mercoledì 31 luglio 2013

Fai da te

Avevo osservato delle pessime prestazioni del WiFi di Casa del Puerto.
Quando ho trovato il router ecco che svelo l'arcano.
Il tapino era un buon Dlink, con tre antenne, di cui 2 rotte.
E posto in alto, a ridosso del tetto di pseudo cemento senza amianto, che usano per le coperture.

Ho convinto la signora Bonnie a comprarne uno nuovo, da 28$, al Machetazo.
Arriva con un Cisco da 50$, bene.

Le suggerisco di montarlo piu' in basso e magari dentro una scatola di plastica, cosi' da proteggerlo dalla salsedine.

Detto fatto, al DoIt Center compro una scatola da cottura al microonde.
E due rondelle svasate con gomma.
Con l'aiuto di Fabrizio, tiriamo una prolunga da 6 metri, passando da sopra le pareti.
Scendiamo in angolo.
Montiamo la scatola, con due tasselli del 5.
Le rondelle fissano bene la scatola.
Pongo router all'interno.
Foro con trapano un foro perfetto, per far passare plug del cavo di rete e cavo di alimentazione.
A lavoro finito tutto funziona e sembra fatto da professionisti.


Ora il wifi copre quasi tutta la casa.
Prima era limitato al solo appartamento dall'altra parte.
Ecco che cosi' riesco a scrivere, stando seduto in sala, guardando l'oceano davanti a me.
E sbirciando Patty, che sta facendo lo strutto, ma questa e' un'altra storia.

Una rezdora ai tropici

30 Luglio 2013.
Dopo quasi un mese di viaggio ecco che Patty mette in azione l'arma segreta.
In dogana a Newark ci han guardato come fossimo matti.
Qui non sanno cosa sia.
E' la sfogliatrice a mano!

Patty si mette all'opera e ci da di impasto.
Le uova e la farina locali costringono ad un rapido cambio del dosaggio.
Per 5 uova ci va quasi una confezione di farina. Saranno circa 750 gr che se ne vanno.

Con la sfoglia ecco che produce ravioli.
Il ripieno e' di spinaci e ricotta.

Poi tagliatelle.

Io preparo il sugo per le tagliatelle.
Cipolla, peperoni, funghi, passata di pomodoro e due cucchiai di ricotta.

Plausi generali alla Patty.
Ravioli molto buoni (peccato per non aver avuto la salvia, che qui hanno ma e' una varieta' diversa dalla nostra).
Tagliatelle squisite, anche se un pelo lisce.

Esperimento riuscito e voglia di rifarlo.
Occorre provare con solo i tuorli e magari un pelo di spessore in piu'.

Niente foto, sorry, eravamo troppo presi in cucina.

Cu ci na !!!

Sentivo davvero la mancanza di una cucina vera.
Finalmente, grazie a Bonnie, eccoci a disporre di una cucina.
Non e' grande, ne' superattrezzata, ma il base lo fa.


Dei 4 fuochi ne vanno 3. E nessuno dei bruciatori esce dalla sede.
Significa che non sono mai stati puliti bene...
E' invece molto usato il microonde, con qualche macchia di ruggine.
Frigo imballato, ma ci ricava uno spazio per noi.
Niente cappa, ma sembra la norma.

La prima mattina uova con cipolla e funghi, cosi' per aprire le danze.
La sera facciamo cena coi ragazzi e la signora padrona di casa.
Menu':
Bruschetta con pomodori, origano, sale e olio
Risotto ai peperoni
Salsicce alla griglia

Il pane utilizzato e' di un morbido incredibile, ma la griglia lo secca bene.

Il risotto e' stata una scommessa.
Il riso al market e' tutto uguale, chicchi piccoli e lunghi, mica tanto indicati per il risotto. Chiedo ad una signora panamense, che non sa nemmeno cosa sia il risotto... Prendo quello "special" di una marca locale, confezione da 0,900 Kg (2 libbre).
Base di cipolla, peperoni gialli e rossi, e poi incrocio le dita.
Tanto mescolare, per tirare fuori l'amido.
Un poco di burro per mantecare e formaggio grattugiato "parmesan", che non e' parmigiano...
Gran risotto. A me e' piaciuto tanto e anche i commensali hanno apprezzato.
Sara', ma quando posso mi faccio un risotto e sto meglio.



Le salsicce sono chorizo, ovvero carne macinata, ai gusti piu' disparati.
Ho preso due tipi di sola carne di maiale.
Buone, non come le nostre salsicce, ma buone.

Vino rosso per accompagnare e rum per le chiacchiere.
Ale'!

Ancora Guarare'

La prima sera andiamo a mangiare da Luca, alla Playa di Uverito.
Ne parlano tanto bene, anche Bonnie...
Andiamo. Sono oltre 20 Km.
La pizza non e' pizza.
Ma e' una cosa di pasta, quasi tonda, cotta al forno, fatta da un italiano.
La cosa puo' trarre in inganno, in effetti.
Dai, si mangia, e' piu' una schiacciatina, ma non facciamo il bis.
Facciamo invece tante chiacchiere.
Ci sono anche Roberto e Fabrizio, ospiti di Bonnie, che son qui per vedere dove traferirsi.

Luca gestisce l'Hotel La Luna, con buon successo, anche di critiche, su TripAdvisor. Ha camere, piscina, e il ristorantino annesso.
Lui e' via dall'Italia da tanti anni e certo non ci torna.

