostri euro.
Nei punti di cambio all'aeroporto il cambio e' molto sfavorevole.
Man mano che ci si avvicina al centro citta' migliora.
Se poi ce ne sono due o tre in zona ecco che si fan guerra.
NON cambiate gli euro in banca! Vi pelano.
Funzionano pressoche' tutte le carte di pagamento.
Non le postepay.
Resto convinto che una buona carta ricaricabile torna utile in questi casi.

Fuso orario -5 da Greenwich.
Significa -7 ore dall'Italia tra Marzo e Ottobre.
E -6 ore dall'Italia tra Ottobre e Marzo.
Sostanzialmente quando qui pranziamo in Italia si cena.

Per i turisti ce' una copertura assicurativa gratuita di 30 gg, offerta dal Governo.
All'aeroporto raccogliete il foglietto illustrativo, ce' scritto come funziona.
Spero poi che non ne abbiate bisogno!
[Edit: notizia di ieri 4 Agosto 2014, non c'e' piu' questa polizza gratuita. L'han detto al telegiornale. Proteste degli albergatori. Ma l'ATP (autorita' del turismo) lo aveva annunciato, che era una cosa a tempo. Ha anche detto che stanno valutando di rinnovare la cosa, visto che era piaciuta ai turisti e anche agli albergatori. Vedremo]

Come vestirsi?
A dire il vero vi servono tanti vestiti diversi, a seconda di dove andate.
Considerate le classiche vestite estive, pantaloncini e manica corta.
Poi un cambio lungo, nel caso andiate in quota a Boquete.
Roba pensante no dai.
Vero che la mia Patty ha avuto il coraggio di avere i piedini freddi e nasino freddo.
Solo perche' in casa c'erano meno di 30 gradi.
Ma so che lei e' fatta cosi'.

Telefonare.
Un qualuque operatore italiano ha tariffe molto alte.
Forse se ne salva uno.
Mediamente si spendono 6 euro al minuto per chiamare e ricevere da Panam con numero italiano.
Anche gli SMS sono cari, piu' di 1 euro.
Consiglio vivamente una SIM (che si chiama chip) locale.
Movistar prende bene ovunque. Claro ha tariffe un pelo piu' aggressive e offre piu' dati.
Se avete smartphone e tablet (magari per consultare guide, prenotare B&B, navigatore satellitare) allora consiglio una Movistar sul telefono ed una Claro per il tablet.
In qualsiasi negozio cinese (intendo i minimarket) vendono chip.
Con 2/3 dollari lo comprate e poi comprate le ricariche.
Funziona molto bene anche Skype. Magari con un po di credito, se volete chiamare telefoni fisici in Italia.
Ah, ce' Internet Para Todos in tutti i paesi. E' la wifi gratuita che si trova in tuti gli uffici pubblici, quindi presso anagrafi, biblioteca, municipi e via dicendo.
Si naviga decentemente.
No a protocolli P2P o simili.

Passaporto.
Lo so che lo sapete, ma visto che a me e' capitato, ve lo dico lo stesso.
Il Passaporto deve avere una validita' di almeno 6 mesi oltre la data di rientro prevista.
Anche se fate un biglietto solo andata (e capisco perche') occorre che controlliate le date di scadenza. Nei sei mesi di scadenza non potrete viaggiare.

Visto.
Compilate il modulo sull'aereo. E' piuttosto chiaro. Magari ne cerco una copia, per mostrarvi la compilazione.
Vi chiedono sostanzialmente di indicare un recapito a Panama, mettete l'Hotel.
Come telefono mettete quello italiano.
Se avete oltre 10,000$ a testa vedete se dichiararli o meno, a vostra discrezione.
Come turisti avete 6 mesi. Mica male.
Occhio pero', ci son alcune cosucce che non vi dicono.
La patente italiana ha validita' per 2 mesi da quando siete nel paese.
I poliziotti vi chiedono il passaporto per controllare le date di ingresso.
E se volete stare per piu' di 2 mesi e guidare?
Potete chiedere la patente panamense, facendo riconoscere quella italiana.
Ce' solo il problema che il Consolato vi chiede di iscrivervi all'AIRE, mica cosuccia.
Oppure iscrivervi a scuola guida e prendervi la patente vera e propria.
Si, ok, potete anche uscire da Panama per un giorno e rientrare, con un nuovo timbro, e quindi altri due mesi di tempo per guidare con la patente italiana.

