sabato 28 febbraio 2015

Viajeros

Solo ora mi ricordo di aprire la mail dei miei genitori dove mi scrivono il report.
Gia', ho chiesto loro di scrivere due parole sulla loro esperienza qui a Panama.
Eccovela pari pari.

     Il 10 dicembre scorso , muniti di tutto il necessario , siamo partiti dall’aeroporto di Bologna per Panama via Amsterdam. Scopo del viaggio era ritrovarci con i nostri ragazzi e festeggiare insieme il Natale e tutte le feste comprese fino al 18 gennaio.
Premettendo che nessuno di noi è mai andato così lontano dall’Italia ,il lungo volo transoceanico è stato un’esperienza a dir poco unica , ma l’arrivo a Tocumen e i conseguenti baci e abbracci sono stati veramente emozionanti.
Quello che voglio scrivere , però , non è il diario di queste bellissime vacanze , ma è il tentativo di raccontare le molteplici impressioni suscitate in noi da questo paese.

     Tutto è diverso da ciò che pensavamo di trovare : fin da subito la capitale Panama City ci meraviglia con i suoi numerosi grattacieli che svettano altissimi , il traffico , i suoni , i colori e le tante persone. Una metropoli moderna , caotica , vivace , bella nell’insieme avveniristico e proiettata velocemente in un futuro che nemmeno si può immaginare che ha , però , anche quartieri degradati con edifici fatiscenti destinati ad essere abbattuti , ma abitati da abusivi e con tanti problemi di igiene e delinquenza.
Infatti vediamo tanti cantieri aperti alternati a costruzioni vecchie e ad edifici ultramoderni , spazi verdi che non ti aspetti e i nostri occhi faticano a registrare questa girandola di immagini che sembra infinita.

     Lasciamo la città alla volta di Pedasi dove risiedono Enrico e Patty.
Quattrocento chilometri che si snodano attraversando un paesaggio incantevole. Siamo circondati dal verde più vario e affascinante  in un gradevole contesto collinare e tuttavia cosi diverso dal nostro: siamo ai tropici. Bellissimo !
Riconosciamo le palme, di tante specie diverse, i banani, i bambù e altre numerose varietà di alberi visti solamente nei documentari. Ci sono fiori dai colori sgargianti che vediamo ovunque ,crescono spontaneamente anche tantissime piante che troviamo solitamente dai fiorai più forniti….
Non abbiamo parole : qui la natura è ancora incontaminata e rigogliosa,spettacolare.

     Arrivati a destinazione, anche se frastornati e visibilmente stanchi,ci rendiamo subito conto del clima che qui risente notevolmente della vicinanza all’oceano.
La ventilazione costante rende sopportabile la temperatura, nel tardo pomeriggio si possono godere tutti i vantaggi di vestirsi liberi e sbracciati come nelle nostre estati.
Il paese è costituito da casette unifamiliari alcune veramente carine altre invece trasandate, tutte circondate da cespugli rigogliosi che si affacciano su strade piccole ben tenute e frequentate da ragazzi e donne locali che ci salutano sorridenti ad ogni ora del giorno.
La piazza con il giardinetto prospiciente la chiesa dedicata a santa Catalina costituisce il centro dove convergono altre vie per andare al Centro de Salud , alla Farmacia, al piccolo centro sportivo e ci sono anche i Bomberos (pompieri) .
Non manca il servizio di Polizia, il municipio, la Piquera (stazione) dei taxi , internet caffè e c’è pure un clinica veterinaria. I piccoli negozi sparsi qua e là  permettono shopping moderato.

     Diversi supermarket per fare la spesa (tutti gestiti da cinesi che ci sanno fare col commercio), una fornita ferramenta e rivendite di materiali edili, due banche, svariati B&B unitamente a pizzerie e piccoli hotel e ristoranti offrono la possibilità di soggiornare, per frequentare le bellissime spiagge vicine raggiungibili in automobile oppure in taxi oppure in bicicletta (3 km) .
    
     Alla spiaggia di El Arenal  c’è una cooperativa di pescatori e due ristoranti sul mare propongono menù di pesce freschissimo. Da qui si può partire per visitare l’Isla Iguana (riserva naturale dove vivono allo stato libero le iguane) con piccole barche a motore , mentre numerosi gabbiani si tuffano sulle onde sospinte da una piacevole brezza.
Le spiagge di El Toro, La Garita, Venao, Los Distiladeros sono veri paradisi per chi ama il mare, praticare il surf, lo snorkeling  o semplicemente rilassarsi in una cornice da sogno.
Le strade sono generalmente in buone condizioni (almeno le principali) e i collegamenti sono assicurati da taxi, piccoli pulmini e autobus tipici (diablo rojo) per le distanze lunghe tra le città più grandi .

     Manca una ferrovia , tolto il tratto Panama-Colon che serve unicamente al trasporto dei container provenienti dalle navi che transitano nel canale , per cui tutto il trasporto merci si svolge su gomma con conseguente impatto sul traffico che però, nonostante questo, è abbastanza scorrevole tolta la zona vicino a Panama City dove è molto intenso specialmente nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio a causa dello spostamento degli innumerevoli pendolari.
Il canale di Panama è un’opera veramente stupefacente in particolare se pensiamo che risale all’inizio del ‘900 e vedere così da vicino navi enormi non è da tutti i giorni .
Una nota negativa (almeno dal nostro punto di vista) riguarda la raccolta dei rifiuti la quale viene eseguita una sola volta alla settimana e il sistema è arcaico : camion aperto su cui vengono ammucchiati i sacchi da personale privo di ogni minimo mezzo di salvaguardia sanitaria come guanti o mascherine per cui ci sarebbe molto da fare per migliorare questo aspetto viste anche le temperature alte .

     La piccola comunità italiana si applica in svariate attività che apportano sicuramente grandi e futuri vantaggi in questa realtà cosi giovane . Dobbiamo esserne orgogliosi e non possiamo fare altro che augurare loro una permanenza proficua perché se lo meritano.
Le fragilità dell’economia di Panama sono sicuramente tante a cominciare dalla carenza di infrastrutture per continuare con l’esigenza di una maggiore educazione basilare per l’igiene e la sicurezza sul lavoro.

Sono stati fatti passi da gigante se si considera quanto è recente l’indipendenza di questo piccolo paese , ma altrettanti ne restano da fare.
Abbiamo potuto visitare solo una parte del paese e la prossima volta ci piacerebbe allargare il giro per vedere le regioni montagnose e la costa atlantica e speriamo di averne presto la possibilità.

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