venerdì 30 agosto 2013

Si avvicina il rientro

30 Agosto.
Meno 4 al rientro in Italia.
Poi un viaggio di quasi 24 ore per rientrare.
Passeremo da Bogota' e Francoforte.
Spero che sto giro non ci siano complicazioni.

E cosi' cominciamo a tirare le somme di questo viaggio.
Abbiamo approfondito al conoscenza di Panama e di alcuni suoi aspetti.
Si, perche' e' il caso di dire che "succede a Panama".

La mancanza di cultura generale, comporta mancanze in molti altri frangenti.
Dal rispetto alla educazione, stradale, civica, alimentare e via dicendo.
Panama sta crescendo molto in fretta e coloro che sono anche solo di una generazione fa sono davvero indietro e quasi anacronistici.
Al contempo troviamo pescatori che vivono in baracche, guardano tv a tubo catodico, con solo 4 canali, bevendo birra e godendosi il dondolio della amaca.
E imprenditori giovani che viaggiano su auto da 80.000$, vivono in grattacieli all inclusive, immersi nell'aria condizionata, e circodati da ogni confort tecnologico, magari con due smartphones.
Il governo sta investendo molto sulla scuola, la formazione, e la tutela delle fascie piu' basse. I risultati si vedranno col tempo ma le risorse non mancano.

Se i primi tempi mi incazzavo parecchio per certi atteggiamenti dei panamensi, ora sono piu' abituato e posso pensare di aspettarmi in anticipo la "cavolata".
Ad ogni livello di impiego. Dalla cassiere del super all'impiegata della banca.

In questi 4 giorni vediamo di svuotare il frigo, preparare le valigie, e le cose che lasceremo qui. Alcuni vestiti, i ventilatori, la bilancia... tutte cose che lasciamo qui, visto che tra un mese torniamo.

Eh si!
La bella notizia del fatto che partiamo per l'Italia e' che poi torniamo.
Sara' un mese pieno.
La cerimonia del 14.
La festa del 21.

Lasciamo qui conoscenti nuovi che ci hanno aiutato a comprendere meglio Pedasi e questo Paese.
Li ritroveremo tutti a Ottobre.
Allora saremo prossimi alla nuova stagione secca, che sara' foriera di turisti e di nuove situazioni.

Sappiamo gia' che ci manchera' Pedasi.

Pero' ce' il lato positivo.
Torniamo in Italia.
Dai familiari e dagli amici.
Dal buon cibo.


Peccato

Gia', proprio un peccato.
Abbiamo visto questa casa, gialla, che era praticamente perfetta.
Tanto spazio. Un patio grande, dove fare ristorazione.
Finiture buone, aria in tutti i locali, sia con split che con ventilatori.
Due bagni, tre camere.
Affitto a 800$. Pero' senza arredo.
Manca praticamente tutto.
Frigo, letto, tv, tavolo, sedie, piatti, posate...

Ma questo era il meno.
Il fatto e' che la casa e' soggetta ad eredita' e questo implica che i proprietari non vogliono che si tocchi nulla.
Questo preclude ogni attivita' commerciale e/o modifiche alla struttura.

E tenerla solo come "casa", per noi, e' troppo.
Bella finche' vuoi, ma troppo grande e costosa, da usarsi solo come casa.

Potete vedere tutte le foto della casa qui: Casa Gialla

A oggi non sappiamo ancora dove staremo al nostro ritorno.
Abbiamo ancora opzioni da vedere.
Ma siamo fiduciosi.
Mal che vada Rodrigo e Melinda ci ridaranno la casetta verde.
Che ormai e' diventata di famiglia.
E vivendoci dentro ci si abitua anche ai suoi difetti.
E ai suoi pregi.
Visitando altre case abbiamo capito che la zona e' molto importante.
Il vicinato, piu' o meno rumoroso. La vicinanza di Jungla, quindi di animali e insetti.
E poi i pollai... che tengono pulito da serpi e insetti, ma portano puzza e galli che cantano dalle 4 della mattina in poi.

Insomma, come ci aspettavamo, solo stando qui si puo' capire davvero com'e' Pedasi.
E sappiamo che non ha finito di dirci tutto.

La mancanza di informazioni e' cronica.
Occorre girare casa per casa e persona per persona per sapere cosa c'e' in affitto e in vendita.
E anche cosi', solo toccando con mano le situazioni puoi capire davvero cosa hai davanti.

venerdì 23 agosto 2013

Gnocco fritto a Pedasi

Il primo tentativo non era stato proprio da applausi ma abbiamo capito quale fosse il problema.
Ovvero lo strutto che sapeva troppo di maiale.

Cosi' la Patty s'e' rimboccata le mani e ci ha riprovato.
Partendo dalla pancetta (tocino) ecco che ne distacca la cotenna...


Il grasso viene ridotto in pezzetti e messo a suo agio al caldo del fuoco, ma con calma e sapiente cura della tata.
Occorrono diverse ore, senza mai bollire, per ridurre la massa grassa in parte magra che galleggia nello strutto.


Poi un canovaccio di lino per filtrare il tutto e strizzare cio' che rimane di solido.
Alla fine si ottiene lo strutto e i ciccioli (o almeno, qualcosa del genere).


E vai di impasto e di frittura!
Il risultato finale e' davvero buono.
La Patty e' uno splendore.
Il gnocco anche.