martedì 29 luglio 2014

Panama, guida al Paese

Ciao.
Vedo crescere la curiosita' su questo paese.
Ce' anche chi si e' preoccupato di cercarlo su Maps.
E mi chiedete "ok, se volessi fare una vacanza a Panama? Cosa trovo, dove vado? Cosa.."
Eccomi con una guida, diciamo cosi'.
In libreria trovate quelle di Lonely Planet, National Geographic e via dicendo.

Volo.
Dall'Italia occorre fare almeno uno scalo. Alitalia aveva voli diretti, da Venezia se non erro, solo in periodo carnevale.
Io e Patty ne abbiamo provate diverse, di compagnie, e se dovessimo volare ancora opteremmo sicuramente per Lufthansa.
Rispetto a Iberia ha posti piu' comodi e aerei piu' moderni.
Comodi i bagni al piano di sotto.
Molto comodo il TV nel poggiatesta del passeggero davanti, con tanti film e in varie lingue.
Pasti decenti.
Lufthansa non arriva pero' a Panama, occorre rimbalzare su Bogota' o su Santo Domingo. Noi passiamo dalla Colombia. Oltretutto Copa Airlines viaggia bene e partecipa al programma Miles and More di Lufthansa.
Evitate Condor! Prezzi appena piu' bassi e si dicono cugini di Lufthansa.
Si, saranno cugini, ma adottati! Per noi la peggiore con cui abbiamo viaggiato.

Sconsiglio inoltre di passare dagli USA.
I voli American Airlines sono economici e si potrebbe risparmiare qualche soldo.
Ma passare da Newark (o in generale dagli USA) potrebbe essere tedioso.
Hanno mille controlli, anche a caso. E se finite nella ruota...
Insomma, se potete farne a meno evitate.
Ricordatevi che se proprio volete passare dagli USA dovete fare l'ESTA, il documento di transito che sostituisce il visto da turista, lo si fa online.
Si compila, si invia e si paga 14$ a testa.
Poi vi dicono se vi accettano o meno.