Abbiamo poi visitato Chitre e Las Tablas.
Grandi paesi, con tutto, dai supermarkets all'OBI (qui si chiama DoIt Center).
Prezzi molto buoni, che in alcuni casi sono la meta' di Panama City.
Siamo andati ad Uverito di giorno.
Non ci piace, case vicine, tanto da non far passare un braccio tra due di esse.
La spiaggia e' come qui, nera e poco profonda.
Ci son tre ristoranti.
Ma, insomma, abbiamo visto spiagge migliori.
Abbiamo visto anche il porto di Manabe', piccolo e tanto tanfo di pesce.
Pero' ci siam sentiti scrutati e indagati, eravamo proprio fuori luogo,.
Visto il progetto Coco de Mar, ma e' ancora gli arbori.
E poi, 4 Km di strada dissestata... per fortuna abbiamo un SUV 4x4 e alto.

Insomma, le zone di spiaggia non ci son piaciute.
El Puerto di Guarare' e' ancora poco frequentato e con possibilita' di espansione. La casa nuova, che Paolo sta costruendo sara' un faro.
Nel senso che bastera' dire "la bella casa di Guarare'" e tutti sapranno di chi/cosa si sta parlando.

Pensate che sabato e domenica c'e' stata una festa per la costruzione di una casa tipica panamense.
La si fa con legno e bambu'.
Poi i Bomberos (i pompieri) versano litri e litri di acqua.
Si fa il fango e si unisce con la paglia.
Si ottiene il barro, che si usa per costruire le pareti della casa.



Guarare'

Sabato siamo arrivati a Guarare', ridente paesino posto tra Chitre e Las Tablas.
Al porto di Guarare' abitano Paolo e Daci.
Noi abbiamo preso contatto con la signora che affitta la casa antistante Paolo.
Arriviamo e la signora non c'e', anche se l'abbiamo avvisata, mentre eravamo a mangiare a Chitre (30  minuti di macchina).
Ci dice che la chiave ce l'ha lei e che dobbiamo andare a prenderla.
La casa a fianco dei Bomberos, che vuoi che sia, tutti sanno dove stanno I Bomberos di Guarare'.

Prendiamo la chiave e versiamo un anticipo di 100$.
La casa e' un perfetto cesso, con iguana che corre sulle travi del tetto, con materassi improbabili, cucina tipo Ken e Barby.
Chiudiamo tutto e le riportiamo le chiavi.
Le dico che con il mio dolce peso e' impossibile dormire, I letti non reggono.
Quasi implora di lasciarle qualcosa di mancia per la ragazza che ha pulito la casa in vista di ospiti. CHE??? le diamo 5 dollari. Anche qui si lamenta, ne ha spesi 6 solo di taxi... e non poteva andarci a piedi? o Farsi accompagnare? (davanti casa ci sono 3 auto...).
Vabbe', lasciamo 10 e addio, a mai piu'.

Prima di rendere la chiave abbiamo visitato la signora Bonnie, di Casa Del Puerto. Che avevo contattato via mail nei giorni prima.
Ha ancora una camera, e ce la prendiamo.
Dice che ci fara' usare la sua cucina, molto bene.

E cosi' alle 18 siamo accasati. Questo e' l'ingresso.



Questa la vista dell'Oceano Pacifico 


Questa l'altra casetta, con due stanze e un appartamento.


La nostra sistemazione e' piccolina ma confortevole.
C'e' poco spazio per i vestiti. In bagno non c'e' acqua calda ma non serve.
E la doccia fuori e' anche meglio.
Aria condizionata e ventola.
Colazione su ordinazione, oppure cucina a nostra disposizione.
45$ a notte per la camera, davvero poco.


lunedì 29 luglio 2013

Auto

E siamo riusciti anche a comprare il carro , ovvero l'auto.
Il sabato mattina armati della ricevuta di versamento presso la banca del concessionario abbiamo ritirato l'auto.

Trattasi di Santa Fe del 2008, con 86.000 km. 2.2 CRDi, 4WD.
Prezzo di 12,800$. Con 6 mesi di garanzia su motore e trasmissione.
Gomme nuove. Trasmissione automatica.

Il viaggio e' stato un buon test per conoscere l'auto.
Non male. Morbida e confortevole. Sembra consumare poco, ma aspetto di rifare il pieno per vedere i Km percorsi.
Il motore frulla bene, pur non essendo scattante come il RAV.
Ma e' meglio cosi'. Un auto piu' tranquilla invita ad andare piu' piano, quindi meno pericoli , meno consume, meno multe.

Per ora promuovo l'acquisto. C'e' una parte della strumentazione che non e' illuminata, ma al momento non mi da noia.

Ah, c'e' anche l'autoradio, non integrate, ma una Sony da 52W, di quelle classiche.

Adios Panama (city)

Infine ce l'abbiamo fatta.
Questi ultimi giorni sono stati pieni , con tanto da fare.

Sono arrivati i soldini dall'Italia e subito abbiamo provveduto ad usare "banco en linea" per fare i bonifici.
Avvocato, saldo dell'auto a un acquisto online.

Giovedi' facciamo l'assicurazione per l'auto, copertura totale e massimali molto alti. La scordo sul taxi, perche' non vedevamo l'ora di scendere, il tapino stava guidando come Schumacher...
Il giorno dopo due ore di traffico per tornare all'agenzia... e il tassista ha riconsegnato la cartella, almeno questo.