Soddisfatti del risultato, la sera dopo abbiamo bissato.
Invitando a cena due nuovi conoscenti, italiani anche loro, che vivono qui a Pedasi da ormai 6 anni.
Si tratta di Danilo e Elena, gestori di "Pasta e Vino".
La massima soddisfazione e' arrivata per mano di Danilo, che ha elargito un "muggito" di piacere che ha ripagato Patty di tutte le fatiche.
Abbiamo accompagnato con Prosciutto crudo Serrano (spagnolo) e Prosciutto cotto (un po spesso, ma questo c'e').
I ciccioli (o presunti tali) han dato sfoggio del loro sapore delicato.
Per me ottimi con la salsa di Senape e Miele.
Vino San Giovese a bagnare le ugole e tante chiacchiere.

Beh, allora buon gnocco a tutti!





martedì 20 agosto 2013

Capita

Devo citare Alessio.
"A Panama si dice Scusa dopo, non Permesso prima".
Proprio vero.
In strada, al negozio, negli affari.
Ne ho sentite ormai varie che sai che quando ti capita sai che doveva capitare.

In particolare parlo della casa.
Non di questa, la "casa verde", di Rodrigo e Melinda.
Ma di quella che avremmo dovuto abitare dopo, da fine mese, e per un anno.

Avevamo visto la casa di Shelley, canadese, come Roman.
A circa 70 metri da dove siamo ora.
Molto carina e curata.
Con un bel patio sul retro.
Parcheggio coperto, a mo di tettoia/garage.
Aria Condizionata, ventilatori a soffitto.
Cucina con lavabo.
Un giardino molto grande, con tanto di orto e qualche verdura in crescita.
Si era detta contenta di poterla affittare a noi, che le siamo sembrati una coppia responsabile e che non avrebbe dato problemi.

Lei e Roman preparano il contratto e confermiamo anzitempo che sarebbe stata una permanenza di un anno.
Ok, e' tanto, per prendere una casa senza averci passato nemmeno una notte.
Pero' e' davvero carina e ben tenuta.

Siamo a David, quando Roman ci avvisa che Shelley lo ha informato via mail di aver dato via la casa. Ad altra persona.
Ora, pare che forse ci sia di mezzo la vendita della casa.
In questo caso capisco. Realizzare i 100k che chiedeva, visto che rientra in Canada (causa figlio di 4 anni), sono una gran cosa per lei.
Se invece non ha venduto, ma affittato ad altri... ecco, la "cosa panamegna", Scusa.

Con Roman abbiamo messo giu' un piano di azione.
Di case ce ne sono, ma molte non sono "europee", magari in zone brutte, o con finiture a dir poco grezze. O senza un servizio o l'altro.

Noi ripartiamo il 4 di settembre per l'Italia e dobbiamo lasciare qui molte cose.
Questo e' il problema principale.
Ma qualcuno a cui lasciare le nostre cose lo troviamo.
Roman pero' sara' via tutto ottobre, quando noi rientriamo.
E quindi dobbiamo trovare una soluzione mentre siamo qui o una soluzione tampone fino a fine ottobre.

Sono fiducioso e qualcosa lo troviamo.
Forse restiamo in questa casetta.
Anche se preferirei cambiare.
Non e' male, capiamoci, ma avevo gia' abituato la testa a dover andar via.
Quindi questi giorni li ho vissuti pensando ai suoi difetti e al fatto che saremmo andati via.

venerdì 16 agosto 2013

Scappa!

Non saprei che altro titolo mettere.
Stamane ci alziamo con calma, abbiamo solo da raggiungere Santa Catalina, a circa 2 ore di auto.
Chiacchiere con Gabriele e Chantal.
Colazione.
Bene, partiamo.

Sono quasi tre le ore che ci servono, per circa 250 Km.
E la maggiorparte di queste sono sotto la pioggia battente.
Per fortuna ce' poca gente in strada e la Carrettera National si percorre bene.
Dopo Pena e Sona' ecco che la strada diventa stretta, piena di curve e alla fine anche con tante collinette e strada davanti che non sai dove sia.
Ma resistiamo e arriviamo a Santa Catalina.
Per chi non la conosce, e' meta da sogno per surfisti.
Qui fanno gare mondiali e i surfers di tutto il mondo passano da qui.
Ci dovrebbe una coppia di italiani che vogliono costruire un Hotel in Bambu', sono loro il nostro obiettivo. Per sapere dove e come, perche' il bambu' etc.

Ma falliremo nel nostro intento.
Quel che vediamo ci fa rabbrividire ad ogni passo.
Umidita' da paura, e non ha piovuto come lungo il viaggio, le strade sono asciutte.
Una spiaggia larga, ma sporca e con acqua color nocciola.
Tutto qui e' abbozzato.
Hotel indefiniti, ristoranti solo di nome.
Anche persone poco educate e "sbruffone", devono far capire ai nuovi arrivati chi e' che comanda a Santa Catalina.
Si pongono davanti al tuo mezzo e chiacchierano, salutano... tu aspetti, mica ti fan passare. Fan segno di star calmo, che tanto tempo ce ne per tutti.

