Ieri sera si e' giocato la prima serata di Playoff della Liga di basket della zona.
Han cominciato con una riunione, tra i dirigenti delle varie squadre.
Per capire come organizzarsi sul tema "arbitri".
Viste le mozioni mosse la settimana scorsa era giusto che chiarissero questo aspetto.
Dopo un venti minuti ecco che possiamo cominciare con la prima partita.
Chiedo alla signora Marta come fosse andato l'incontro.
Mi dice che tutti han firmato e che sostanzialmente o portano un arbitro (che arbitrera' una partita delle altre squadre) o si affidano a quello che propone l'organizzazione (in questo caso io).
Tutti soddisfatti e daccordo, bene.
Poi le due partite che si son giocate sono andate come tutte le partite di basket.
Nessuno pensa di commettere fallo, che l'arbitro non capisce nulla, che ogni volta che sei in contatto con un avversario ti debbano fischiare fallo a favore...
Li capisco, i giocatori di basket son tutti cosi'.
E l'ambiente, caliente, non aiuta a star calmi.
Pensate che ho dovuto dare un tecnico.
Si, ed al giocatore piu' anziano (e anche piu' bravo) del team di Pocri'.
Si alza per tirare da fuori, ma sta penstando la riga dei 6,25 metri.
Quindi alzo la mano con due dita distese, ad avvisare giocatori, allenatori, tavolo, tutti insomma, che il tentativo in corso e' per un canestro da due punti.
L'altro arbitro indica con due dita, anche lui.
La palla entra e come da regolamento, indicando verso il tavolo del segnapunti abbasso la mano alzata e con le due dita distese, a indicare che c'e' una realizzazione e che vale due punti.
Mentre faccio questo il giocatore che ha segnato vede che sto indicando due punti.
Mi urla in faccia per tre volte dicendo "tres!".
Ovvero voleva che il canestro valesse tre punti.
Bene, fischio, tecnico.
Due tiri liberi agli avversari e palla in mano.
Mettono i due tiri e cosi' si vanifica il bel tiro di prima.
La prende bene?
Se la ride dicendo che in 50 anni mai gli avevano fischiato un tecnico.
Gli rispondo che forse in 50 anni non aveva mai gridato in faccia ad un arbitro per tre volte...
Annuisce e si calma.
Le parole a fine partita servono a poco.
Dicono che e' giusto che ci sia un arbitro imparziale.
Che i giocatori devono capire che serve rispetto, degli altri giocatori, delle regole e quindi dell'arbitro.
E mi dicono anche "per fortuna c'era un arbitro stasera, altrimenti ci veniva fuori un bel casino".
Insomma, nulla di nuovo.
La palla e' tonda anche qui.
Nessun commento:
Posta un commento