Venerdi', ormai rilassati pensando al domain, ovvero al fatto che avremmo lasciato Panama City, chiamo il concessionario per sapere se tutto ok per il giorno dopo. Sono le 16,30, mi dice "tutto ok, mancano solo i soldi".
Quasi svengo, ma poi collego il bonifico alla banca, la mitica banca.
Controllo on line e il bonifico e' stato respinto.
Non si sa perche', ma soprattutto non si sa perche' non abbiano telefonato.
SI, perche' al momento di compilare il bonifico, e' richiesto un numero di cellular ove essere reperibili in caso di problem...

Quindi?
Sabato mattina preleviamo oltre 10.000$ dalla banca e li depositiamo a 35 metri di distanza, direttamente nella banca del concessionario.
Un'impresa. Firme su firme, controllo del passaporto e della firma per almeno 10 volte. Conteggio dei soldi tre volte con la macchinetta , 3 volte a mano e 3 volte rifatto i conti con la calcolatrice. E tutto questo sia per prelevare che per versare.
Pensavo di non farcela. E invece alle 11 siamo partiti dal Wyndham, con l'auto piena, destinazione Guarare'.

1-0 per noi, dopo tempi supplementari.
Adios Panama City.

mercoledì 24 luglio 2013

Airbox, compras por internet

Non faccio pubblicita' e non vendo niente.

Mi serviva un PC portatile per me.
Ecco che avevo sperato di trovarlo in Colon, ma non l'ho trovato.
In effetti e' un articolo di fascia altissima e difficile trovarlo anche in Italia.

Su Amazon c'e'. Ma non voglio aspettare settembre.
E qui e' un casino, non essendoci la posta, e dovendomi spostare in altre citta'.
Ma ecco la soluzione.
Airbox. www.airbox.com.pa

Che e'?
Un servizio di acquisto su internet.
Ti registri e porti link di cosa vuoi comprare su internet.
Anzi, usi uno dei PC che trovi nel negozio, navighi su eBay, Amazon o altro, fino a trovare il sito e l'articolo.
Loro fanno spedire a Miami, e da li la scatola arriva a Panama.
Successivamente la ritiri presso il negozio o te la spediscono presso l'indirizzo che lasci.

Ho deciso di provare.
Ho pagato subito il costo del portatile.
Dopo 10 gg eccolo arrivare.
Sdoganato, tasse pagate, tutto a posto.
Non ho nemmeno usato la mia carta di credito, preferendo che fosse usata una "loro" per tenere disponibilita' sulla mia.

Ho anche comprato lo zaino per il portatile.
Perche' e' grande e uno normale, che si trova nei negozi, non e' sufficiente.

Beh, funziona.
Pero' Airbox non copre Pedasi' e Los Santos, se non con costi elevati.

Per quando ci trasferiamo la' useremo un altro operatore che fa la stessa cosa in Chitre', che si chiama Chitreana.

Con questo sistema si apre un intero mondo di acquisti altrimenti non possibili a Panama'.
E' vero che si paga la spedizione, la dogana...
Ma i prezzi in america hanno sbalzi piuttosto ampi, che nei negozi di Panama non si vedono.
E' facile risparmiare comunque, anche parecchio.

Prossimo acquisto?
Ve lo dico quando lo avremo in mano.

Il trono di spade

E che centra il Torno di Spade con Panama'?

Beh, il buon Ian mi ha rifornito di gb di serie tv.
E gli ho chiesto espressamente questa serie.
Che ho fino a poco fa ignorato.
Sono stato stimolato dalla conversazione di amici che per un quarto d'ora han parlato dei Lannister, degli Stark etc, lasciando me e Patty alla porta, visto che non ne sapevamo nulla.

Poi ho scoperto che Patty ha letto il primo libro di Martin che parla appunto della saga.

E in queste settimane mi sono scorpacciato le prime tre serie.

Mi e' piaciuta.
Anche se non mi ha preso come altre serie.
Molto ben fatta, dal punto di vista dei paesaggi e dell'ambientazione.
Farla dieci anni fa penso sarebbe stato molto piu' difficile, intendo dal punto di vista tecnico.
I personaggi sono molto ben fatti e descritti.
Sembran esserci tanti colpi di scena, ma per chi mastica di ambientazioni medioevali, certi cambi di fazione, di ruolo, di allineamento, sono all'ordine del giorno.
In un mondo cosi' duro e' lecito non fidarsi di nessuno e aspettarsi il peggio da tutti.
Da subito mi era sembrato fuori luogo Ned.
Il comportamento troppo "devoto" e onesto.
Ok, sei un cavaliere, ma non sei un paladino.
Giusto per farvi capire cosa intendo.

Ho sofferto con i protagonisti ed esultato al verificarsi di determinati avvenimenti. E perche' no, immagino che avrei fatto io in quel frangente.

Tanto merito agli sceneggiatori e agli attori.

Ah, voglio un drago!

Mangiare a Panama City

Vi voglio raccontare alcune particolarita' che caratterizzano Panama, e anche altre grandi citta', con tanti abitanti, e con tanta differenza tra i poveri ed i ricchi.

Panama City e' grande e i vari quartieri vivono una loro realta' che si differenzia dagli altri. Vuoi per la grandezza delle strade, vuoi per l'intensita' del traffico o per le attivita' commerciali.

Ma tutti devono mangiare.
E si mangia in base al proprio portafogli.
Le offerte non mancano, si dai venditori ambulanti, che offrono panini (emparedado) a costi inferiori al supermarket, ai ristoranti di lusso, con guardia e controllo all'ingresso.