Moriamo dalla fame, chiediamo info e ci indicano Mama Ines.
Un disastro su tutta la linea. E anhe su TripAdvisor almeno mi trovo in buona compagnia....
Si salva solo la birra.
Il "pollo impanato" mostra un colore sul nerastro, con la panatura che si stacca dalla carne.
Le patatine che lo accompagnano sono crude e intrise di olio, temperatura troppo bassa...
Il polpo di Patty e' in "salsa al cocco", una combo di sapori che proprio litiga con tutto.
Le foto dalla terrazzina ci mostrano il mitico guado di Santa Catalina.
Trattasi di attraversare un fiumetto, che con l;alta marea pare impossibile.
Al di la' ci sono esercizi, come il Surf Camp, immerso nella Jungla e con casette sulla spiaggia.
Bello direte voi. Si, e gli insetti chi li doma?
E l'umidita'? avete presente la notte in spiaggia?




Vabbe', siamo decisi, risaliamo in auto e andiamo via.
Faremo meno strada domani,
Chiedo un caffe' negro.
Arriva, poi lo zucchero.
Non esce dal contenitore.
Tolgo il tappo.
Patty mi ferma, siamo invasi dalle formiche, che abitavano tranquillamente la zuccheriera.
La ragazza ci porta altro zucchero.
Noi siamo invasi di formichine, sui piedi, sui vestiti, nel collo.
MaVaffa! te e Santa Catalina.
Paghiamo il conto, anche salato, 32$ per due piatti abominevoli.

Addio di tutto cuore a Santa Catalina.
Spero che i turisti surfisti restino qui e si godano questo postaccio.
Pensavo di aver visto il peggio a Bocas del Toro ma abbiamo visto che si puo' far peggio, pur non stando su un'isola.

Sinceramente non credo che sia perche' mancasse il sole o fosse una giornata no. Penso invece che Playa Venao sia nettamente meglio.
Sia come posizione, come strada, come alberghi, ristoranti e anche gente.
E lo dice uno che non surfa, quindi fatene l'uso che meglio credete di quanto scrivo.

Il buon Hotel Vista Lago a Santiago ci accoglie, con stanza ampia, pulita, abgno in ordine, silenzio e pochi insetti.
Scopriamo di aver lasciato dentifricio e spazzolini a Las Lajas presso Naturalmente, amen.

giovedì 15 agosto 2013

Terremoto!

A volte sembra proprio che siamo fuori dal mondo.
Ricevo messaggio da Bennyc he mi chiede se tutto ok, che ha saputo del terremoto.
Eh? Dove?

Pare che martedi' 13 agosto ci sia stato un terremoto che ha colpito Panama, nella zona Sud.
Cavoli, noi siamo nella zona Sud!
Rassicuro Benny e indago.
Chiedo anche a conoscenti a Pedasi, se loro han sentito qualcosa.
Nada, nulla.
Controllo in rete, ce' qualche notizia.
Ma anche la stampa nazionale passa la cosa in secondo piano.
E mi dicono che in Italia l'han detto al telegiornale...
Cosa si fa pur non parlare di cose importanti eh...

Qui la news su la PRENSA, che e' il giornale nazionale.
Terremoti nell'Azuero
Nell'articolo viene menzionato proprio Pedasi...

Bene, rassicuriamo tutti che stiamo bene.
Facciamo parte di color che non han sentito nulla ne' riportato danni.
Solo qualche spavento a Panama City, per color che vivono o lavorano nei grattacieli.
Che ovviamente son scappati fuori, usando gli ascensori.
E vai di scene di panico.
Con quelli che erano al piano terra che non han sentito nulla...


Ferragosto

Ieri siamo arrivati a Las Lajas, per pernottare persso Naturalmente.
Trattasi di un Hostal, di proprieta' di due ragazzi modenesi, Chantal e Gabriele (ex RedLion).
Ho saputo dell'esistenza di questo posto da mia madre.
Che parlando con una vicina ha scoperto che qualcuno stava aprendo un qualcosa a Las Lajas.

Guardando il sito Naturalmente Panama abbiamo scoperto che aveva molte attinenze con il nostro progetto.
Chiaro, il nostro e' solo un ammasso disomogeneo di idee e di chiacchiere.
Pero' leggendo il sito mi sembrava di trovare qualcosa di familiare.
E quindi eccoci qui.
4 ore di viaggio.
Sulla Carrettera Nazionale da Pedasi a Divisa.
Poi sulla Panamericana, fino a San Felix. Qui si svolta a sinistra e si arriva a Las Lajas.
Paesino tranquillo, di coltivatori e allevatori, a un'ora da David.
La spiaggia e' a 12 km. 
Qui c'e' una piccola comunita' di italiani, da chi vive e lavora in paese e chi opera in spiaggia.

Anthony e Stefania producono e vendono gelato italiano in piazza, Chiricream.
Flavio e Pital stanno costruendo Casa Tao in spiaggia.
Ramona e il suo compagno hanno casette e ristorante al Residence Las Lajas.
E altre due coppie che non conosco.

Cos'ha di particolare Las Lajas per aver cosi tanti italiani?
E' tranquilla e vicino ma non troppo a David e alla spiaggia.
Non ce' ancora un turismo consolidato, e' piu' che altro panamense e focalizzato nella stagione estiva (ricordatevi che qui l'estate e' Dicembre/Marzo).
E si trovano bene.

