domenica 6 luglio 2014

Come potrei

Oggi ricevo una mail di Raffaello, e mi dice di non dimenticarmi di lui.
Come potrei?

Raffaello mi ha contattato sul blog.
Aveva mille domande e mille dubbi.
La relazione epistolare e' stata intensa e costruttiva.
Ci son voluti un paio di mesi, ma siam riusciti nell'intento.

Ha aperto la societa'.
Ha aperto due conti bancari.
Ha investito in taxi.
Ha visitato Panama (un po).
Ha preso il sole.
Si e' rilassato.

Cosa vuoi di piu' dalla vita?
Ah si, e' anche rientrato in Italia.

Lui e la sua compagna si son rivelati piacevole compagnia.
Li ho visti paurosi, poi sempre piu' fiduciosi e tranquilli.

Ben vengano le lacrime del giorno del saluto.
Significano tanto.

Tanto quanto state facendo per vostro figlio.
L'Italia e' bella e ricca.
Pero' ce la stanno distorcendo, rovinando.
Sono cifre paurose quelle di chi e' costretto al non salario.
Di chi deve tornare nel paese natale, dove torva un alloggio e cibo.
Di chi e' costretto a non riparare l'auto, a non fare regali, a pianificare perfettamente le spese al supermercato.

Qui non e' il Paradiso, anzi, per molti sarebbe un Inferno.
Ma offre qualche speranza, che l'italia non offre piu'.
Non si vive di speranza.

Raffaello,
hai fatto tanto, molto piu' di tanti che ci pensano e che vorrebbero.
Ma che non hanno potuto e non potranno mai.
Sei ancora in Italia ma il tuo sguardo e' gia' proiettato al futuro.
Vostro e di vostro figlio.

Vi facciamo un grosso In bocca al Lupo!

Hasta pronto!

Nessun commento:

Posta un commento