Panama City.
Bene, arrivate al Tocumen.
30$ e' il costo standard per una corsa in citta', per portarvi all'albergo.
Se prendete un pulmino bianco (cosidetto turistico) vi prende meno a testa.
In due la spesa e' identica.
Cosa vedere a Panama City?
La citta' offre diverse attrattive.
Le Chiuse di Miraflores, con annesso museo.
Capirete cosa vuol dire costruire un canale agli inizi 900.
Cosa serve per muovere tanta acqua e far passare le navi da un oceano all'altro.
Due orette. La corsa in taxi, con tassista che vi accompagna vi costa dai 25 ai 40$. Il Museo costa qualcosa ma poco. Ricordatevi di prendere un souvenir al negozietto.
Casco Viejo, e' la parte vecchia della citta'.
Offre una bella vista sul Pacifico. Ristoranti e alberghi molto ben tenuti.
A me non piace molto, mi sembra piuttosto "finta", nel senso che Panama City e' altro. Pero' per qualche bella foto e una passeggiata in relax ci sta.
Occhio che i taxi a venir via vi pelano. Il quartiere e' isolato e a piedi non ce la potete fare. Lo sanno e se ne approfittano, soprattutto di sera.
Cinta Costera. E' il parco che si affaccia sul Pacifico. Si va a piedi o in bici o scattini. Ci sono campi da basket, calcetto, una palestra pesistica.
Giochi d'acqua. Una strana installazione di un tale italiano con delle specie di trombe... E poi tanti panamensi. Ma tanti!
E' un ritrovo per molti alla domenica.
Si passeggia in relax, prendendo una granita grattuggiata dal blocco di ghiaccio... Qualche foto alle iguane domestiche che vengono portate a spasso...
Mall. Ce ne sono tanti e tutti belli.
A noi piacciono in particolare Multiplaza e Allbrook.
Multiplaza perche' spazioso, con bei negozi (LEGO!), cinema e buoni ristoranti.
Allbrook perche' e' da vedere. Oltre 800 negozi su piu' di 1 Km di camminamento, al coperto. Oltre 50 ristoranti, in una sola piazza.
E' comodo arrivarci, con la Metro.
Islas Perlas. A due ore di motonave da Panama City. Belle spiagge.
Vale la pena. Noi non ci siamo andati ma e' in programma.
Chiedete alla reception dell'hotel, ci sono diversi tour operator che vi ci protano.
San Blas. E' la regione caraibica a Nord Est. E' una regione protetta, perche' e' una comarca indigena. Qui le regole le fanno gli indigeni.
Ci sono spiagge bianche e acque cristalline. Niente alberghi di lusso.
Non si puo' pernottare se non presso le strutture previste.
Vi vengono a prendere col 4x4 a Panama City. Poi vi lasciano al porto e da li si viaggia fino alla destinazione. Prezzi cari ma non impossibili.
Vi segnalo il tour operator dove collabora Matteo, sanblasexperience .
Colon zona libre. Se avete intenzione di comprare qualcosa, di elettronico, vestiti o altro, a Colon ce' di sicuro.
la Zona Libre e' un quartierone. Con tanti magazzini e negozi.
Si trova a circa un'ora da Panama, sulla costa caraibica.
I taxi vi ci portano, e vi aspettano. Col taxista che vi accompagna.
Tipicamente il costo di una giornata lassu' e' di 120/150 dollari.
Nei negozi si compra a prezzi buoni e senza IVA (ovvero ITBMS, pari al 7%).
Trattate sempre sul costo!
Con un po di fortuna potrete uscire senza pagare le tasse al controllo, molto dipende dal tassista che vi porta.
Altrimenti non pagate le tasse e vi fanno trovare i pacchetti all'aeroporto, il giorno della vostra partenza.

Hotel.
Aprite Booking.com e buona caccia.
Fioccano offerte tutto l'anno.
Consiglio la zona del Cangrejo.
Ricca di ristoranti e alberghi. Ce' praticamente tutto.
Anche supermarkets, come Rey e Riba Smith.
Banche, come Multibank, Banco General, Credicorp.
L'Hotel Veneto e' un polo attrattivo per molte persone.
Il Casino, gli eventi sportivi, il Sushi Bar...
Come alternativa potete considerare anche l'Hard Rock Hotel, ne parlano bene.
E poi al 64mo piano ce' la discoteca, all'aperto.
E nel palazzo a fronte ce' il Mall Multicentro, con Casino, Cinema, ristoranti...
Insomma, non avreste bisogno di taxi o obrello.

Taxi.
Sono il motore di Panama.
Ce ne sono tanti e non bastano.
Costano poco, un po di piu' per il turista.
Vi caricano se la destinazione gli va bene.
Contrattate sempre prima il prezzo. I furbi ci sono!
Quelli bianchi sono turistici. Non possono caricare piu' persone con destinazioni diverse (quelli gialli si). Costano di piu' e si, son tenuti meglio.
Tipicamente si appoggiano ad un hotel, lavorando quasi solo per loro.

Metro.
Da Aprile ce' la Metro. Funziona bene ed e' economica.
Ad ogni entrata ce' il distributore di tessere. Armatevi di pezzi da un dollaro e da 5. Comprate la tarjeta e caricatela. Ogni corsa dovrebbe essere a 35 centesimi.

Metrobus.
Sono i Bus metropolitani. Io non ci salgo!
E nemmeno sui diablos rojos. Come esperienza puo' anche andar bene.
Ma come mezzo di trasporto proprio no.
Son sempre pieni zeppi e ultimamente sempre in mezzo a polemiche.
(per farla breve, lavorano male e per questo ci sono tanti bus pirata, fuori norma ma che la gente chiede!?).