Rispetto a Pedasi ce' molta piu' vegetazione, rigogliosa.
Piove di piu'. E ci sono piu' insetti.
E la vita costa meno, molto meno. Soprattutto gli affitti.
Con 200$ si prende una casa e con poco piu' un negozio.


l programma di oggi era di andare all'EXPO 2013 a David.
Ne abbiamo visto la pubblicita' in televisione...
Arriviamo alla Feria, senza indicazioni di nessun tipo lungo la strada.
Gli organizzatori danno per scontato che ci si fermi a chiedere o che tutti si sia di David...
Un tapino ci avvisa che apre alle 15.
Sono le 10,30.
Andiamo a PriceSmart, che ancora ci manca nelle lista delle cose da vedere.
E' un bel centro commerciale. Occorre fare la tessera (30$ annui) per poter comprare. Non si usano i carrelli ma i carrelloni.
Molti articoli sono in confezione famiglia o in taglio da 5 Kg.
Ci si servono soprattutto gestori di attivita' o famiglie numerose.
Abbiamo visto prezzi interessanti soprattutto su articoli di complemento e anche sull'elettronica.
Sugli alimentari la differenza ce' ma non e' cosi' eclatante.
Vero che su alcuni articoli invece c' anche il 50%.
Sono quegli articoli di importazione, che PriceSmart puo' comprare a pallet e il negozio locale ha solo con due/tre passaggi extra tra distributori vari.

Li vicino ce' il Chiriqui Mall. Unica cosa interessante la libreria in stile americano, con tanto di bancone e caffetteria.
L'assortimento non e' eccelso, molte cose nuove nuove o vecchie vecchie.
Scappiamo all'altro Mall, dove albergano Rey, DoIt, Panafoto...
Si mangia al Friday's o al Subway. Rapido e con aria condizionata a manetta.
Stessa temperatura nei negozi di elettronica. Han preso il brutto vizio di Panama City.
Lo capiranno che il binomio "aria condizionata a palla/negozio figo" NON funziona?

Insomma, torniamo alla Feria, con mezz'ora di anticipo.
Giriamo per il padiglione, ancora chiuso. 
Ci sono stand di venditori di lotti e case ecnomiche.
Solo un paio sono diversi, uno che vende cemento precompresso e uno che vende articoli di sicurezza per lavoratori.
NON un solo costruttore, con esempi di materiali o di soluzioni.
Mi aspettavo resine, cementi, pareti tecniche, legno, bambu'.
Per queste cose ce' internet.
Una signora ci avvisa che la fiera apre alle 15:30 e ci invita ad uscire.
Bene, cogliamo l'occasione e ci volatilizziamo, direzione Las Lajas.

Il gelato di Anthony e Stefania ci fa tornare il sorriso.

Un ferragosto diverso.

mercoledì 14 agosto 2013

Fondazione

Non mi riferisco ad uno dei romanzi di Isaac Azimov.
Bensi' ad uno dei principali motivi che attraggono investitori qui a Panama.

La "Fondazione per la tutela della proprieta' privata" e' una forma di societa' che si occupa appunto di tutelare la proprieta', alienandola da qualsiasi forma di "attacco" da parte di enti esterni.
E con esterni si intende anche il governo, assicurazioni, banche e quant'altro.

Chi di voi ha visto il film "Giorni d'ira"? con Gerard Butler che scatena la sua ira sul sistema giudiziario americano facendo saltare un po di teste?
Bene, i "buoni" riescono a fermarlo solo perche' hanno un contatto presso Panama che fa qualcosa di illecito, ovvero rivela le proprieta' presenti nella fondazione, di cui il protagonista e' titolare.
Senza questo aiuto il governo americano non avrebbe potuto scoprire nulla.

Torniamo a noi.
La Fondazione.
Per aprirla serve un Avvocato.
E un Regolamento.
Questo e' il pezzo piu' importante.
Qui si definiscono le regole che gestiscono le proprieta'.
Ovvero chi ne usufruisce, in che modo e via dicendo.
Una fondazione non puo' produrre utili.
Puo' produrre finanziamenti per sostenere le spese di manutenzione.
Ma non puo' produrre profitti. Ricordatelo.

-Chi ha bisogno di una Fondazione?-
Tutti. Serve a "staccare" fiscalmente la proprieta' dalla persona.
Esempio su tutti, investite un passante. Questi ha avvocati che vi fanno causa per 1 milione di dollari, che non avete.
Vi prendono tutto. Auto, casa, soldi in banca, cellulare, abiti.
Se avete una Fondazione non possono. Quello che e' nella fondazione non si tocca.
Quindi si limiterebbero a auto, soldi nel conto privato, cellulare etc,
Ma casa e conto corrente della fondazione NO.
Mica male.

-Cosa si puo' mettere in una Fondazione?-
Proprieta' immobiliari, e conti correnti atti a gestire le attivita' connesse.
Come proprieta' possono anche essere edifici che hanno al loro interno attivita', come ad esempio ristoranti, garage, boutique e via dicendo.
I conti correnti servono per poter pagare i manutentori e cose del genere.
NON ci si puo' mettere automobili, moto, veicoli in genere, in quanto sono per loro natura "mobili".

-Quanto costa aprire una fondazione?-
I prezzi dipendono dalla complessita' e profondita' del Regolamento.
Ovvero dal tempo che necessita all'avvocato per capire cosa volete, scriverlo e riscriverlo piu' e piu' volte affinche' non ne sarete soddisfatti.
Indicativamente siamo sui 1500$.
Poi ce' un costo fisso annuale di 400$, tassa governativa.