Al gradino piu' basso troviamo le Fonde, trattasi di locali, statici, che proprinano cibo.
Sono la vera spina dorsale di Panama. Loro danno da mangiare a prezzi stracciati a tantissima gente. A vederle ce ne son alcune che vien da chiedersi dove siano i NAS... Sono vecchie, sporche, cucinano su cerchioni di ruote.
Il cibo e' posto in vasche, da cui pescano mano a mano il cibo.
Pero' sono economiche, meno di cosi'... neanche a casa.
Ecco, associate Fonda a cibo di strada economico. Ce ne sono anche piu' pulite, diciamo accettabili.

Abbiamo poi gli ambulanti; ci sono quelli che spacciano panini, altri dolci, altri ancora solo bevande. Si muovono su mezzi improbabili ma anche graziosi.
Sicuramente li si riconosce perche' su un mezzo simile o ci sei per lavorare o certo non ci gireresti.


Un gradino piu' su ci sono quelli che usano furgoni, di solito sono in due, e si piazzano in prossimita' di incroci e di grandi vie di traffico. Nelle ore strategiche, che vanno dalle 7 alle 9 del mattino svuotano i propri mezzi, vendendo di tutto a chi si muove nel traffico e che usa quei 30/45 minuti di viaggio per fare colazione, e spesa. Del resto la velocita' media e' ridicola e non si corrono pericoli.

Saliamo ancora la classifica (e ricordate, la disponibilita' economica), ed abbiamo le consegne a domicilio.
Da Don Lee, a MacDonalds (si, qui consegnano a casa), a Pizza Hut.
Ci sono diverse catene, per diversi gusti e portafogli.
I corrieri si muovono su motocicli che piu' economici non si puo'.
Si infilano nel traffico che occorre star bena ttenti a non zigzagare, pena farne fuori qualcuno.
Indossano caschi enormi, che consentono ai conduttori di indossare berretti al di sotto del casco, cosi' non si spettinano.
Conoscono tutte le guardie di vigilanza dei vari palazzi.

 

E fino ad ora ne abbiamo visti davvero tanti corre a consegnare cibo.
Sia presso alberghi, sia presso uffici, anche quelli belli, tutti acciaio e cristallo.

Ecco che troviamo la grande categoria dei ristoranti.
Da quelli etnici a quelli internazionali, a quelli degli alberghi.
Prezzi di ogni livello, da pasti completi a 8$ a 100$ e piu'.
Fino ad ora abbiamo visto che come turisti, si spendono mediamente 50$ in due mangiando fuori, con un antipasto ed un piatto "forte".
Solo in un ristorante abbiamo speso meno, e non abbiamo esitato a menzionarlo su Tripadvisor. Recensiamo tutti i ristoranti ove andiamo, ma in questo caso abbiamo sottolineato l'ottimo rapporto prezzo/qualita' e quantita'.

Oserei dire che in ogni via c'e' almeno un ristorante e/o una fonda.
Pensate che in Via Argentina, una delle principali vie di transito, che collega due arterie davvero grosse, nell'arco di 500 metri ci sono 28 ristoranti, di cui uno aperto 24h al giorno.

Ops, mi sono scordato di una categoria.
I supermercati. Forse e' perche' faccio fatica a piazzarli, visto che offrono diverse soluzioni, di prezzo e qualita'.
Per capirci, ElRey vende superpanini da 15 cm a prezzi da 1,7 a 2,9$.
RibaSmith ha una pizzeria/paneria interna, e vende pizze, pite farcite, pizzette, da 2 a 6$.
A ElRey, quello di Cangrejo, c'e' anche modo di farsi un piatto combinato.
Una pasta, un pezzo di carne o pollo, una verdura.
Esempio, riso blanco, 1/4 di pollo arrosto, patate arrosto e insalatina, 4,7$.

Noi per lo piu' mangiamo in casa.
Questo e' un altro argomento, che svilupperemo in post apposito.
Sappiate che desideriamo fortemente una cucina vera, dove accendere un fuoco e mettere una pentola o padella a cucinare qualcosa.

E allora buon appetito!

lunedì 22 luglio 2013

Cinema

Ahahah.
Al terzo tentativo ce l'abbiamo fatta.
Sabato pomeriggio andiamo al Metrocenter, gran centro commerciale che si affaccia su via Balboa.
Al suo interno al 4o piano c'e' il multisala Cinemark.
Ma arriviamo tardi, il film e' iniziato da 10 minuti.
Colpa nostra, non calcoliamo ancora bene i tempi del traffico.
Poco male, ce ne andiamo per shopping.

Domenica ci riproviamo, ma scegliamo la proiezione delle 19:30.
Non consideriamo la moltitudine di gente. Alle 19:10 non c'e' piu' posto.
Amen.

In quanto turisti abbiamo il vantaggio di poter tornare il lunedi', ed eccoci.
Proiezione delle 15:10. In sala siamo in 5.
Ah, fermi tutti. Qui c'e' la sala VIP. E il biglietto costa 12$.
Il biglietto per la sala normale costa 4,75$.
Il cassiere ci spiega che ci sono le mega poltrone, con tavolino, e ci si puo' gustare il film mangiando e bevendo.
Le poltrone sono proprie e vere chase-longue.
Noi optiamo per le economiche, cosi' da aver un paragone, almeno con l'Italia.

Poltrone singole, con braccioli alzabili.
Si reclinano, senza diventare una chase-longue, ma sono stra comode.
Il mio culone ci sta bene, il che vuol dire tanto.
Per citare i conosciuti EMiro e Victoria, beh, il CineMark e' piu' comodo.
Le file di sedili sono piu' distanziate e piu' "verticali".