Auto a nolo.
A un certo punto vorrete anche andar via da Panama City no?
Ecco che vi serve un carro, un'auto.
Ci sono tantissimi noleggio auto. Nella calle D del Cangrejo sono almeno 15.
Dove costa meno? Da Arrendadora Economica.
Non vi serve un 4x4, a meno che non vogliate andare proprio per strade brulle e dopo una pioggia.

Fuori da Panama City.
Ce' tanto da vedere.
Punta Chame/Playa blanca. Una zona a un'oretta e mezza da Panama.
Piena di grandi alberghi. Comoda da raggiungere e per fare una vacanza classica.
Penisola Azuero (dove siamo noi). A Divisa si lascia la Panamericana e si entra nell'Azuero. Le provincie di Herrera e Los Santos sono qui.
Chitre, Guarare', Las Tablas, Pedasi, sono qui.
Occhio se venite nel periodo di Carnevale, Las Tablas diventa meta di tantissimi appassionati, con tutto esaurito e prezzi che salgono.
Proseguendo sulla Panamericana si arriva a Las Lajas. Altra comunita' di italiani, posto carino, da vedere. Spiaggia lunghissima, col sole che tramonta in acqua.
Ancora piu' in la' ce' David, citta' motlo grande, seconda solo a Panama City.
Da quelle parti si va anche per raggiungere Boquete e il vulcano Baru'.
Se poi scavallate lo spartiacque potete raggiungere Bocas del Toro.
Era un ricettacolo di pirati nel 1700. Ora le sue isole sono sinonimo di Panama per tutto il mondo. Palafitte, acque pulite. Il regno dei surfisti (con pochi soldi).
E del turismo easy, zaino in spalla. Occhio all'umidita', che qui regna sovrana.
Tornando alla zona Est del Paese... Colon, con Portobello, qualche rovina e belle spiagge, ma poca ricettivita'.
Piu' in la ce' il Darien. Va bene se volete andare in giro per la giungla, non e' molto turistico. Ovviamente la gia' citata San Blas.

Dove alloggiare?
Posso indicarvi qualche posto, che abbiamo provato direttamente.
Santiago, l'Hotel Vista Lago, di Fabrizio.
Guarare', Casa del Puerto, di Bonnie.
Pedasi, Villa Romana, di Hans, a Los Destiladeros.
Pedasi, Villa Libera, di Alessio e Giorgia.
Las Lajas, Naturalmente, di Chantal e Gabriele.
Las Lajas, Casa Tao, di Falvio e Pilar
Bocas del Toro, Los 3 pisos, di Alessandro.

Gia' che ci sono vi segnalo un buon tour operator, italiano, che opera su tutto il paese. Si tratta di Emotions Travel, di Alessandro.

sabato 26 luglio 2014

Prima settimana

Gia', con oggi si conclude la prima settimana di lavori.
E' passata bene.
Pochi i momenti morti e per fortuna pochi i problemi.
Anzi, quelli che abbiamo avuto li abbiamo superati, il che e' anche meglio.

Torniamo a noi.
Martedi' metto sotto i ragazzi a scavare in giardino, alla ricerca dei tubi che vanno dal pozzetto alla strada.
Il costruttore li ha piazzati nel bel mezzo del giardino.
E non voglio tubi sotto la piscina, quindi occorre trovarli e spostarli.
E cosi' vai di pala e poi di retro.
Li troviamo e scaviamo nuova via, che giri al largo, considerando che le acque nere possono aver al max 45 gradi di svolta.
Un giorno e mezzo ma s'e' fatto.