-Ce' qualche motivo per non fare una fondazione?, sembra inattaccabile-
Ci sono dei vincoli. Soprattutto qualora si decida di vendere proprieta' entro una fondazione.
Facciamo un esempio.
Casa in campagna, acquistata a 150k$.
Appartamento in citta', acquistato a 150k$.
Posto auto in citta', acquistato a 35k$.
Si decide di vendere l'appartamento, e si vanno ad incassare 180.000$.
Ricordiamoci che la Fondazione non puo' produrre utili.
Quindi fiscalmente si ha un utile di 30.000$, anche a distanza di anni.
Ci si pagano sopra molte ma molte tasse.
Siamo indicativamente al 50% dell'utile.

-Eh, ma cosi' vanifico ogni investimento! Come faccio?-
Siamo a Panama...
L'acquirente firma per un valore di 150.000$.
E poi vi fa arrivare un pagamento di 30.000$ attraverso suo avvocato, una societa' offshore, un'altra societa', il vostro avvocato.
Vi costera' qualcosa, tipo un 10%, quindi 3.000$, ma molto meglio dei 15.000$ previsti dalla legge.
Ecco che si capisce la difficolta' a comprare e vendere proprieta' che sono in una fondazione.

-E quindi conviene farla o no?-
Certo che conviene.
Faccio un altro esempio.
Comprate una casa con varie stanze e ne ricavate anche un ristorante.
La mettete in una fondazione, i cui beneficiari e usufruitori siete voi.
Poi date in gestione parte della proprieta' ad una societa' che ne gestisce il ristorante e/o le camere. Ad un affitto basso, voi dovete solo coprire le spese non fare utili.
La societa' che prende in gestione il tutto... e' vostra. E ci lavorate pure.
Cosi' risolvete il problema di dove lavorare e come tutelarvi.
Nei casi piu' complessi si attua il regolamento in modo che tutti possano usufruire della fondazione. E la societa' di gestione e' intestata ad altri.
Di cui pero' detenete i poteri esecutivi (avete presente il post sulal societa' anonima?).
In questo modo siete autorizzati, secondo legge, a usare la vostra proprieta', tutelata dalla legge, per fare utili.
E poi ce' sempre la protezione!
Mettiamo che un cliente si rompa una gamba in bagno.
E vi fa causa, per milioni di dollari.
Gli avvocati potrenno rifarsi sulla societa' che gestisce, e sui suoi possedimenti.
Ma non sulla fondazione, che possiede le mura e che accoglieva la gestione.





lunedì 12 agosto 2013

Societa' Anonima

Eccomi con uno degli argomenti piu' importanti per coloro che hanno pruriti di attivita' in quel di Panama.

Comincio col dire che una S.A., societa' anonima appunto, e' la forma di societa' piu' diffusa e usata a Panama. Se ne creano nuove a centinaia ogni giorno. E vengono vendute anche.

Per qualsiasi attivita' che non sia di lavoratore dipendente avrete bisogno di una S.A. (che si puo; anche chiamare Inc. o Corp.).
In molti casi anche per lavorare come "dipendenti" possono offrirvi il posto se avete una societa'. Gli sgravi fiscali ci sono anche qui e serve per aggirare alcune regole.

-Come si costituisce una societa'?-
Serve un avvocato, che compili carte e porti documenti alle autorita'.
Occorre indicare Presidente, Segretario e Tesoriere.
Nonche' tre dirigenti, aventi poteri di qualche tipo.
Altresi' un rappresentante legale.
Fin qui molto simile all'Italia.
Bastano due giorni per avere una societa' e circa una settimana perche' sia attiva, con tanto di RUC (partita IVA).

-Quali limiti ci sono sulle attivita' per stranieri?-
Ce ne sono. Occorre distinguere le attivita' tra "menor", "mayor" e "servizi".
Menor indica tutte le attivita' di vendita al dettaglio o al minuto, di rivendita di articoli. Mayor sono attivita' di vendita ad adulti o che presumono la presenza di adulti. Servizi si spiega da solo.
Alcuni esempi.
Una "fonda", ristorante tipico, e' un mayor/servizio.
Un "B&B" e' un mayor/servizio.
Un Taxi e' un menor.
Un ristorante (mayor) che vende mercanzia come la pasta o il caffe' e' un menor.
Per gestire Taxi e' necessaria che la societa' abbia il rappresentante legale Panamense.
Per attivita' di tipo Menor occorre che la societa' sia Panamense.

-E quindi?-
E quindi ci sono le regole e si piegano/aggirano.
Se serve una societa' panamense, si indicano i tre direttori che siano panamensi. E questi danno tutti i poteri ad altre persone, ovvero gli stranieri che posseggono la societa'. Tutto regolare.

-Quanto costa una societa'?-
Anche a Panama le societa' costano, ma molto meno.
Aprire una societa' costa mediamente tra i 1000 ed i 1500 $.
Ogni anno ce' da versare tassa di 350$.
E poi ce' il costo dei direttori "panamensi", che si aggira sui 200$/anno/direttore.