Ci siamo gustati "Mi villano preferito 2", ovvero Cattivissimo me 2.
Bel film d'animazione. Doppiatori spagnoli non sono male.
Abbiamo visto che i cartoni doppiati si capiscono molto meglio dei film.
Sara' che chi doppia si concentra e facendolo di mestiere non sbiascica.
Anche il personaggio di Gru, con la sua voce particolare,  l'abbiamo compreso senza fatica.

Insomma, esperienza positiva.
Piu' volte abbiamo sentito i bassi della sala accanto, ove era in proiezione "Titanes de Pacifico" (Pacific RIM).

Ah, nota economica. Coca Zero Grande, Coca Zero piccola e PoPCorn medi (che da noi sono quelli da 4 e rotti), 7,5$, molto bene, non ci si svena troppo come in Italia.

Devo convincere Patty a vedere Titanes con me.
C'e' anche Guerra Mundial Z...

Frittata al microonde

La mancanza di una vera cucina ci vede ingegnarci nelle tecniche di cucina di sopravvivenza.
Dai, non e' proprio cosi' pero' stiamo soffrendo la mancanza di cucina in quanto tale.
L'unico sistema per cuocere e' il microonde.
Dopo qualche prova ecco come si fa una frittata con un microonde.

-1- Scegliete gli ingredienti che piu' vi aggradano.
Meglio se gia' cotti, noi usiamo funghi, fagiolini, carciofini, carote, mais.
Molti dei quali sono in scatola. Io ci metto anche i chorizos (specie di salsicce/wurstel). Le cipolle ci stanno benissimo. Si cuociono, pur non seccandosi o sciogliendosi, interessanti per gusto e consistenza.
Ovviamente le uova.

-2- Tagliate le verdure a pezzetti, idem per i chorizos. Metteteli in un piatto fondo. Unite le uova intere, formaggio grattuggiato e un pizzico di sale.
Mescolate bene aiutandovi con la forchetta.















-3- Ponete un secondo piatto, preferibilmente piu' largo, come coperchio.
Aprite il forno e ponetevi il tutto. Avviate  il forno alla massima potenza per 3/4 minuti. La durata e' funzione di quanto materiale mettete in cottura e dalla potenza del forno. Il nostro e' un 1.000W.

































-4- Controllate la cottura. Occhio che i piatti saranno davvero bollenti.
Consiglio di riversare la frittata in altro piatto.
La Patty ha le mani di amianto e la consuma nel piatto.
Io che sono piu' avanti ho comprato un piatto apposito per microonde.
Si raffredda prima e ci mangio direttamente dentro.

















-5- Aggiustate con condimenti a crudo. Come un po di Philadelphia.
O del Basilico.














-6- Gustatevi la frittata.



domenica 21 luglio 2013

sabato 20 luglio 2013

Il Canale

Panama e' conosciuta per il Canale, che collega i due Oceani, Atlantico e Pacifico.

Non tutti sanno che si sviluppa in "orizzontale", ovvero da Ovest ove confina con il Costa Rica e a Est dove confina con la Colombia.
Il Canale e' quindi disposto nel senso Nord/Sud.

A Nord ce' l'Atlantico, e si trovano i porti di Colon.
A Sud ce' il Pacifico e si trova Panama City.

La storia di Panama e' fortemente legata al Canale.
Da quando e' diventata Repubblica, staccandosi dalla Colombia nel 1903 hanno lavorato per avere il Canale.
Un lungimirante primo Ministro, nei primi anni dopo la fondazione ha demandato tutto agli Stati Uniti, che ne seguissero i lavori, investendo danaro.
Sono molte decine di migliaia le persone che hanno lavorato alla costruzione del Canale e alle infrastrutture necessarie.
Si ha avuto un massimo di oltre 19.000 persone impegnate contemporaneamente al lavoro.
La maggior parte sono stati i Giamaicani.

Nel 1914 il primo natante ufficiale, l'Ancon, attraversa il Canale.
Ecco che l'anno prossimo si festeggia il centernario.

Come funziona?
Solo visitando le chiuse di Miraflores (a 12 km dalla citta' di Panama) abbiamo potuto scoprire molti dettagli, e fugare alcune inessattezze.
Il sistema di chiuse ha generato il lago Gatun, che e' dunque artifiale ed e' di acqua dolce.
Acqua che arriva dalle limitrofe montagne.
E che alimenta due centrali elettriche e le chiuse.
Le chiuse si riempiono per gravita', attingendo acqua dal Lago Gatun.
Poi la prima chiusa si svuota sversandosi nella seconda, sempre per gravita', con un dislivello di 8/9 metri.
E cosi' si ripete per la terza chiusa.
In totale si hanno circa 26 metri di dislivello, tra Lago Gatun e gli Oceani.
Piu' volte abbiamo letto e sentito che i due Oceani sono allo stesso livello.
Ovvero che non ce' dislivello tra Atlantico e Pacifico.
Io stesso credevo che ci fosse differenza di altezze.
Forse ce' solo presso la punta meridionale dell'America del Sud, nella Terra del Fuego, ovvero nello stretto di Magellano.
O magari non e' cosi' nemmeno li'...