Nella mattina di mercoledi', mentre son in giro a cercare un paio di cose, ecco che mi scrive Patty "torna subito, il vicino dice che non possiamo fare l'entrata sulla servidumbre". Caz!
Torno subito, ma son tranquillo.
Siamo a Panama e avevo messo in conto cose di questo tipo.
In servidumbre trovo un signore che mi dice che non posso costruire l'accesso, perche' la strada e' sua ed e' privata.
Ok, gli dico che non sapevo e che ho messo in mano all'architetto che ha a sua volta avuto l'ok dall'ingegnere municipale e che quindi speravo di aver rispettato tutte le leggi. E aggiungo che nei planos e' indicata una servidumbre.
Ok stavolta lo dice lui, si prende tempo per verificare.
Pero' e' rapido, nemmeno 10 minuti dopo torna e mi dice che e' tutto ok e posso procedere.
A suo tempo, quando ha venduto parte del terreno per un progetto di costruzione ha venduto anche il diritto di accesso e la strada e' divenuta pubblica, non una "calle" con luce e asfalto, ma una servidumbre, appunto.
Bene, problema archiviato.

Col pomeriggio di mercoledi' il portone e' operativo, gettatina di cemento e piazzato il profilato ad angolo.
I ragazzi son fermi. Mi chiede Victor se faccio arrivare il ferro, cosi' si mettono avanti, mentre quelli della piscina lavorano. Finche' ce' in giro la retro inutile quadrare la casa e scavare fondamenta.
Ok. Chiamo subito Cochez, che giovedi' mattina subito consegna tutto il ferro.
Bravi, sto giro.

Victor &Co han creato due zone di lavoro, dove piegano il ferro e dove lo assemblano.
 

Intanto la retro ha ricoperto i buchi e iniziato a scavare la piscina vera e propria.

Venerdi' e' l'ultimo giorno in cui possiamo disporre della retro.
Una volta finito lo scavo, la metto fuori a scavare per l'entrata sulla servidumbre.
E come e' fatta ecco i ragazzi che pronti mettono la sabbia e operano per poggiare i tubi. Stavolta con l'aiuto della retro, viene molto meno faticoso, ma piu' lento.

In concomitanza arriva anche un camion per me.
Gerard mi ha parlato della Tosca e allora eccone un camion.
La useremo per pavimentare le due entrate e per fare le fondazioni.
E' un prodotto... una terra ma quasi pietra... si rompe e compatta...
Su internet ho trovato piu' volte il riferimento a "toba calcarea o travertino".
Pero' non so se sia proprio questa.
Insomma, arriva, la metti, ci passi sopra piu' volte, si compatta.
E non si smuove piu'. E non ci cresce nulla.
E' anche molto economica. Sostanzialmente si paga l'estrazione e il trasporto.
Tanto per dirvi, una camionata di 21 mc costa mediamente 80$ a Pedasi.
Se solo fosse arrivato 10 minuti dopo l'avrei fatto scaricare in servidumbre, non sul davanti, ma aime', non vorro' lamentarmi di una cosa che arriva prima!?





Aggiungo che l'entrata l'ho sistemata io. Alle 16 son scomparsi come topi quando arriva il gatto. Ho preso una pala, una carriola e vai di bracciate.
A tappare un po meglio i buchi. Poi acqua, per compattare meglio la terra smossa.
Il palo col cappuccio rosso serve a indicare il pericolo.
Si, perche' abbiamo lasciato il posto per i tubi che verranno (forse) in futuro.
E anche perche' cosi' l'acqua piovana, anche se non intubata, puo' trovare sfogo.

Dentro i lavori di scavo son dunque finiti.
Meticoloso il lavoro di Sergio, dal Nicaragua, che ha plasmato la terra mano a mano.

Si, ha partecipato anche Mof allo scavo!


Eccola, con anche gli alloggiamenti per gli skimmers

Sabato.
Un po di pioggia. Ma tutto bene.
Quelli della piscina continuano anche oggi nel pomeriggio e anche domani, per recuperare un po di tempo.




venerdì 25 luglio 2014

Rome wasnt built in a day

Cosi' cantavano i Morcheeba.
E anche qui non cambia molto la storia.
Su invito di alcuni di voi eccomi a scrivervi approfondimenti sulla costruzione.
Dovrebbe servire anche come aiuto, diciamo cosi' a coloro che avessero velleita' costruttive.
Ovviamente la mia situazione non e' una regola ne' la prassi.
Pero' emergono situazioni interessanti.

