E' passata bene.
Pochi i momenti morti e per fortuna pochi i problemi.
Anzi, quelli che abbiamo avuto li abbiamo superati, il che e' anche meglio.
Torniamo a noi.
Martedi' metto sotto i ragazzi a scavare in giardino, alla ricerca dei tubi che vanno dal pozzetto alla strada.
Il costruttore li ha piazzati nel bel mezzo del giardino.
E non voglio tubi sotto la piscina, quindi occorre trovarli e spostarli.
E cosi' vai di pala e poi di retro.
Li troviamo e scaviamo nuova via, che giri al largo, considerando che le acque nere possono aver al max 45 gradi di svolta.
Un giorno e mezzo ma s'e' fatto.
Nella mattina di mercoledi', mentre son in giro a cercare un paio di cose, ecco che mi scrive Patty "torna subito, il vicino dice che non possiamo fare l'entrata sulla servidumbre". Caz!
Torno subito, ma son tranquillo.
Siamo a Panama e avevo messo in conto cose di questo tipo.
In servidumbre trovo un signore che mi dice che non posso costruire l'accesso, perche' la strada e' sua ed e' privata.
Ok, gli dico che non sapevo e che ho messo in mano all'architetto che ha a sua volta avuto l'ok dall'ingegnere municipale e che quindi speravo di aver rispettato tutte le leggi. E aggiungo che nei planos e' indicata una servidumbre.
Ok stavolta lo dice lui, si prende tempo per verificare.
Pero' e' rapido, nemmeno 10 minuti dopo torna e mi dice che e' tutto ok e posso procedere.
A suo tempo, quando ha venduto parte del terreno per un progetto di costruzione ha venduto anche il diritto di accesso e la strada e' divenuta pubblica, non una "calle" con luce e asfalto, ma una servidumbre, appunto.
Bene, problema archiviato.
Col pomeriggio di mercoledi' il portone e' operativo, gettatina di cemento e piazzato il profilato ad angolo.
I ragazzi son fermi. Mi chiede Victor se faccio arrivare il ferro, cosi' si mettono avanti, mentre quelli della piscina lavorano. Finche' ce' in giro la retro inutile quadrare la casa e scavare fondamenta.
Ok. Chiamo subito Cochez, che giovedi' mattina subito consegna tutto il ferro.
Bravi, sto giro.
Victor &Co han creato due zone di lavoro, dove piegano il ferro e dove lo assemblano.
Intanto la retro ha ricoperto i buchi e iniziato a scavare la piscina vera e propria.
Venerdi' e' l'ultimo giorno in cui possiamo disporre della retro.
Una volta finito lo scavo, la metto fuori a scavare per l'entrata sulla servidumbre.
E come e' fatta ecco i ragazzi che pronti mettono la sabbia e operano per poggiare i tubi. Stavolta con l'aiuto della retro, viene molto meno faticoso, ma piu' lento.
In concomitanza arriva anche un camion per me.
Gerard mi ha parlato della Tosca e allora eccone un camion.
La useremo per pavimentare le due entrate e per fare le fondazioni.
E' un prodotto... una terra ma quasi pietra... si rompe e compatta...
Su internet ho trovato piu' volte il riferimento a "toba calcarea o travertino".
Pero' non so se sia proprio questa.
Insomma, arriva, la metti, ci passi sopra piu' volte, si compatta.
E non si smuove piu'. E non ci cresce nulla.
E' anche molto economica. Sostanzialmente si paga l'estrazione e il trasporto.
Tanto per dirvi, una camionata di 21 mc costa mediamente 80$ a Pedasi.
Se solo fosse arrivato 10 minuti dopo l'avrei fatto scaricare in servidumbre, non sul davanti, ma aime', non vorro' lamentarmi di una cosa che arriva prima!?
Aggiungo che l'entrata l'ho sistemata io. Alle 16 son scomparsi come topi quando arriva il gatto. Ho preso una pala, una carriola e vai di bracciate.
A tappare un po meglio i buchi. Poi acqua, per compattare meglio la terra smossa.
Il palo col cappuccio rosso serve a indicare il pericolo.
Si, perche' abbiamo lasciato il posto per i tubi che verranno (forse) in futuro.
E anche perche' cosi' l'acqua piovana, anche se non intubata, puo' trovare sfogo.
Dentro i lavori di scavo son dunque finiti.
Meticoloso il lavoro di Sergio, dal Nicaragua, che ha plasmato la terra mano a mano.
Si, ha partecipato anche Mof allo scavo!
Eccola, con anche gli alloggiamenti per gli skimmers
Sabato.
Un po di pioggia. Ma tutto bene.
Quelli della piscina continuano anche oggi nel pomeriggio e anche domani, per recuperare un po di tempo.
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