-E le tasse quanto sono?-
La questione e' ampia ma si puo' ben riassumere.
- Fino a 36.000$/anno ogni societa' non e' tenuta a pagare l'ITBMS, ovvero l'IVA, pari al 7%. (10% nel caso di alcolici).
Quella che avete generato, non la versate allo stato.
- In caso di utili si paga il 10% di tasse
- Si scarica tutto, tutto cio' che serva alla societa', dal carburante, agli affitti, alle consulenze, alle trasferte per lavoro. Tenete gli scontrini.
- Se rientrate in particolari situazioni potete avere spese extra, arrivando ad un massimo del 23% di tasse.

-E i commercialisti ci sono?-
Si, tanti. Si chiamano "contador" e si fanno pagare in base a quante fatture ci sono da registrare. Affidatevi ad uno rodato, che costi qualcosa, ma non uno nuovo. Vi fara' risparmiare denaro e grattacapi.

-E un lavoratore dipendete quante tasse paga?-
Le stesse di una societa', ovvero il 10%.
E puo' comunque dedurre tante spese.
Anche il carburante. (questo lo voglio proprio verificare).

-I registratori di cassa ci sono?-
Si. E in piu' sono connessi direttamente con il Fisco.
Ogni volta che si stampa uno scontrino, tak! eccolo registrato nell'immediato al Ministero dell'Economia.
Alcune attivita' richiedono espressamente il registratore.
Per altre ce' l'opzione.
Opzione in quanto se si stima di avere un fatturato inferiore a 36.000$ non si ha l'obbligo del registratore, ma delle sole fatture.

-Si beh, ma allora...-
Si, proprio cosi', se uno vuole fa la fattura, su carta, sul blocchetto che si compra al supermercato. Ci scrive i dati della societa' e compila.
Ovviomente non tutti fanno fattura, o non presentano poi la fattura al contador, che non la registra.

-E chi controlla?-
I controlli li fanno. Ma sono molto tranquilli e non ce' tutta questa fiscalita' tale da comportare giorni, settimane o mesi, di controlli da parte dei controllori.
Sostanzialmente si limitano a star li qualche ora, verificano che si abbia il blocchetto, o che il registratore funzioni.
Solo in casi estremi passano a controlli piu' approfonditi.
Ad esmepio per societa' che fatturano poco o nulla, senza movimenti.
Se invece depositano fatture, ma anche spese, e non pagano tasse, beh, capita...







Cucina!

E' un po che aspettavo di scrivere questo post ed eccomi.
E' da meno di una settimana che abbiamo una cucina tra le mani.
E finalmente possiamo divertirci.
E risparmiare!

Oltre a sostentarci mangiando cogliamo l'occasione di provare i prodotti locali, o comunque che si trovano facilmente e a prezzo buono.
E di provare a fare i nostri piatti, per vedere come vengono e se sono fattibili.

Ho subito provato il mio riso preferito.
Non c'e' la miscela di riso straniero che uso abitualmente, ecco che uso un parboiled, cotto partendo da acqua fredda.
Risultato ok, ma da sistemare.
Soprattutto l'insaporitore che ho usato per il brodo, e' molto carico e ha coperto molto gli altri sapori.


La mia tata s'e' prodigata per fare il gnocco fritto.
Lo strutto c'e' ma non si trova, qui si chiama manteca de cerdo.
Allora lo abbiamo fatto.
Comprato parti grasse di maiale e messe a cuocere a fuoco basso per 8 ore.
Ecco che la sugna che ne esce e' strutto.
Una volta posto in un contenitore ecco che assume il colore bianco cui siamo abituati.

Per l'impasto vai di farina "general purpose", lieviti vari, acqua, latte.
Una volta impastato ha una bella consistenza, siamo fiduciosi.

Andiamo in cottura.
Risulta piu' secco e croccante di quando lo fa a casa.
E alcuni pezzi si sono imbibiti di strutto in cottura.
La vera pecca sono i salumi, si salva il solo "jamon serrano", che pero costa caro.
Riproveremo, garantito.


Oggi ho azzardato l'uso del forno.
Azzardato perche' non ho mai usato un forno a gas.
Eh si, chissa' come cuoce.
Per fare gli involtini alla provenzale, che qualcuno di voi ha avuto modo di assaggiare.
Per farli mangiare alla Patty son riuscito a farmi fare le fettine di maiale dal carnecero (macellaio) del Rey di Chitre. C'e' voluto un po ma e' stato bravo.
Soprattutto perche' non aveva lonza, ma ha dovuto usare polpa della gamba.

Risultato molto buono.
Qui i salumi avanzati hanno assunto tutt'altra importanza, cuocendo al forno si sono insaporiti e forse abbiamo trovato loro una destinazione piu' opportuna.


Signori,
Buon Appetito!



La casa del vicino

In questo caso l'erba del vicino non e' piu' verde...
Nell'altro post la descrizione, qui le foto.



domenica 11 agosto 2013

Spiagge Venao e Playita

Venerdi' siamo andati in giro per Pedasi' e le sue spiagge con due amici Italiani, che avevano solo intravisto questo paesino.
Siamo arrivati fino a Playa Venao, un piccolo paradiso per surfisti.
Una spiaggia a U, con onde perfette per chi vuole surfare, a tutti i livelli.
Ci dicono che un Ebreo ha comprato tutta la spiaggia anni fa per 7 milioni di dollari. E che ora sta vendendo i vari pezzettini, diventando molto piu' ricco.