Il "secondo" canale di Panama, il famoso Pospanamax, altro non e' che una seconda serie di chiuse, sugli stessi percorsi attuali.
Ovviamente con misure ben piu' importanti, per consentire il passaggio a navi sempre piu' grandi.
Utilizzeranno un sistema diverso di chiusura, con una specie di cancelli, invece delle attuali porte battenti (che sono un progetto di due Emiliani!).
E un sistema di vasche d'acqua, epr cercare di non disperdere troppa acqua dolce, che e' molto importante, soprattutto per le due centrali elettriche.
Ah, molte delle super porte in acciaio sono costruite in Italia.
Le prime 4, le piu' pesanti (3.700 tonnellate l'una), partiranno lunedi' prossimo dall'Italia, viaggiando per mare.
Qui sperano di poter inaugurare l'anno prossimo....

Ci sono tante curiosita' legate al Canale, vi dico questa.
Il pedaggio piu' alto finora pagato spetta ad una nave da crociera.
Ha pagato ben 419.000$ per attraversare il Canale.
Il pedaggio piu' basso e' stato invece di 36 centesimi.
Un tale, che ha attraversato a nuoto. Pesava 56 Kg, nel 1926.
Per darvi un'idea, uno yacht, da 18 metri, sborsa circa 10.000$.


Ecco una foto che rende idea della mole di lavoro che stanno facendo, questo e' il sito di costruzione della nuova chiusa.


In attesa

Oggi e' sabato, 16 giorni dall'arrivo in Aereoporto.
E ancora non so quando ce ne andremo da Panama City.
Speriamo il prima possibile ma sempre si pone qualcosa di mezzo.

Conto in banca aperto.
Un parto.

Avvocato trovato e deciso.

Deciso di comprare auto.


Dedichero' un post particolare per ciascuno di questi argomenti, non appena saranno "chiusi".

Ora ce' da pagare l'avvocato, per avviare tutte le procedure.
E anche l'auto.
E allora vai di trasferimento da Italia.
Ma serve tempo, 3 gg lavorativi, che con una banca intermediaria di mezzo, diventeranno 5.
E noi qui, ad aspettare.
Abbiamo anche ordinato del materiale ad un cinese, che dovrebbe consegnare mercoledi'.

Pero' abbiamo messo le mani avanti e trovato casa per una settimana in quel di Guarare'.
Passeremo a trovare Paolo e Daci.
E ci faremo un'idea migliore di Chitre' e Las Tablas.
Solo dopo andremo a Pedasi'.
E anche per Pedasi' abbiamo individuato una casetta dove sistemarci mentre sosteremo li'.

Quindi aspettiamo.
Oggi pomeriggio vediamo se riusciamo ad andare al Cinema.
E poi finalmente e' arrivato il computer che ho preso su Amazon.


Anche Enzo a Panama'

Prima di questo viaggio ho cercato appartamenti su internet.
Uno dei vari siti trovati da Google indicava Enzo.
Che in effetti lavora come Agenzia immobiliare qui a Panama'.

L'ho contatto e sono andato a trovarlo.
Spero che a Enzo non dispiaccia se racconto qualcosa di lui e della sua esperienza.

Enzo e' venuto a Panama' sei anni fa.
Non conosceva nessuno e tantomeno lo spagnolo.
Da buon siciliano non si e' scoraggiato ma tirato su le maniche.

Oggi ha appartamenti nel Cangrejo e ne gestisce anche di altre persone.
Non solo. Ha una pizzeria/pasticceria d'asporto a Veracruz.
Veracruz e' la prima cittadina fuori Panama, appena attraversato il ponte de Las Americas.
Vive li' perche' ce' la spiaggia ed e' a meno di un'ora dal centro della Capitale.
Quindi vive lontano dal chaos ma senza esserne troppo distante.

Abbiamo chiacchierato a lungo.
Ha evidenziato il problema a dover ricalibrare la dose per la pasta della pizza, in quanto le farine locali non sono cosi' buone come quelle italiane.
Che si trovano in commercio, ma costano molto di piu'.
E anche i problemi, anzi i cambiamenti che si devono attuare in pasticceria.
Il fatto e' c'e' caldo 12 mesi, quindi certi prodotti non si mantengono.
Andrebbero preparati in ambienti raffreddati, e i lavoratori sarebbero davvero in crisi.
Ecco che ci sono creme speciali, che arrivano dagli USA, e che si mantengono anche a temperatura ambiente.

Ho visto un uomo felice, che ora e' anche papa' e che si diverte a fare pizze in quel di Panama.

Insomma, Enzo e' proprio l'esempio per tutti color che possono aver qualche prurito di cambiamento.
Che si tratti di Panama, di Colombia, Venezuela, Costa Rica o altro.
Occorre potersi adattare. Cambiare le proprie abitudini.


giovedì 18 luglio 2013

Taxi, capitolo secondo

Eh, questi taxi, sempre un'esperienza nuova.

Alvis ci porta a Miraflores.
Parla bene, si fa capire, ci fa da guida alla chiusa.
Sta con noi due ore abbondanti.
Il taxi non è perfetto ma nemmeno un rottame.
Per strada non cè nessuno, è domenica.
Ma guida cuidado, con calma.
Mi segno il numero, pare in gamba.

Un omone si offre di portarci al RibaSmith per 5 dollari.
Gli dico che è troppo. Si atteggia come a dire "non capite nulla, il costo è quello"
Prende il taxi cmq, noi ce ne andiamo a piedi.
Con 4 dollari facciamo andata e ritorno.
Grazie a tassisti onesti, che ci sono.

Meno onesto un signore che ci raccoglie in Casco Viejo.
Auto ok, con lettore DVD e gli ABBA che suonano e li vedi nel display da 7" nel cruscotto.
Buon odore, guida calmo.
10 $ per una corsa da 4.
Ok, era notte, ma è quasi un furto.
Però paghiamo quasi sollevati, il viaggio era stato piacevole.