Costruire.
Come abbiamo visto ci sono tanti modi per arrivare a costruire qualcosa.
Alla fine abbiamo scelto la via "alla Panamense".
Ovvero con quadrilla che paghi "al giorno" e tu come proprietario che compri il materiale.
Sembra essere la sola via per controllare i lavori e spendere il "giusto".
Vi terro' informati anche sui prezzi.

La nostra quadrilla ha appena concluso un lavoro presso un conoscente.
Abbiamo visto come lavorano e ci piace.
Il precedente datore di lavoro ci ha messo in guardia.
Essre presenti e seguire i lavori.
O si perdono.
I risultati possono essere molto buoni o anche discretamente cessosi.

Il caposquadra si chiama Victor.
Lunedi' alle 7 sono al lavoro.
Come primo impegno hanno di realizzare la nuova entrata.
Quindi tagliano la recinzione, che abbiamo messo amorevolmente io e Patty.
Tolgono i pali di legno e cominciano a scavare la nuova entrata.
Questa e' temporanea, perche' ancora non abbiamo deciso se la nostra auto la vorremo parcheggiata dentro o lasciata fuori.
Sembra cosa da poco, ma considerando il parcheggio per 4 auto si fa presto a consumare terreno.
Ecco allora che predisponiamo un ingresso di 6 metri.
Davanti ci staranno due auto.
Almeno per ora.
Prima dobbiamo tirar via due alberi sul confine, e poi fare gli altri parcheggi.
Ma non ce' fretta.

Il portone attuale non va bene e quindi ne facciamo uno economico su misura.
E compro il legno e la lamiera ondulata.
Vado da Grupo Moreno, qui vicino. 16 pezzi di legno 2x4 da 12 piedi.
E 4 lamiere di sin, da 12 piedi.
Gli dico che mi serve la consegna, visto che nell'auto non si stanno.
"Sisi, seguro", mi dice.
Bene, consegnano dopo 5 ore e mezza.
Alle 15,30 del pomeriggio. Quando i lavoratori finiscono alle 16.
E solo perche' son passato di la a sentire come mai non consegnavano.
E beh, si erano scordati.
Va da se che i ragazzi corrono e fan un po di straordinario, per metter su il portone e non lasciarmi un varco nel confine.

La storia si ripete il giorno dopo.
Ho comprato anche le ruote e il profilato angolare che serve come rotaia.
Questo alle 16,30. Chiedendo consegna il giorno dopo.
Si, alle 16.
E vai di bestemmie.

I problemi di trasporto li ho anche con il fornitore principale, Cochez.
Lunedi' ha consegnato i tubi di cemento. Bene.
Poi nient'altro.
4 telefonate e un camion e' arrivato mercoledi'.
Nel frattempo, se ho voluto far qualcosa ho preso sabbia dal cinese di Limon, tale Felix. Che in 45 minuti ha caricato il camion e fatto la consegna.

Torniamo a noi.
Lunedi', in serata, arrivano i ragazzi da Panama, che costruiranno la piscina.
Ormai il sole sta calando e quindi rinviamo i primi interventi a martedi'.
Martedi' abbiamo nuovamente la retro a nostra disposizione.
Che usiamo per trovare i tubi delle acque nere e dell'acqua potabile.
Che suppongo siano nel bel mezzo del giardino.
Suppongo perche' nei planos della casa attuale non ce' proprio scritto.
Allora vedo dov'e' il pozzetto, dov'e' la presa di controllo fuori dal confine e spero.
Vai di scavo e troviamo tutto.
I tubi scendono parecchio e Gerard mi fa osservare che la pendenza e' troppa, circa 5%. Mi dice che serve tra l'1% ed il 2%.
Solo cosi' i liquidi non scappano via lasciando i solidi.
Ah, non lo sapevo.
Incontriamo anche una sorpresa.
Il francese costruttore di casa mia ha usato un tubo nero di gomma per l'acqua potabile.
Nessuno sa che tubo sia. E perche' l'abbia usato.
Fattosta che non si trovano le giunzioni meccaniche per questo tubo.
Quindi speriamo di recuperarne una da quella che e' sotto terra.
Poi si metton giu' i tubi nuovi.
Anche questi presi da Felix.
Sono in PVC spesso.
Si montano con un collante azzurro.
Sulla confezione dice che a 40 gradi servono 24 ore per seccare.
Dopo 20 minuti stiamo gia' collaudando l'acqua in entrata e lo scarico.