Noi abbiamo preferito la Playita, che e' poco a fianco, in un bacino diverso, isolato. Niente onde da surf. Ma spiaggia tranquilla, acqua calda.
E' di proprieta' di un tedesco, amante degli uccelli.
Infatti troviamo Emu', galline, pappagalli, e altre specie a noi sconosciute.
Ci sono anche scimmie urlatrici, deve essere interessante esser qui la notte.
Infatti sta costruendo un mini hotel, che si affaccia sulla spiaggia.
L'accesso al mare si paga, 5$ a testa, ma e' solo un obolo per sfruttare questo luogo incantevole.




Nel prossimo futuro Playa Venao verra' chiusa, in quanto i titolari di terreno potranno avvalersi del diritto di accesso esclusivo. Sara' un problema per tutti i locali, ma chissa' come andra' a finire.

Vi lascio con questo.



Tik Tak

E' il tempo che passa.
Quasi una settimana che non scrivo.

Martedi' siamo entrati nella Green House.
E poi andati a Las Tablas per fare spesa.
E cambiare le luci del Santa Fe.

Un paio di giorni per abituarsi al nuovo ambiente, al nuovo letto.
Ai rumori della notte, visto che le finestre sono listelle di vetro che non chiudono completamente. ALmeno ci sono zanzariere alle finestre e non passa nulla.
Ho imparato a dormire coi tappi, che alleviano parecchio il disturbo.

Abbiamo imparato a far avanti e indietro dal lavabo esterno.
Recarvisi e' ormai parte di un rito che scandisce la giornata.

Incrociamo il vicino.
Che vive in tutt'altro mondo.
Eppure e' cosi' vicino.
La cucina e' fuori dalla casa, sul retro.
La TV accesa dalle 7 del mattino a notte fonda, sul mini patio.
Ha sempre ospiti, che portano birra, rum o altre bevande da compagnia.
Parcheggiano alla meno peggio.
Tutti su amache, piu' o meno stravaccati.
Come ospitality ho visto che serviva uova sode, ne ha portata una terrina con almeno una quindicina.
Il suo cane dorme regolarmente da noi. O una delle pedane di ingresso o sotto l'auto.
La casa e' assolutamente semplice e non adatta a noi europei.
Non ha intonaco, e' colorata solo sul fronte.
Non ha finestre ma mattoni forati. Lasciano passare aria e insetti.
E tornano utili come ripiani ove appoggiare qualcosa.
Non posto foto, almeno finche' non avro' modo di farne senza esser beccato, non mi sembra gentile.
Gli insetti qui sono all'ordine del giorno e i locali dormono con le zanzariere attorno al letto (o all'amaca).
Non hanno aria condizionata, al limite un ventilatore.

Sabato siamo andati a Chitre, meno di un'ora di macchina.
Li troviamo tutto. Ma proprio tutto.
Ci sono diversi super, per diverse capacita' di spesa.
Poi troviamo il DoIt center, per amanti del fai da te.
Cochez, per chi deve rimodellare o costruire casa.
Tra compere, guardare, cercare, pranzare... siamo rimasti la' fino a sera.
Una giornata molto stancante.
Ma ne e' valsa la pena.
Anche per rendersi conto delle distanze e dei tempi.

Ah, abbiamo avuto un incontro con uno scorpione, piccolino.
S'e' rifugiato sotto la cassa forte.
Si, perche' e' fissata al muro ma non al pavimento.
E c'e' una fessura di meno di mezzo centimetro.
Non riuscendo a farlo uscire... vai di Baygon!
Una bella dose e non l'abbiamo piu' visto o sentito.
Speriamo bene.
Certo che l'occhio cade sempre la' entrando in stanza.
Che poi e' inutile, visto che puo' andare ovunque.
Mi ricordo a Belluno, che li trovavamo nelle plafoniere a 5 metri d'altezza.




martedì 6 agosto 2013

Una casa verde

Proprio cosi' , verde.













Abbiamo trovato questa casa grazie a Gerard, un tedesco che vive qui da quasi tre anni e che abbiamo ripetutamente incontrato in giro per Pedasi'.
Sta lavorando al suo terreno, falciando l'erba, scavando scoli e via dicendo.
La prima sera che l'ho conosciuto mi ha detto "cuidado, cuidado y cuidado".
Che significa attento, attento e ancora attento.
Nel senso che ci sono buone possibilita' di fare investimenti sbagliati.

Torniamo a noi, Gerard chiama Rodrigo e Melinda, due USA che vivono li', che han cambiato casa e questa l'affittano (e vendono, nel caso).
E' molto basic, ma l'essenziale c'e'.














L'area vortiliva e' ridotta, e sul retro c'e' posto per un tavolino e per la lavadora.
Occhio, si vede un lavabo, mi chiedo cosa se ne facciano di un lavabo doppio in esterna...














Beh, in cucina non c'e'. La prima volta mi era sfuggito.
Ma non e' male, occorre abituarsi.
Ma lavare i piatti all'aperto e' un'usanza qui.
C'e' fresco, lanci gli avanzi al cane...

C'e' anche la sala e ben due camere.