Crampi

Panama è calda.
Se togliamo le zone montuose, per la maggior parte si ha clima torpicale.
Significa caldo umido.
La Capitale in questa stagione offre sbalzi interessanti, dovuti alle piogge.

Se è coperto e spioviggina tutto il giorno si sta bene, un pelo sul fresco.
I negozi abbassano l'aria condizionata, i taxi girano coi finestrini giù...

Se invece cè il sole, ecco che ti cuoce.
Ventate di caldo tipo alto forno che arrivano senza tanto scusarsi.
Ci mettete anche il caldo dei motori che frullano (a velocità medie degli 8 kmh).
E col caldo peggiora tutto.
I negozi mettono modalità "ti inchiodo la schiena appena entri, così non vai in un altro negozio".
I taxi mettono l'aria su "18" e ventola a palla.
Se chiedi di alzare la temperatura riducono la velocità dell'aria ma guai a metterla su temperature superiori.
Del resto il compressore del circuito di raffreddamento cè e deve funzionare!

E tu sudi.
Perchè cammini, per osservare, guardare.
Andare in taxi ok, ma camminare è meglio, consente di conoscere molto meglio una città.
Puoi carpire odori, scorci, dettagli, che altrimenti scivolano ai lati della strada, inosservati.

Entrare e uscire dai negozi, sudati, bere, risudare.
Sono sforzi per il corpo. E ti disidrati e perdi liquidi.
I crampi sono dietro l'angolo.

Ho cercato inutilmente Polase o prodotto simile.
Ma il buon Stefano mi consiglia l'acqua tonica.
Che io ho sempre odiato. Mio padre ne beveva una ogni tanto.
Colto dall'ennesimo crampo e coi muscoli dei polpacci pronti a "incrampirsi" ecco che mi decido e compro l'Agua Tonica, o Quinata.
Ha il solito sapore, leggermente amaro, ma almeno è gasata.

OH! funziona.
Da allora ogni giorno una lattina, o mezza.
Niente più crampi.
Un grazie a Stefano e al suo medico che gliel'ha suggerito.

Quant'è piccolo il mondo

Proprio piccolo.
Prima di partire abbiamo avuto modo di capire che Panama ormai è conosciuta e non più così aliena.
Il gestore di un agriturismo in Toscana che verrà a Panama...
Un amico di una excollega, che è venuto a saggiare la possibilità di lavorare a Panama...
La exmoglie del figlio di una vicina di mia madre che apre un B&B a Panama...
Non finisce qui.

L'altra sera andiamo al Pasta Express, locale a 50 metri dall'appartamento.
Avevamo già provato, si mangia bene. E italiano.
Abbiamo conosciuto il proprietario, Giovanni.
Che vive a Panama da 30 anni.
Ed è di Modena, Modena Est a esser precisi.
E con lui ci sono due figli e la nipote, che abitava in via Giardini fino a 4 mesi fa.

Davvero piccolo il mondo.

lunedì 15 luglio 2013

Un'altra Panama, sempre a Panama

Ieri sera abbiamo avuto una piacevole serata con Matteo.
Lessi di Matteo su www.voglioviverecosi.com mentre cercavo informazioni su Panama tempo fa.
E ieri ci siamo conosciuti.
Vi consiglio di leggere la sua pagina sul sito, è molto interessante.

Spero non me ne voglia se scrivo di lui, ma ritengo interessante per molti che questa "storia" venga raccontata.
A oggi sono due anni e mezzo che vive a Panama.
Ha fatto carriera nella piccola azienda di software, come programmatore.
Guadagna molto bene, molto di più di colleghi panamensi che son lì da più tempo.
Vive in "centro", in Cangrejo, proprio dove siamo noi con l'appartamento.
In questi anni si è adattato alla vita lontana dalle abitudini italiane.
Significa che mangia cibi locali e fa a meno di tanti cibi che "prima" erano sempre in tavola. Gli manca il cibo italiano, ma quando vuole può concederselo, a prezzi elevati, ma si può fare.
Dicevo, si mantiene, lavorando come dipendente.
Non solo, ha aperto un'agenzia di viaggi, che promette bene.
Ha preso informazioni per comprare casa. Anticipo ridicolo di 2.000$, poi 700$ al mese, per una casa di 130.000$ (che qui significa lusso).
E sta pensando di mettersi in proprio o di aprire una ditta sua.
Tutte cose che Italia si possono fare, ma non a 26 anni e tutte insieme.
Mi dice che è Panama stessa ad invogliare a fare.
Se hai le carte in regola e sei capace allora cè modo di fare bene.
Per fallire occorre avventatezza e sfortuna.

Questa sua esperienza ci dice che Panama non è solo per imprenditori o per avventurieri (ci sono anche quelli).
Ma anche per coloro che seriamente capaci di dare e di adattarsi, possono avere tante opportunità.
Penso ai tanti giovani che faticano a trovare un lavoro, per 1.000 euro al mese.
Con cui non ti mantieni.
Con cui con pensi di aprire una seconda attività.
Con cui non apri un mutuo.

domenica 14 luglio 2013

Tripadvisor di sto ca##o

Scusate le parole.
Ma quando ci vuole ci vuole.
La comunicazione è chiara "Non usate Tripadvisor", non serve a nulla.

