venerdì 16 agosto 2013

Scappa!

Non saprei che altro titolo mettere.
Stamane ci alziamo con calma, abbiamo solo da raggiungere Santa Catalina, a circa 2 ore di auto.
Chiacchiere con Gabriele e Chantal.
Colazione.
Bene, partiamo.

Sono quasi tre le ore che ci servono, per circa 250 Km.
E la maggiorparte di queste sono sotto la pioggia battente.
Per fortuna ce' poca gente in strada e la Carrettera National si percorre bene.
Dopo Pena e Sona' ecco che la strada diventa stretta, piena di curve e alla fine anche con tante collinette e strada davanti che non sai dove sia.
Ma resistiamo e arriviamo a Santa Catalina.
Per chi non la conosce, e' meta da sogno per surfisti.
Qui fanno gare mondiali e i surfers di tutto il mondo passano da qui.
Ci dovrebbe una coppia di italiani che vogliono costruire un Hotel in Bambu', sono loro il nostro obiettivo. Per sapere dove e come, perche' il bambu' etc.

Ma falliremo nel nostro intento.
Quel che vediamo ci fa rabbrividire ad ogni passo.
Umidita' da paura, e non ha piovuto come lungo il viaggio, le strade sono asciutte.
Una spiaggia larga, ma sporca e con acqua color nocciola.
Tutto qui e' abbozzato.
Hotel indefiniti, ristoranti solo di nome.
Anche persone poco educate e "sbruffone", devono far capire ai nuovi arrivati chi e' che comanda a Santa Catalina.
Si pongono davanti al tuo mezzo e chiacchierano, salutano... tu aspetti, mica ti fan passare. Fan segno di star calmo, che tanto tempo ce ne per tutti.

Moriamo dalla fame, chiediamo info e ci indicano Mama Ines.
Un disastro su tutta la linea. E anhe su TripAdvisor almeno mi trovo in buona compagnia....
Si salva solo la birra.
Il "pollo impanato" mostra un colore sul nerastro, con la panatura che si stacca dalla carne.
Le patatine che lo accompagnano sono crude e intrise di olio, temperatura troppo bassa...
Il polpo di Patty e' in "salsa al cocco", una combo di sapori che proprio litiga con tutto.
Le foto dalla terrazzina ci mostrano il mitico guado di Santa Catalina.
Trattasi di attraversare un fiumetto, che con l;alta marea pare impossibile.
Al di la' ci sono esercizi, come il Surf Camp, immerso nella Jungla e con casette sulla spiaggia.
Bello direte voi. Si, e gli insetti chi li doma?
E l'umidita'? avete presente la notte in spiaggia?




Vabbe', siamo decisi, risaliamo in auto e andiamo via.
Faremo meno strada domani,
Chiedo un caffe' negro.
Arriva, poi lo zucchero.
Non esce dal contenitore.
Tolgo il tappo.
Patty mi ferma, siamo invasi dalle formiche, che abitavano tranquillamente la zuccheriera.
La ragazza ci porta altro zucchero.
Noi siamo invasi di formichine, sui piedi, sui vestiti, nel collo.
MaVaffa! te e Santa Catalina.
Paghiamo il conto, anche salato, 32$ per due piatti abominevoli.

Addio di tutto cuore a Santa Catalina.
Spero che i turisti surfisti restino qui e si godano questo postaccio.
Pensavo di aver visto il peggio a Bocas del Toro ma abbiamo visto che si puo' far peggio, pur non stando su un'isola.

Sinceramente non credo che sia perche' mancasse il sole o fosse una giornata no. Penso invece che Playa Venao sia nettamente meglio.
Sia come posizione, come strada, come alberghi, ristoranti e anche gente.
E lo dice uno che non surfa, quindi fatene l'uso che meglio credete di quanto scrivo.

Il buon Hotel Vista Lago a Santiago ci accoglie, con stanza ampia, pulita, abgno in ordine, silenzio e pochi insetti.
Scopriamo di aver lasciato dentifricio e spazzolini a Las Lajas presso Naturalmente, amen.

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