Non posto foto del bagno, e' piccolino e molto basic, per l'acqua calda c'e' lo scaldino elettrico integrato con la cipolla della doccia.
Non ci crederete ma e' cosi'. Da noi non potrebbe funzionare.
Assorbe da 4000 a 5500 W !
E scalda l'acqua, davvero.














Ed abbiamo anche internet, fornito tramite router wifi con chiavetta UMTS collegata.
C'e' SKY, con tanti canali da guardare, e in molti casi si puo' mettere lo spagnolo come lingua.
Ovviamente il TV, direi un 32 pollici LCD, nelle foto non si vede, e' dietro la tv.
Aria condizionata, ma un solo split, che e' posto in cucina e raffresca meta' casa, vediamo se riuscira' a darci sollievo anche in camera.
In effetti ci sono le zanzariere e quindi si puo' tenere aperto.
Ma dobbiamo vedere che giro fa il sole e a che ora aprire le finestre.
C'e' la lavadora, con carica dall'alto, usa solo acqua fredda.
Tanti coltelli, pentole invece scadenti, sembrano antiaderenti ma sono smaltate di nero, disastro.
Il patume viene raccolto il lunedi', con la formula porta a porta.
Se non passano il lunedi' allora passano il martedi'...

Ok, per ora il tour della casa finisce qui.
Andiamo a vedere come ci si dorme in questa casa.

Un mestiere non per tutti

Mi riferisco a quello che sta facendo il nostro contatto qui a Pedasi', nel cercarci casa.
E' qui da un anno e si da da fare, lavora come Real Estate Agent, ovvero vende proprieta' immobiliari in fase di progetto o di realizzazione.
Ma si sta proponendo come intermediario immobiliare per molti locali.

Il fatto e' che deve prestare attenzione alle voci che circolano, contattare persone, controllare case, vederle, farsene un giudizio, trattare la sua parte, contattare clienti e via dicendo.
Mi dice che quando l'ho contattato io non c'era nessuno che avesse chiesto il suo aiuto, e dal giorno dopo Boom!, tutti che vogliono venire a Pedasi'.
Ecco che le case si riempiono, gli appartamenti si affittano e anche i residence piu' infimi sono pieni.

Trovare posto si puo', abbiamo fatto un giro per i diversi B&B e Hotel in citta'.
L'offerta e' ampia, da 35$ a 90$ per una camera, a seconda dell'ampiezza e degli extra, come colazione, piscina etc.
Sono cifre comunque molto alte rispetto ad una casa in affitto.
Visto che vogliamo stare qui, le opzioni qui sopra non ci aggradano.

Ecco che il buon Roman si attiva e scatena i suoi contatti.
Vediamo case di ogni fattura, in ogni zona.
Il cottage che avevamo visto in foto e' in realta' un buco, piccolo, con cucina improvvisata e cortile posteriore condiviso. Ma sai no.

Una casa nuova c'e', molto carina, ma e' inaccessibile perche' devono rifare il piano della cucina. Mannaggia.

Una piu' piccola e carina, con ampio giardino, patio... e' la nostra!
Ma Shelley e' a Pedasi' fino a fine mese, amen, pero' dice che le farebbe piacere averci come inquilini.

C'e' anche qualche opzione diversa, come un appartamento entro un gate community (molto in voga qui), o in fronte al mare (3000$), o in costruzione.
Abbiamo contattato una signora che ha messo l'annuncio sul giornale locale, il Pedasiegno.
Bene, risponde la sua contadora (commercialista) che fa da tramite, manco fosse una negoziazione per qualche milione di dollari.
Arriviamo a fissare appuntamento per le 14,30 di domenica, con un signore che ci avrebbe fatto vedere la casa.
ore 14,29 siamo alla casa. Ci sono i segni di gomme nel patio, dove c'e' il posto auto, ma nessuno in vista.
Aspettiamo 10 minuti e chiamo.
Dopo qualche rimbalzo di telefonate mi chiama la padrona di casa e mi dice che ha mandato lo zio, ma che non vedendoci ha portato i bambini al mare.
Il che e' anche comprensibile, e' domenica e siamo vicini al mare.
Ma piove! Vabbe', viene lei il giorno dopo, tempranissimo (che vuol dire prestissimo). Arriva alle 10,45 con 30 minuti di ritardo.
La casa e' un cesso. Nuova, ben intesi.
Ma dentro ci sono i mobili della nonna o del vicino.
Odore acre nell'aria, divani macchiati, nel bagno esterno c'e' ancora la carta igienica nell'acqua (immagino usato dallo zio o dal nipotino).
La signora dice che passa il giorno a pulire.
Io lo passo a cercare altro.
Anzi, chiamo Rodrigo e confermo che prendiamo casa sua per un mese.
Si mettono subito all'opera e ce la consegnano martedi' pomeriggio.

Avevo chiuso qui il post ma non avevo finito.
Il lavoro di intermediario qui e' davvero difficile.
Considerate che i panamensi hanno parametri per "casa" ben distanti dai nostri. Cosa per loro e' normale o lusso, per noi e' inaccettabile.
Contate poi che molti non hanno internet o non lo usano.
Quindi avere informazioni e' difficile.
Abbiamo anche osservato che ci sono voci discordanti.
Dipende dal giro che fanno per arrivare a Tizio o a Caio.
Altro fattore e' il prezzo. Non c'e' un parametro ufficiale o un valore medio di riferimento. Insomma, ogni opzione ha una storia a se.