Nato come strumento di condivisione di esperienze su locali, posti di interesse e punto di contatto per utenti in giro per il mondo...
Ecco che fallisce clamorosamente davanti ad imprenditori senza scrupoli che pur di attrarre persone (o meglio, i loro soldi) non eistano a comprare recensioni.

Ed è tutto lecito, guardate qui: Compra recensioni su Tripadvisor 

Ho provato sulla mia pelle, o meglio sul mio palato, che le recensioni sono false e i locali sono da evitare.
E' difficile trovare le recensioni vere, ma ci si può riuscire.
C'era un bell'articolo su Wired del mese scorso (direi Giugno) che parlava proprio di questa cosa.

Indaghi su Trip per trovare ristorantino nella città che non conosci.
Ne trovi uno, prenoti, lo provi.
E fa schifo, o quasi.

Ultima esperienza di ieri sera.
"La Forchetta", in piazza Cattedrale, nel Casco Viejo di Panamà City.
Ben quotato, italiano, buona pizza, eccellente, atmosfera...
Andate a leggere quanto ho scritto.
E quanto ha scritto Patty!

Ennesimo esempio di cibo italiano per attrarre turisti, che è infine una parodia.
Non male in toto, ma da un 2+ al 5 ce ne passa ...

Son curioso di vedere altri ristoranti, due in particolare, italiani.
Uno per la località, Santa Catalina, l'altro per le super recensioni che ha.
Non scrivo quale sia, ma lo proverò, statene certi.

Per ora ho imparato la lezione.
Con l'esperienza è possibile migliorare e quindi spero di imparare a identificare le recensioni false.

Peccato, perchè sarebbe stato uno strumento utile e quantomeno valido, anche per gli imprenditori.

 

sabato 13 luglio 2013

Auto!

Siamo andati in giro a vedere auto usate.
Una dovremo prenderla, prima o poi.
Mica potremo sempre girare in taxi.

Finchè si sta a Panama City conviene il taxi.
Non abbiamo mai speso più di 12 dollari in un giorno per spostarci.

Ma dovendo muvoersi fuori l'auto serve.

Cominciamo col dire che ci sono diversi gradi di "usato", anche per le gomme.
Si va dai catorci tenuti su dal fil di ferro che ad ogni pieno aumentano il proprio valore, alle auto immacolate, per lo più tenute parcheggiate nei grossi grattacieli.

La tipologia di auto che si trova prevalentemente è il SUV.
E il motivo è facile, ci sono cordoli, marciapiedi, buche, e un auto normale può trovarsi in difficoltà. Il SUV soffre molto meno.
E poi col SUV fa più figo.
E i piccoli panamensi si fan più machos con il SUV.

Cmq, andiamo in zona Cordoba, dove spacciano auto.
Parchi di auto, quasi accatastate, che si assomigliano tutti, si susseguono lungo la via.
Ce ne saranno una quaratina, impossibile vederli tutti.
La cernita la fai online.
Le auto più interessanti vengono pubblicizzate sul web, su encuentra24.com.
Quelle da meno non si pubblicizzano, restano lì e poi si vendono come ricambi o per fare un Frankenstein.

Poi ci sono i venditori bravi, organizzati.
Dove, tanto per dire, le auto non puzzano, vengono lavate e sistemate.
In altri casi non hanno un fanalino, un paraurti...
Oh, ben chiaro che puoi circolare comunque, anche senza questi "accessori".

Due esempi positivi sono Perez, mega distributore di Toyota e Barriga.
Perez ha una succursale dedicata all'usato, è fuori Panama, in Curundù.
Sono 700 le auto che tiene in esposizione!
Avete idea di cosa sono 700 auto?
Praticamente un terzo del parcheggio del GrandEmilia di Modena (per chi è della zona).
Ordinatamente affiancate, divise per tipologia e modello.
Quindi cè il quartiere RAV4, quello 4Runner, quello dei PRADO (che sono modelli particolari di Land Cruisers).
Però Perez è caro.
Veicoli interessanti, ma costo alto rispetto alla media.
Il motivo è che devono pagare i 15 addetti che vi lavorano.
Prendi il numero, aspetti che ti chiamino, arriva il venditore, fa una scrematura di ciò che cerchi e poi parti, sotto la randa del sole, a cercare l'auto.
E poi ti danno dai 6 ai dodici mesi di garanzia.
E l'auto è sicuramente ben messa.

Da Barriga cè meno scelta, ma le auto sono messe ancora meglio.
Ben tenute e pronte da provare.
A fianco cè l'officina Ferrari e Maserati.
E da Barriga sono molto più cordiali che non da Perez.

Abbiamo visto diverse auto interessanti.
Ci stiamo focalizzando su un SUV, 4x4, come un RAV4.
Sia per comodità mia, sia per via della possibilità di accedere a strade secondarie che possono metter in difficoltà le due ruote motrici.

Mi sa che abbandonerò il RAV4.
Qui sono molto quotati e a pari caratteristiche si spende meno con altre marche.
E poi qui il RAV4... è quello a passo lungo (25 cm in più) e monta il 2,5 L benzina. non esiste in versione diesel. E la maggior parte sono 4x2, che si usano solo in città.

Voglio avvisare anche che eviterò di acquistare dagli arabi, che hanno il mercato dell'usato di basso e bassissimo livello.
Non mi piacciono e hanno un approccio che non mi va.
Pare che il costo in dollari sia l'unico parametro che sia da tenere in considerazione.
E se vuoi vedere l'auto è come se li offendessi, che volessi dire che non ti fidi di loro. E vorrei vedere!