Gerard e' spietato nella sua germanita'.
Laser alla mano fa il livello come si deve, riesce pero' solo ad avere un 3,5%.
Che e' comunque meglio del 5% di prima.

Usiamo il laser anche per fare i livelli dell'entrata laterale e del passaggio sulla servidumbre, cosi' da non aver (o meglio ridurre) i problemi in futuro con l'acqua piovana.

Martedi' piazziamo anche i tubi nella loro sede.
Rigorosamente a mano.
Spostandoli dolcemente e altrettanto dolcemente facendoli arrivare in sede.
Un saltino di 25 cm. Poi forza bruta per metterli in posizione finale, a incastrarsi gli uni con gli altri.

Sempre martedi' la quadrilla ha il compito di quadrare la casa.
Significa mettere i picchetti di ferro a indicare dove sara' fisicamente la costruzione che si va a fare.
Per delimitare nello spazio i volumi e quindi posizionare la piscina.
Che non sia troppo attaccata all'edificio.
Non troppo alla casa, girata nel modo giusto...

Bene, parte Victor, planos sotto gli occhi, picchetti, martello e metro.
A un certo punto posiziona un picchetto... quasi in mezzo al giardino a circa a 2 metri dalla casa.
Insospettito gli chiedo che cos'e', a cosa serve.
Tranquillo mi mostra i planos e mi dice "e' questo punto, 8,60 m di qui e 14 di la".
Lo guardo di traverso. Poi capisco.
"Victor, stai guardando la casa che va costruita dietro, quella a due piani".
Giro il foglio dei planos e ce' la costruzione taller/gimnasio.
"Ah, ok, mi sembra un po troppo vicina alla casa...".
Ok, resto sintonizzato qui e controllo cosa fanno.
per aiutarlo gli porto il righello a sezione triangolare.
Trattasi di un righello di 25 cm. Ogni lato ha misure in scale diverse.
Lo porgo a Victor e gli spiego come si usa.
Se il foglio che stai leggendo e' in scala 1:50 prendi il righello, lo giri fino ad avere il lato 1:50 e lo metti sul disegno.
La misura che leggi e' gia' in scala.
Ok, annuisce.
Dopo due minuti non ce' piu'. Chiedo ad uno dei ragazzi.
Mi dice che e' andato a cercare aiuto, da un tale, per quadrare la casa.
Ah, beh, ecco, usa l'aiuto da casa...

Arriva l'aiuto.
In due si mettono giu' a capofitto, e piazzano paletti in men che non si dica.
Pero' un paio di questi mi son sospetti.
Sara' che io e Patty avevamo gia' giocato a "piazza i paletti"...

In effetti due di questi son fuori posto.
Errati ma non di tanto, 50 cm.
E qui ripenso a tutti color che mi dicono "devi esser presente, perche' poi ti fan delle cazzate, pensi una cosa li e te la trovi 1 metro piu' in la".

Un po di foto.
La quadratura

Gli scavi, con la piscina disegnata (ma poi la spostiamo un po)

I tubi di acque nere e acqua potabile, sul confine

Gli stessi, al pozzetto davanti casa

A presto con altre news sulle costruzioni.

mercoledì 23 luglio 2014

Costruzioni

Come annunciato eccoci che siam partiti a costruire.
Non ci credevo.
Finche' lunedi' mattina sveglia alle 6,30.
Alle 6,53 ecco il primo dei ragazzi che si presenta al lavoro.
Aspetta l'arrivo del capo.


E si parte.
La prima cosa da fare e' predisporre la nuova entrata.
Ora si entra dal "davanti". Ma chiudiamo con una costruzione.
Ci sara' il laboratorio di Patty.
Cosi' avra' una visibilita' migliore, con parcheggio e accessibilita' da fuori, senza che i clienti debbano entrare nel B&B.

Non mi dilungo in dettagli, anche noiosi.
Vi lascio alle foto.



la nuova entrata

si scava per il nuovo passaggio delle acque nere

piscina disegnata e vai di scavo

Mof e' in brodo di giuggiole.
Tante nuove persone con cui giocare.
Tante buche dove mettere il naso.
Buchi nella recinzione, quindi sempre fuori.

Le foto non rendono giustizia al tanto lavoro che si sta facendo.
Costruire qui non e' facile.
I lavoratori non sono super affidabili.
Diciamo che il piu' delle volte ci provano.
Ma non demordono. Magari vanno a chiamare qualcuno che ne sa piu' di loro.

Io ho la fortuna di lavorare con Gerard, il proprietario della retroescavatrice.
Mi sta risolvendo davvero tanti problemi.
Oggi raccontava giustamente che in un mondo perfetto i tedeschi sono gli ingegneri, gli italiani i cuochi, gli svizzeri i banchieri, gli inglesi i poliziotti...
Vabbe', comunque lavora bene e ha preso in mano le redini della situazione.

La parte dolente e' quella dei materiali.
Ho comprato il grosso del materiale da Cochez, un distributore nazionale che ha di tutto e buoni prezzi, oltre che buona qualita'.
Pero' mi ha consegnato i tubi lunedi'... e poi basta.
Nient'altro lunedi' e niente martedi'.
Solo alla quarta telefonata si son mossi e stamane han consegnato un camion di roba.
Ma il fatto e' che senza materiale i ragazzi non han con che lavorare!
Spero di farmi capire e di risolvere questi problemi.
Non voglio continuare cosi' per i mesi a venire.

Non so dire se stiamo procedendo rapidi o meno.
Ma si lavora.
Per domani aspetto la consegna delle barre di ferro, che servono a preparare le colonne antisismiche e le vighe (le colonne orizzontali).
I ragazzi son pronti.
Continuera' o scavo della piscina.
Particolare nel suo genere.

Ah, devo trovare a chi rifilare tutta la terra che tiriamo fuori dal giardino.
Sembra ne venga fuori un bel po.

sabato 19 luglio 2014

Si pedala!

Oggi, sabato 19 Luglio 2014 e' un giorno importante.

Alle 7,30 e' entrata in cortile una ruspa, con retroscavatore.
Ha tolto dal terreno il Ficus gigante che era qui davanti.
Ha tolto il mango nano che era sul retro.
Ha pulito la cunetta a lato della servidumbre dove faremo la nuova entrata.





Si, cominciamo a lavorare.
La pulizia del giardino anteriore e' necessaria.
A mezzodi' e' arrivato un camion da Panama con il materiale per fare la piscina.
Lunedi' arrivano i costruttori e si comincia.



Non solo.
Lunedi' cominciano a lavorare anche i muratori.
Color che costruiranno il famoso edificio sul davanti del terreno.
Dove ci sara' il laboratorio di Patrizia, i bagni della piscina e la palestra.

Ancora non ci credo e potrebbe ancora succedere di tutto ad andare a lunedi'.

Ma tante', abbiamo voluto la bicicletta e ora si pedala.

Ho comprato il materiale da Cochez y Cia.
Sabbia, pietra, cemento, mattoni, barre di ferro etc.
Ho comprato le attrezzature che mi ha indicato il capocantiere.
Quindi trapano da cantiere, flessibile, motosega.
Pale e picconi, carriole, scavabuchi etc.

Siamo pronti.

Gia' oggi abbiamo visto che il sudore da buoni frutti.
Ho lavorato tanto e mi faro' un paio di antidolorifici.
Ma il giardino e' pronto, il materiale ce'.

Come si dice in questi casi?
Hop Hop Hop